Seppellitemi pure
nel campo del Vasaio
ma, mi raccomando,
con il viso rivolto al cielo
e i piedi nudi
e, se
la mia diversità
mi escluse,
è proprio qui, nel campo
che positivamente si conclude.
E rea me
per non aver amato
i doni del Signore,
rea me
per aver disprezzato
con tutto il cuore
il mio respiro,
per il dolore di essere vivo
per aver cercato sempre
il buio, il tuo, il mio,
tutto il buio dell’universo
e non c’era cielo terso
tra le mie mani.
L’ingratitudine
mi marchiò la fronte
e la tristezza
divenne il mio saio
seppellitemi pure
nella terra
rossa di sangue
seppellitemi
nel campo del Vasaio
nel campo del Vasaio
ma, mi raccomando,
con il viso rivolto al cielo
e i piedi nudi
e, se
la mia diversità
mi escluse,
è proprio qui, nel campo
che positivamente si conclude.
E rea me
per non aver amato
i doni del Signore,
rea me
per aver disprezzato
con tutto il cuore
il mio respiro,
per il dolore di essere vivo
per aver cercato sempre
il buio, il tuo, il mio,
tutto il buio dell’universo
e non c’era cielo terso
tra le mie mani.
L’ingratitudine
mi marchiò la fronte
e la tristezza
divenne il mio saio
seppellitemi pure
nella terra
rossa di sangue
seppellitemi
nel campo del Vasaio
Poesia scritta il 22/09/2024 - 18:04
Letta n.210 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Toccante, complimenti
Mary L 23/09/2024 - 21:40
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Poesia di grande trasporto emotivo che fa il bilancio di una esistensa intensa e problematica. Complimenti, ciao
Francesco Scolaro 23/09/2024 - 08:54
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Bella, molto toccante.
Maria Luisa Bandiera 23/09/2024 - 07:07
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