RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Solo la punta dell'iceberg


La graffiata e sporca punta metallica era così fredda ma nulla poteva scaldarla, così come il cuore di chi la reggeva. Un cuore straziato e corrotto, oramai di pietra, di chi un tempo riusciva ad amare come nessun altro, dotato di tanta empatia da essere amato da tutti ma ora altro non fa che attirare astio e solitudine.
A sentire i suoi familiari Vincent sembrava un «bravo ragazzo» (come tutti del resto, no?) ma nell'ultimo periodo qualcosa era scattato, un'ombra risvegliatasi nella sua mente lo allontanò dalla realtà e nei sui occhi si poteva intravedere una luce, come se le sue pupille stessero ardendo in una fiamma nera, dipingendo la sottostante zona perioculare di un nerofumo a dir poco inquietante.
I suoi amici, o meglio i ragazzi con i quali Vincent aveva dei rapporti, dicono che ruppe i contatti da un giorno all'altro e sparì, come un fantasma nella foschia.
Che dire della sua ragazza, la povera Maari, abbandonata dal suo promesso qualche mese prima delle nozze tanto attes... (continua)

Vincenzo Lagra 15/03/2018 - 11:38
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STORIA DI DORA


STORIA DI DORA


Quando il male entra nella tua vita lo fa in silenzio, travestito, con sembianze piacevoli e seducenti. Non ti accorgi nemmeno che ti volteggia intorno e tu continui la tua vita svolgendo il lavoro quotidiano con il solito impegno, abbracci nuovi progetti, cerchi di realizzare vecchi sogni mai sopiti. E’ stato difficile per il mio modo di vedere la vita, accettare l’esistenza del male e che sentimenti come la rabbia, l’invidia, la gelosia, l’odio, la vanità possano svilupparsi in certe menti contorte e fragili per diventare desiderose di sfogo e di vendetta. Deliberatamente progettano macchinose strategie con un preciso obiettivo: annientare gli altri. Quando ti accorgi di avere di fronte la cattiveria che si è impadronita della tua esistenza, sconvolgendola, spesso è tardi, resti imbambolata, non sei abbastanza furba, non conosci tattiche difensive e strategie belliche e devi, delusa e sconvolta, imparare a difenderti, a mantenere intatta la tua dignità morti... (continua)


Patrizia Lo Bue 23/03/2022 - 16:20
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Storia di un Ardito


STORIA DI UN ARDITO
Giovane, coraggioso ed entusiasta, animato dagli spiriti nazionalisti e da quegli ideali di Patria che, nei primi anni del novecento, segnò il destino di numerosi giovani ed ebbe il suo sviluppo e triste epilogo nelle vicende del colonialismo nel Corno d’Africa e nelle devastanti guerre mondiali. E la storia triste di un volontario delle squadre dei bersaglieri arditi, partito per l’Africa per partecipare alla guerra e trovare infine la morte in un banale incidente, quasi uno scherzo del destino.
La mancanza di documentazione ha dovuto lasciare campo alla fantasia, trovando spunto nei ricordi delle narrazioni orali e nelle sue foto in divisa con il grande cappello di bersagliere. Nella sua breve vita un risvolto romantico mi aveva particolarmente affascinato: la foto di una giovane ragazza bruna, il suo amore che non riuscì a sopravvivere al dolore. Due vite spezzate, ardori spenti. E’ la storia di mio zio sottotenente Calogero Giglio che non ho conosciuto... (continua)

Patrizia Lo Bue 08/11/2017 - 17:18
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Stranito


Filippo, si svegliò di soprassalto, quasi cadendo dalla poltrona.
«Che ci faccio qui?» si chiese osservando la stanza con un'aria stranita. 
«Devo andare a scuola, i miei alunni mi aspettano» pensò, corrugando la fronte e mettendo la mani sui braccioli per alzarsi. 
«Tesoro, rimani lì!» esclamò all'improvviso una rassicurante voce femminile. 
La mano sinistra di Filippo andò istintivamente alla tasca destra della camicia per prendere un paio di occhiali. Una volta indossati, fissò con attenzione una donna dai corti capelli bianchi che, nel frattempo, appoggiava la colazione su un vassoio, sopra il tavolino davanti alla poltrona sulla quale stava seduto. 
«Mi piace così, caldo» sospirò Filippo, sorseggiando una tazza di latte.
«Lo so!»
«Ci conosciamo?» 
«Certo che sì, sono Ada, tua moglie.»
«Tu non sei mia moglie!» 
«Invece sì, siamo sposati da cinquant'anni» continuò ad insistere la consorte, mantenendo un approccio dolce.
«Tu non sei mia moglie, però sei brava e gentile co... (continua)

Giuseppe Scilipoti 02/02/2019 - 13:26
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Teotoburgo


Teotoburgo


Stai fiero Roman nella foresta nera
Speri e prega che nova notte non pieghi
Il giogo della stella che nella foschia del
Vespro non si spenga la bianca luce.
Rechi l aquila tuo cuore in lei si fonde
E la tua fronte s 'inorgoglisce che mai cadde in pena.
Tintinnio di lucido acciaio di mille pugne
Rosso mantello di infinite
Notti nel severo castro
Tra fochi ,mille pensier.
Il sicuro scudo pesto ma fermo
Ti cinge il petto ,serra il pugno
Nel fatal verdetto.
Ma s 'Asconde nel bosco tetro il tuo
Veleno!
Gran boato e urla miste scoloran il viso,
la lancia trema d improvviso!
D onde viene l 'oscuro suono?
Chi vi odia in siffatto modo ?
Arminio traditor che violo'
Il patto guida il popol ribelle
Nell amaro assalto !
Nitrisce il tuo destriero amico sicuro
nel galoppo sbaragliasti un tempo
Mille e ancor mille soldati incitati ,
Ancor uno sguardo ma rivedrete il
Foro?sentirai la tua loquela inver?
Esco tra i tronchi torti
Come... (continua)


corrado cioci 18/09/2017 - 00:18
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The Champion


Sotto la scogliera su cui era seduto, il mare ruggiva la forza delle sue onde. Chiudendo gli occhi gli sembrava di risentire l'urlo della folla esaltata dal suo trionfo. Era stato il giorno della sua gloria, lo stadio in delirio che scandiva il suo nome: a pochissimi uomini era riservata questa sorte, e lui era uno di questi pochissimi. Sentiva ancora l'inebrante eco della gloria, doveva cercare di goderselo più a lungo possibile perché un trionfo mondiale di questa portata sarebbe stato irripetibile. Si, certo, l'anno prossimo ci sarebbero stati i campionati nazionali, entro due gli europei, eppoi non aveva ancora trent'anni, fra quattro, avrebbe potuto ritentare la vittoria, certo, non così sfolgorante come l'odierna, ma pur sempre vittoria. La nota amara del declino si soffermò sul cuore. Forse si addormentò nel sogno, o forse chissà.

Il giorno dopo i giornali avevano i titoli cubitali, la televisione parlò quasi esclusivamente di lui e della tragica fatalità che aveva tolto allo... (continua)


Aquila Della Notte 18/10/2022 - 20:28
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Tre mesi


Oggi è tre mesi che sono scappato. Non mi sento di usare altre parole. Non sono andato via perché volevo, o perché me l’ hanno chiesto. Sono andato via per scappare. Scappare da te, dalla solita vita, da una città ormai ingiallita. E mi guardo sofferente mentre leggo una lettera, che un caro amico mi ha inviato. Ero riuscito a passare giorni senza pensarti, senza immaginarti anche per un solo momento. Quando cambi città e persone stai bene, sei felice. Sono venuto qui nel mio paese, qui tutto è iniziato e qui ho ricevuto la notizia più triste della mia vita. Non mi riesce piangere, i miei occhi guardano sofferenti quelle parole che rimbombano nella mia testa. Parole fredde, sincere e violente. Mi guardo intorno, sono solo. In questo momento nessuno è con me in casa, negli strani progetti del destino la sofferenza è spesso un’ emozione da vivere in solitudine. Mi metto una sciarpa ed esco, è pieno inverno, ma non ho un giacchetto, solo una maglia a maniche corte. Cammino in cerca di ami... (continua)

francesco suppressa 17/09/2012 - 18:23
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Tre rondini per sempre


Dai fatti di cronaca successi giorni fa..

Patrizia, dopo l' esame, aveva scelto insieme al suo amico e alla sua migliore amica, visto le schiarite del tempo, di visitare il fiume Natisone, in cerca di relax.
Bianca, in visita dei genitori a Udine e il suo fidanzato che le aveva fatto una sorpresa raggiungendola, tutti e tre uniti dallo stesso tragico destino.
In pochi minuti, l' isolotto dove si stavano soffermando, assieme alla piena del fiume improvvisa, li ha portati via.
Eppure il sole, stava dietro le nuvole.
Rimane impresso quell' abbraccio per salvarsi, che culla come un grembo materno, le preghiere che accarezzano il cielo.
L'ingenuità forse dell' essere stranieri, non avere letto bene i cartelli di pericolo e la vita che sfuma.
Il tagliamento che ti inghiotte con la sua lingua, il loro ultimo sguardo rivolto verso l'altro, l' amica, l' amico, i due fidanzati.
Nel cielo ora volano tre rondini, unite con il loro affetto per sempre.... (continua)


Mary L 03/06/2024 - 16:48
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