RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Ringo Saliva le scalette con fare trionfante, il suo momento era prossimo a venire e sarebbe stato di gloria!
I lunghi pomeriggi ai bagni Fiume dovevano essere pur passati, in attesa che arrivasse il momento di fare il bagno. Due erano i ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Rose... C’era un ragazzo che mi chiamava Rose…
Mi baciò ad occhi chiusi in ascensore, un breve istante sembrò infinito ma in realtà fu soltanto dal secondo al pian terreno. Lentamente si staccò dalle labbra dicendo: - “Potremmo anche fare di meglio, non credi?” – Una sera, circa un mese dopo, Me lo sussurrava a scuola, durante l’intervallo Ci sono attimi che non si ripetono C’era un ragazzo che mi chiamava Rose… ![]() ![]() ![]()
Rosso di sera Sarà che per anni è stata – nei venti giorni del suo svolgersi – la caratteristica dei mesi estivi degli anni settanta, ma la festa provinciale dell'Unità di Livorno è stata sempre legata, nel mese di Luglio, alle estati che vanno dall'inizio dell'adolescenza fino alla sua fine.
Mio padre vendeva i libri della casa editrice del PCI e quindi tutte le sere, dopo cena, andavamo alla festa. Fino a mezzanotte tutte le sere tra i banchi, un tempo numerosi, dentro e fuori della Rotonda di Ardenza, con puntate di ”azzardo” ai giochi che si facevano per vincere qualcosa di inutile. Il gioco del porcellino era il più divertente. Un porcellino d'india veniva messo sotto una scatola. Intorno le tane, numerate, legate ai numeri che venivano dati ai partecipanti; veniva quindi alzata la scatola a forma di piramide e l'animale andava a rifugiarsi in una di quelle. ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Spettacolo serale Il Doriano era il giovane scavezzacollo del paese, un ragazzo che con il suo spirito avventuroso e ribelle faceva impazzire le tranquille abitudini del piccolo borgo. La sua “850 sport” rossa, sempre impeccabile anche se un po' arrugginita dal tempo, era il simbolo della sua libertà. Ogni sera, senza preavviso, interrompeva il silenzio dei secolari castagni che circondavano il paese, con il rombo del motore che vibrava nell'aria come una promessa di velocità e adrenalina.
Era un rumore forte e inconfondibile, aveva una sua melodia. Prima ancora di vederlo, sentivamo le trombe della sua auto, un suono inconfondibile che risuonava in lontananza, fino a confondersi con il ruggito delle montagne. I clacson di quegli anni, così asfittici e imponenti, sembravano non aver paura di nulla. Quando Doriano arrivava, il mondo si fermava per qualche istante, come se anche il tempo avesse bisogno di un respiro profondo per permettergli di passare. La piccola discesa che portava alla piazzetta ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Statale dodici Magra e abbronzata, con i capelli lisci di un nero fin troppo corvino perché abbia l’aria di esserlo naturalmente.
Non più giovane, con una madre da assistere e una figlia ingombrante da gestire, specie perché il padre è il suo passato: un uomo che nel tempo era troppo cambiato. Guarda assorta le auto passare sulla trafficata arteria come la sua vita; seduta su una poltroncina bianca davanti al suo negozio di articoli sportivi tra piumini e felpe invernali fuori stagione. Solo qualche minuto per chiedere un’indicazione e di lei mi affascinarono i modi di fare spigliati, gli occhi di verde scuro, le fossette e i denti quasi da pubblicità che s’illuminarono con la parola. ![]() ![]() ![]()
Sui Fumetti Ci sarà certo qualcuno che si ricorderà dei “fumetti” degli anni … 50-60-70 … (anche se l’origine del fumetto risalerebbe addirittura al 7 luglio 1895, ossia al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault).
Se ne sono dette di ogni … sui fumetti. A scuola non venivano visti bene, e anche i genitori facevano le loro sceneggiate, salvo poi leggerli a loro volta. <> Definirlo il fumetto! Sono storie su carta costituite da immagini in bianco e nero o a colori, accompagnate da un testo compreso in una specie di nuvoletta, quasi fosse un segnale di fumo … denominato appunto “fumetto”. Si serve di segni particolari, che personalizzano emozioni, espressioni, suoni. ![]() ![]() ![]()
Tenero ricordo del mio babbo. Era un giovedi' di tanto tempo fa. Una giornata molto ventilata di fine marzo (cosi' da indiscrezioni seppi poi) e tu con me fra le braccia ti avviasti frettolosamente verso casa, dove mamma ti aspettava con ansia e gia' con tanto tanto amore.
Era il primo giorno che entrai in casa vostra e tu come un dono mi porgesti fra le braccia di mamma, che mi accolse come il calice di un fiore accoglie le gocce di acqua, dopo tanta siccita'. Fu amore a prima vista per tutti due, ma lei ha sempre detto che io protendevo verso di te le mie braccine. Ero innamorata di te, mi dicevano. Ti seguivo come un'ombra e come ero alta quando mi portavi a tracollo sulle spalle!!... Sai, lo ricordo ancora. Arrivavo a quell'antica stampa che era posta sopra l'armadio a muro, con l'immagine dell'Andrea Doria. E tu mi parlavi di navi, di mari lontani e mi promettevi viaggi per terre sconosciute.... Sono cresciuta troppo in fretta, come altrettanto in fretta tu sei caduto, prima moralmente e poi fisicamente. No... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Tre Fratelli Non li sentivamo mai, i tre fratelli del piano di sopra. Tre vite unite in una casa di cinquanta metri quadrati.
Enrichetto, esile come una spiga di grano, non usciva quasi mai da quella piccola casa, dedito alla sua gestione millimetrata come la carta dei disegni delle medie, rosso su campo bianco. Ti chiamava con la sua voce flebile quando si affacciava di tanto in tanto per tirare di sotto dalla finestra del piccolo bagno i resti della verdura incartati in buste di carta, da dare alle galline. Carlino era il più moderno, aveva una lambretta color celestino chiaro, tenuta nel piccolo garage abusivo realizzato sul retro della casa, con la quale arrivava fino al paese e alla città per lavorare, il sostentamento nell'accordo che si era creato trai due fratelli. Le giovanili lentiggini avevano lasciato ormai il posto alle macchie che il tempo aveva allargato. Il suo posto preferito era una sedia a sdraio verde sul piccolo terrazzo prospicente la cucina. ... (continua) ![]() ![]() ![]()
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