RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Il viaggio (poesia breve, Lacrima di castagna) decima tappa Mentre il carrozzone procede lungo l’asse della via Appia “queste luci impazzite si accendono e tu/ cambi faccia ogni sera ma sei sempre tu… Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai/ l'uomo d'una strada che è la stessa che tu fai./ E mi trucco perché la vita mia/ non mi riconosca e vada via”.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Il sapore delle domeniche d’autunno è quella voglia che mi assale all’improvviso di cerchi incandescenti della stufa di ghisa a casa di papà e della vecchia padella bucata. Per te ho pensato a un genere letterario che è una forma nobile ed elegante della scrittura, la poesia breve. La sua complessità sta nel riuscire a trasmettere grandi pensieri e forti emozioni attraverso un uso delle parole assolutamente preciso e delicato. Poche ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (poesia Burlesca, Rimarolo invertito) diciassettesima tappa Ho ancora la sabbia, che qui è nera, dentro al bavero della giacca dopo la mia passeggiata per il Lido fischiettando tra i denti “Ci son sere qua da noi/ che vuoi farti un giro, però poi non ci vai/ perché il finale qua da noi/ di un film che hai già visto mille volte lo sai”.
Intanto che il salotto itinerante percorreva la litoranea “sul bordo della finestra si è posato un passero. Mi ha guardato con curiosità prendendomi in burla, chiedendosi che cosa poteva occuparmi così tanto. E’ volato via quando ha capito che si trattava della stesura di un testo”(Christian Bobin) Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco e Valentina. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. A te ho voluto accostare la poesia burlesca, un genere grottesco caratterizzato dal... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (poesia visuale, Fuori stagione) nona tappa “Il carrozzone riprende la via/ facce truccate di malinconia/ tempo per piangere no/ non ce n'è/
tutto continua…” dove il Tanaro tocca Pollenzo. Viaggiano con me su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara, Loris e Antonio. E Grazia. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. “Ogni giorno racconto la favola mia/ la racconto ogni giorno chiunque tu sia/ e mi vesto di sogno per darti se vuoi/ l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi”. Ho pensato per te al calligramma o carme figurato, un tipo di componimento poetico fatto per essere guardato e contemplato oltre che per essere letto. Nei calligrammi viene disegnato un oggetto collegato al tema della poesia. Per esempio, se nel testo si parla di un nocciòlo le lettere del testo vengono scritte e disposte in modo da formare l'immagine di un albero. Nel mentre leggerò… Fittai, nella bucolica ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (racconto breve, Cucchiaio) quindicesima tappa In un viaggio sarebbe alquanto strano non provare momenti di stanchezza e noia, sta in buona parte a chi è alla guida allietare la lunga distanza. Così ho pensato di mettere un po’ di pepe nel nostro salotto itinerante.
Costeggiando Terrazza Mascagni, il suo pavimento a scacchiera mi fa pensare che diventiamo grandi quando cominciamo a battere babbo a scacchi. Adulti lo diventiamo il giorno in cui lo lasciamo vincere. Davanti ai bastioni della Fortezza Vecchia sorrido… quando la partita di scacchi è finita, il pedone e il re tornano nella stessa scatola. Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Nel mentre leggerò… A quei tempi io e Luciano eravamo ginnasiali, e c’era lei. Poi c’erano i due cugini Andrea e Stefa... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (renga, come eleganza) sesta tappa “La luna s'è incantata/ sorpresa e impallidita/ pian piano/ scolorandosi nel cielo sparirà” sulla carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli e un bastone di cristallo, mentre si perde in quell’imbroglio che è la Venezia di Guccini che riempie la testa soltanto di fatalità.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa e Barbara. E la sagoma ora nitida di Ernesto. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Mi dispiace così tanto che niente abbia più senso in questo nostro mondo… una marsina “se ne scende lentamente/ sotto i ponti verso il mare/ verso il mare se ne va”. Per te ho pensato al renga o poesia a catena, molto rigida e priva di titolo, che alterna due tipi di strofa, una composta da tre versi di 5,7 e 5 (da cui lo haiku) e l'altra articolata in due versi di 7. Successivamente si aggiunge di nuovo una strofa lunga 17 sillabe, c... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Il viaggio (Senryu I, ironia della sorte ) settima tappa “Sbadiglia una finestra/ sul fiume silenzioso” mentre la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, percorre strade deserte e silenziose. Su una panchina, come appoggio il giornale, scrivi una nuova poesia dietro la lista della spesa.
Fra poco sarà Natale… Viaggiano con me su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto (non scrivere col dito sul vetro appannato!) e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara e Loris. A volte le gocce di pioggia paiono lacrime. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Per quanto possa sembrare brutto perdere la fede nell’umanità, perdere la fede in un lieto fine è molto peggio. Quello è stato l'ultimo domino… E’ un prezzo che deve essere pagato? Madri e padri costretti a lasciarci… vale mai la pena morire? Una volta capivo il mio posto, la mia direzione, quale fosse il senso… La scelta per te che sei maestro nello haiku non... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Tanaga, Opificio della Poeteria) tredicesima tappa Come tutte le fole anche questa
nasce davanti al camino, al crepitio delle caldarroste sul fuoco e un buon bicchiere di vino. In un salotto improbabile signore garbate dinanzi alla carrozza con la tesa larga e la forma di cilindro chiacchierano con gentiluomini tornati da fumare dal carrozzone di là dalla malga. Alla disamina di un testo aleggia sui presenti, tra il comun brusio, l’osservazione di un qualcheduno forse un tempo baccelliere a sovrastar del focolare lo scoppiettio. Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e l’ombra di Ferruccio. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, e Moreno, Laisa e Mary. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Il tuo parere con pronto chiarimento mi è stato di vera ispirazione. Per te ho scovato il tanaga… senti il fluire di questa parola. La trovo una sinfonia di sillabe, perché armoniosa. Questa arte p... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (tanka S, sonante) terza tappa Mentre si spengono i rumori e si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo e la gardenia nell'occhiello giunge cigolando tra Serra e Stura.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ernesto e Ferruccio. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. Nella seconda tappa del viaggio, come moderni Julie Andrews e Dick Van Dyke, tu e Loris avete canticchiato <Chissà dove ci porterà, chissà chi lo sa>. Chissà. I bambini… sono così tenaci. Hanno fiducia e credono in un mondo che rammento, ma non riesco più a raggiungere. Come la scena di un vecchio film. Ricordi le circostanze, ma le emozioni e i sentimenti restano a debita distanza. Per te che sai cogliere quelle emozioni in ogni loro riflesso, per te che ami la natura ho scelto il tanka che ben conosci. O poesia breve. Risulta molto più versatile del haiku, può avere un... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il viaggio (Verso Libero, Nella sera chiara) deviazione Ho pensato a un cambio di percorso, son certo i miei compagni di viaggio capiranno. Come ‘se piovessero fiori o ali di farfalla bianche’ canticchio sotto l'ombrello “Ti ricordi pa',/ mi tiravi per la mano/ sul tuo passo più costante/ tu un gigante e io…/ Così per lunghi tratti/ e se non ce la facevo più/ tu mi trovavi un legno/ e io ci montavo su”. E mentre il carrozzone entra ‘in una Roma fosca di malinconia, di bocche celate in smorfie improbabili’ ancora canticchio “Con quel cavallo e un regno/ e uno schiocco e patapàn./ Al galoppo e all'avventura/ sotto a quel tuo naso…/ messo come prua e non avevo mai paura”.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le sagome nitide di Ernesto e Giuseppe, e le ombre di Ferruccio e Santa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia, Anna Maria e Moreno. Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli. Nella mano mentre ti aiuto a salire, come mi piace fare con voi signore, ti porgo la poesia a ver... (continua) ![]() ![]() ![]()
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