RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Librerie e televisori C'è chi decide di avere grandi librerie,
di perdersi in pagine, tra storie e magie, ogni libro un mondo, ogni frase un sogno, un viaggio che inizia quando il giorno è ancora lungo. E c'è chi sceglie di avere grandi televisori, Le librerie parlano con voci di carta,
Chi ama i libri cerca la profondità, Chi sceglie la TV cerca l'immediatezza, ![]() ![]() ![]()
Lo spaventapasseri Ha imparato ad amare quel buffo spaventapasseri che, con quell'aria sparuta e un po' impettita, si teneva in piedi grazie ai suoi bizzarri pensieri impagliati.
Spesso lo ammoniva dicendogli: "A niente servi e del nulla ti cibi". Lo spaventapasseri, però, mai perdeva quel sorriso sbilenco, e la guardava con quei grandi bottoni dorati che erano i suoi occhi! La amava profondamente e nel silenzio attese paziente che ella riscoprisse la lucente bellezza dei suoi accesi pensieri!... (continua) ![]() ![]() ![]()
Lontani Ti ho lasciata andare
perché la vita si consuma nella costrizione tu mi hai lasciato andare eppure il nostro viaggio non si è fermato continenti alla fine di tutto ci siamo ritrovati E… subito pensammo entrambi a quell’ultimo saluto il mondo nell’atrocità del vivere ci aveva cambiati ![]() ![]() ![]()
Lucciole e lumache Ho negli occhi le stelle di ottobre, nel naso odore di pioggia, nella gola il sapore di sigarette che non riesco più a spegnere. Vivere è un vizio che si alimenta nella speranza di smettere.
E’ ottobre e fa già freddo. E’ ottobre e sono solo e sogno le mattine di maggio. Nelle mattine di maggio la luce si può vedere, toccare, palpare. Nelle mattine di maggio la luce è dappertutto. Ma non si vede se non si sa guardare. E’ solo nelle mattine di maggio, nell’ora del risveglio che si può vedere la luce, quando penetra discreta tra le fessure della tapparella della camera da letto e bussa alle porte dei sogni di un corpo addormentato. E’ solo in quest’attimo in cui si avverte una presenza che non è oggetto e che non ha corpo, nell’attimo in cui non si dorme più ma ancora non lo sai: è in quest’attimo che si può vedere la luce. La puoi vedere venirti incontro cercando i tuoi occhi. Tu lasciala entrare. Luce che fa danzare la polvere della tua stanza, luce che balla con la polvere della tu... (continua) ![]() ![]() ![]()
L\'Ultima cena L.ultima cena
Al far della sera , ![]() ![]() ![]()
L’altro viaggio 1/16 (Opera sinonimica) Ricordate quel gioco che tutti almeno una volta avrete fatto? Quello che consiste nello scrivere parole nelle categorie Nomi, Cose, Città, Animali, Frutta, Fiori, Piante e Mestieri.
Mi è capitato di pescare dalla busta una M come Maratea… …e ho ricordato quando ancora ero MastroPoeta
(Dedicatoria- II Elegia, febbraio 2019-agosto 2020)
Io so i colori dei mestieri: ![]() ![]() ![]()
L’altro viaggio 10/16 (Morso) Mentre le tue si schiudono
inizio a mordermi le labbra che devono accontentarsi ancora, solo delle parole. Se mi farai posto tra le tue labbra… ma tu sei la donna della notte accanto, la notte insieme alla tua pelle invece io me le sento addosso.
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L’altro viaggio 2/16 (Idiosincrasia) Qualcuno di voi si sarà forse accorto di quella C maiuscola in calce al testo 1 di 16 pubblicato l’altro giorno. Lo ammetto, mi piace giocare… con le parole. E la musica.
In questo percorso da diversamente viaggiatore nel recente passato vi svelerò qualche cosa un po’ alla volta: “La vita non dura mai una sera (…) / Che breve, fugge via” Leggevo fino a commuovermi… …quando ancora ero MastroPoeta
(Dedicatoria- II Elegia, febbraio 2019-agosto 2020)
O giornalista inviato speciale ![]() ![]() ![]()
L’altro viaggio 3/16 (Sacralità) Sotto la poesia per Lei, una parentesi. Al suo interno, prima della virgola, il nome che darei alla raccolta che dovrebbe custodirla. Lei, una Musa.
Torniamo per un momento alle lettere in calce: “E poi, cosa rimane dentro noi? (…) / Il bene profondo non si offende” Leggevo i respiri fino a commuovermi… …a quei tempi ancora ero MastroPoeta
(Entrata in scena, maggio-giugno 2020)
La mietitrice, ![]() ![]() ![]()
L’altro viaggio 4/16 (Tenue) Quella parentesi. Due date. La prima, quando ho composto la poesia. L’altra è quando l’ho ritenuta pronta per farvela leggere.
Ancora le lettere in calce: “Comprendimi, amica mia/ Tu puoi/ Tutto normale fra di noi” Leggevo quei respiri, i sorrisi fino a commuovermi… …quando ancora ero MastroPoeta
Vaga l’anima mia senza meta La luna… ora lei sì, riposa (Entrata in scena, maggio-giugno 2020)
Io so gli odori dei mestieri: ![]() ![]() ![]()
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