RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
SONO GEROGE Non lo poteva soffrire, non lo aveva mai potuto soffrire.
Aveva deciso che lo avrebbe fatto quel giorno, non appena i genitori fossero usciti. Così, quando sentì chiudersi il cancello automatico ed ebbe la certezza di essere solo, andò in garage e prese la pala. Salì al primo piano e prima di introdursi in salotto la nascose dietro la schiena. Come aveva immaginato, Fred dormiva sulla poltrona, la televisione accesa, una luce soffusa che illuminava delicatamente la stanza. Gli si avvicinò senza fare il minimo rumore. Fred continuava a dormire. Ma così non c’era gusto. Doveva svegliarlo, e così fece, carezzandogli la testa. Fred si svegliò ma non si mosse, nemmeno quando vide la pala alzata sopra di lui. Il colpo fu secco e repentino ed bene assestato, nemmeno una goccia di sangue. E George provò una soddisfazione immensa che non avrebbe mai dimenticato quando vide il cane con la testa fracassata. La stessa soddisfazione che provò vent’anni dopo quando massacrò i genitori. Ques... (continua) ![]() ![]() ![]()
Storia breve ma lunghissima e larghissima Sui vent'anni leggevo gli opuscoli di stampa alternativa e dell'Internazionale situazionista.
Sui venticinque l'Introduzione alla metafisica. In quel tempo Siddharta e Tremila formiche rosse lavoravano volentieri per ed in me. Così con una Metamorfosi conobbi Bilbo Baggins che giocava le Biglie di vetro, al che magicamente delle Vite immaginarie s'accoppiavano, col Conte di Maldoror, per generare un Faustroll esilarante almeno quanto l'uomo triste viveva felice nella Laguna dei bei sogni e di per cui. Di per cui percorrendo entusiasta diversi Sentieri nel frattempo ero arrivato a Katmandù e Sulla strada avevo incontrato Uomini straordinari, Aforismi e Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta e. E fin lì tutto benissimo chiaramente, solo che ritornando purtroppo ed all'improvviso, ebbi modo d'apprendere dall'Aleph quanto il diventare immortali può trasformarsi in grande sfortuna. E fu un colpo durissimo ovviamente ergo. Ergo d'allora in ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Storia d'un cocccodè STORIA D’UN COCCODÈ
Si raccontava nel paese delle meraviglie di una giovane gallinella, era nata da poco dall’ultimo uovo di sei altre uova covate tutte insieme. ![]() ![]() ![]()
Storia di una scatola riciclata STORIA di UNA SCATOLA RICICLATA
(anche le scatole hanno un’anima) Nacque in un giorno in un grande laboratorio che si occupava di costruire scatole su misura per negozi di tutti i generi una scatola particolare che gli venne commissionata. Di metallo non molto grande ma che doveva avere degli angoli particolari per poter mettere all’interno oggetti di vari tipo. Si doveva quindi studiare il colore e la dimensione. Il colore venne presto deciso che sarebbe stato un bel “rosso vivo” perché anche prima dell’apertura doveva rallegrare l’animo di chi l’apriva considerato come stava andando il mondo il quel periodo che vedeva impoverire molto una buona parte delle famiglie e tutti coloro ai quali era diventato quasi impossibile fare doni costosi e di alta qualità. All’interno sempre di colore rosso vennero assemblati vari scomparti per poter contenere oggetti di vario genere e di diverse dimensioni. Ben studiata e suddivisa per dare piacere a chi la comprava per se stesso o per don... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Terrestri? Puah! Il capitano Xaxooxoxo, dopo essere uscito dal nascondiglio, per l'esattezza un bidone vuoto della spazzatura, si mise a correre a perdifiato in direzione dell'astronave ben mimetizzata tra la vegetazione di un bosco nei pressi di una cittadina dove l'ufficiale aveva il compito di effettuare una breve ricognizione.
«Apri i portelli, presto!» urlò a Roxooroxoxo, il suo pilota. Quest’ultimo, girando su se stesso, azionò due leve di forma cubica e premette un pulsante giallo. «Chiudi i portelli, decolla e allontaniamoci il più possibile» ordinò ansimando il suo superiore appena rientrato nel veicolo stellare. Una volta che furono oltre l'atmosfera terrestre, il responsabile di volo lo fissò stranito come a volergli chiedere il motivo della sua agitazione. «Noi zoxooxoxoniani, abbiamo delle fattezze simili a quelle degli umani, tuttavia…» «Tuttavia?» «Li reputo una razza violenta e selvaggia, per di più risultano davvero strani» continuò a raccontare il capitano Xaxooxoxo con aria s... (continua) ![]() ![]() ![]()
Un sogno sfumato, ma poi ritrovato Un sogno sfumato, ma poi ritrovato
La piccola Elena, andava sempre a dormire con un sogno nascosto nel suo cuore, che avrebbe voluto vedere avverarsi e a rallegrare la monotonia dei suoi giorni. Passavano quei giorni con il tran, tran di sempre ma quel sogno, restava immutabile ma pur sempre realizzabile. ![]() ![]() ![]()
Una persona sta correndo tra la folla Un’ora prima era seduto tranquillamente sulla poltrona a guardare il telegiornale fumandosi l’eterna ultima sigaretta quando la telefonata l’aveva raggiunto.
“Sono alla stazione …e volevo solo salutarti, sto partendo” aveva quasi sussurrato Deborah. “Ho deciso così, è stato bello averti conosciuto” aveva poi aggiunto prima che lui riuscisse a rispondere. “Ma perché te ne vai?” le aveva chiesto allora. Ma avrebbe voluto confessarle e chiederle tante cose ma non riuscì a dirle niente di più. “Stammi bene” augurò Deborah con la voce angosciata. Poi il silenzio. Silenzio dall’altra parte, silenzio dentro di se, un silenzio doloroso, impietoso. Era rimasto con il ricevitore in mano, per qualche secondo, prima di agire. Improvvisamente aveva capito che solo lei gli interessava e che non doveva, non poteva lasciarla andar via. Si disse che probabilmente stava partendo per Parigi, per tornare dai suoi, come gli aveva preannunciato qualche giorno prima. Lui l’aveva intesa come una prov... (continua) ![]() ![]() ![]()
Uno di sotto Eh sì! C'è pure un ciclope qua da basso. Ed enorme ovviamente. Cento metri ed oltre d'altezza. Braccia lunghissime. E pari a tutti i ciclopi ha un occhio solo. Il terzo. Piazzato sul ginocchio sinistro. Che non si capisce cosa gli fa vedere d'altronde. È tutto buio. Ma potremo dire sta abbastanza normale non sapere proprio bene cavolo vede il terzo occhio. O qualcuno che lo sa me lo dica per favore. Abita all'incirca, il ciclope intero, cinquemila chilometri al di sotto della crosta. In un'isola di detriti formata da stalattiti e stalagmiti crollate le une sulle altre, circondata d'orridi profondi e non serve neanche dire inesplorati.
Collegata, l'isola, agli strati fermi da uno strettissimo istmo dove. Dove passai a fatica. Ed è mio amico. In che maniera lo conobbi? Arrivai a lui inseguendo una teoria affascinante balzatami nella papilla gustativa del mio quarto occhio sinistro. Avevo notato, man mano affondando le viscere della nostra terra, che incontravo esseri sempre p... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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