RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Storia breve ma lunghissima e larghissima


Sui vent'anni leggevo gli opuscoli di stampa alternativa e dell'Internazionale situazionista.
Sui venticinque l'Introduzione alla metafisica.
In quel tempo Siddharta e Tremila formiche rosse lavoravano volentieri per ed in me.
Così con una Metamorfosi conobbi Bilbo Baggins che giocava le Biglie di vetro, al che magicamente delle Vite immaginarie s'accoppiavano, col Conte di Maldoror, per generare un Faustroll esilarante almeno quanto l'uomo triste viveva felice nella Laguna dei bei sogni e di per cui. Di per cui percorrendo entusiasta diversi Sentieri nel frattempo ero arrivato a Katmandù e Sulla strada avevo incontrato Uomini straordinari, Aforismi e Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta e. E fin lì tutto benissimo chiaramente, solo che ritornando purtroppo ed all'improvviso, ebbi modo  d'apprendere dall'Aleph quanto il diventare immortali può trasformarsi in grande sfortuna.
E fu un colpo durissimo ovviamente ergo. Ergo d'allora in ... (continua)

Mirco De pretto 16/06/2023 - 20:36
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Storia d'un cocccodè


STORIA D’UN COCCODÈ

Si raccontava nel paese delle meraviglie di una giovane gallinella, era nata da poco dall’ultimo uovo di sei altre uova covate tutte insieme.
Quell’ultimo uovo era molto piccolo, era quasi la metà delle altre uova.
Mamma chioccia molto amorevole iniziò dopo aver deposto tutte le sue uova a covare, passavano i giorni e finalmente dopo circa 21 giorni di cova arrivò il momento della schiusa; le uova più grandi si schiusero per prime una dietro l’altra facendo uscire dei bellissimi grossi pulcini che iniziarono a gironzolare per poi tornare al caldo da mamma chioccia.
Quell’ultimo piccolo uovo sembrava non volersi schiudere e mamma chioccia stava quasi per scartarlo quando finalmente sentì un lieve picchiettio farsi più prepotente venire da dentro il guscio fino ad incrinarlo ed aprirlo lasciando uscire un piccolo pulcino.
Mamma chioccia se lo prese a cuore sotto la sua ala, aiutandolo in tutto per tutto anche a difendersi dagli altri pulcini decisamente... (continua)


Maria Luisa Bandiera 22/08/2023 - 07:12
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Storia di una scatola riciclata


STORIA di UNA SCATOLA RICICLATA
(anche le scatole hanno un’anima)
Nacque in un giorno in un grande laboratorio che si occupava di costruire scatole su misura per negozi di tutti i generi una scatola particolare che gli venne commissionata. Di metallo non molto grande ma che doveva avere degli angoli particolari per poter mettere all’interno oggetti di vari tipo. Si doveva quindi studiare il colore e la dimensione. Il colore venne presto deciso che sarebbe stato un bel “rosso vivo” perché anche prima dell’apertura doveva rallegrare l’animo di chi l’apriva considerato come stava andando il mondo il quel periodo che vedeva impoverire molto una buona parte delle famiglie e tutti coloro ai quali era diventato quasi impossibile fare doni costosi e di alta qualità.
All’interno sempre di colore rosso vennero assemblati vari scomparti per poter contenere oggetti di vario genere e di diverse dimensioni.
Ben studiata e suddivisa per dare piacere a chi la comprava per se stesso o per don... (continua)

Maria Luisa Bandiera 22/01/2023 - 07:34
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Su Scrisosciu


“Su Scrisosciu” è una leggenda che parla di un tesoro nascosto, non accessibile a chiunque lo trovi casualmente o cerchi di localizzarlo con strumenti speciali. Si dice che il tesoro venga donato in sogno a persone meritevoli o possa essere rivelato da un piccolo spirito.

Si racconta di un recipiente in terracotta, pieno di monete d’oro. Mio padre ne parlava spesso, e forse anche lui lo cercava. Acquistò una casa antica di trenta metri quadri per farne casa e bottega. Nessuno la voleva a causa della leggenda. Era una casa fatta di mattoni crudi, un rudere che era appartenuto a un certo Pietro, morto molti anni prima.

Un vecchio del luogo raccontò a mio padre di “Su Scrisosciu”, dicendo che il precedente proprietario, ormai scomparso, l’aveva cercato invano. Negli anni, le leggende continuavano a circolare nelle sere di calende, ma io non ne facevo mai caso.

Chiesi poi a mio nonno. Lui si guardò appena attorno e rispose con un sorriso, come un solco nel suo viso. Mentre la nonn... (continua)


Francesco Cau 06/05/2024 - 16:29
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Terrestri? Puah!


Il capitano Xaxooxoxo, dopo essere uscito dal nascondiglio, (un bidone vuoto della spazzatura) si mise a correre a perdifiato in direzione dell'astronave ben mimetizzata tra la vegetazione di un bosco nei pressi di una cittadina dove l'ufficiale aveva il compito di effettuare una breve ricognizione.
«Apri i portelli, presto!» urlò a Roxooroxoxo, il suo pilota. Quest’ultimo rimase attonito alcuni secondi, per poi azionare due leve di forma cubica. 
«Chiudi i portelli, decolla e allontaniamoci il più possibile» ordinò ansimando il suo superiore appena rientrato nel veicolo stellare. 
Una volta che furono oltre l'atmosfera terrestre, il responsabile di volo spaziale chiese spiegazioni.
«Perché sei così agitato?»
«Noi zoxooxoxoniani, abbiamo delle fattezze simili a quelle degli umani, tuttavia…»
«Tuttavia... cosa?»
«Sono da considerarsi una razza violenta e selvaggia, per di più risultano decisamente strani» continuò a raccontare il capitano Xaxooxoxo con aria sconvolta e accasciand... (continua)

Giuseppe Scilipoti 06/12/2023 - 11:13
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Una persona sta correndo tra la folla


Un’ora prima era seduto tranquillamente sulla poltrona a guardare il telegiornale fumandosi l’eterna ultima sigaretta quando la telefonata l’aveva raggiunto.
“Sono alla stazione …e volevo solo salutarti, sto partendo” aveva quasi sussurrato Deborah.
“Ho deciso così, è stato bello averti conosciuto” aveva poi aggiunto prima che lui riuscisse a rispondere.
“Ma perché te ne vai?” le aveva chiesto allora. Ma avrebbe voluto confessarle e chiederle tante cose ma non riuscì a dirle niente di più.
“Stammi bene” augurò Deborah con la voce angosciata. Poi il silenzio.
Silenzio dall’altra parte, silenzio dentro di se, un silenzio doloroso, impietoso.
Era rimasto con il ricevitore in mano, per qualche secondo, prima di agire.
Improvvisamente aveva capito che solo lei gli interessava e che non doveva, non poteva lasciarla andar via.
Si disse che probabilmente stava partendo per Parigi, per tornare dai suoi, come gli aveva preannunciato qualche giorno prima. Lui l’aveva intesa come una prov... (continua)

Adriano Martini 07/09/2023 - 21:06
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Uno di sotto


Eh sì! C'è pure un ciclope qua da basso. Ed enorme ovviamente. Cento metri ed oltre d'altezza. Braccia lunghissime. E pari a tutti i ciclopi ha un occhio solo. Il terzo. Piazzato sul ginocchio sinistro. Che non si capisce cosa gli fa vedere d'altronde. È tutto buio. Ma potremo dire sta abbastanza normale non sapere proprio bene cavolo vede il terzo occhio. O qualcuno che lo sa me lo dica per favore. Abita all'incirca, il ciclope intero, cinquemila chilometri al di sotto della crosta. In un'isola di detriti formata da stalattiti e stalagmiti crollate le une sulle altre, circondata d'orridi profondi e non serve neanche dire inesplorati.
Collegata, l'isola, agli strati fermi da uno strettissimo istmo dove. Dove passai a fatica. Ed è mio amico. In che maniera lo conobbi? Arrivai a lui inseguendo una teoria affascinante balzatami nella papilla gustativa del mio quarto occhio sinistro.
Avevo notato, man mano affondando le viscere della nostra terra, che incontravo esseri sempre p... (continua)

Mirco De pretto 21/05/2023 - 03:02
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Viaggiatore di rime


Tu che viaggi per la via cambiando sentiero ignorando la mia rima? Io non so chi tu sia. Se mi dici che sei un parente, magari non mi importa niente. Perché se siamo fratelli gemelli, tu non mi assomigli proprio per niente. Forse tu ignori che in questo posto, in mezzo ai poemi, rime e filastrocche non ti riconosco, perché sei un uccello di bosco. Se poi non sai rimare non puoi fiatare, perché senza poesia non puoi partecipare. Qui chi non scrive la filastrocca è un gran figlio di “annocca”, anche se stupida, anche se sciocca, sparisci senza lasciare traccia, non hai più voce, non hai più faccia. Tanti scomparvero e non ci sono più: perché amici di Belzebù vuoi veramente sparire anche tu? Dillo adesso perché poi ti vengo a presso, corri veloce, vattene presto! Qui sei per tutti maldestro, perché nessuna rima ti sei concesso. Per farti capire che un tempo passato dove alla rima non eri obbligato. E frasi in prosa potevano dire senza per questo di botto devi sparire. Canti d’amore in pri... (continua)

Francesco Cau 06/06/2023 - 14:26
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