RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Grazie Dottore


Una stanza d'ospedale,il riverbero del sole sui vetri e un cielo azzurro che fa capolino,attraverso le strisce parasole alle finestre .
Ho ancora la testa tra le nuvole, perché non ricordo come sia finita in questo reparto : Geriatria...
Dieci anni fa in questo reparto hanno "ammazzato" mio marito, perché non gli è stato dato soccorso dopo una perforazione dell'intestino a seguito di una peretta alta..
Devo dire che ho paura, perché mi hanno ricoverata con Gastroenterite acuta...
Non riesco a muovermi e gli OSS e gli infermieri si prendono cura di me.
Devo dire, a onor del vero, che ogniqualvolta li chiamo,vengono e mi prestano le cure del caso con molta gentilezza .
Saranno cambiate le persone!
Sarà cambiato il modo di gestire il reparto...
-Teresa, come va questa mattina?
Un medico che inconsciamente ho visto presso il mio letto,nei giorni di incoscienza...
È simpatico, ha gli occhi chiari sempre in movimento e una propensione al dialogo..
Così la dolcissima sig... (continua)

Teresa Peluso 30/08/2023 - 17:49
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GUARDANDO IN BASSO


GUARDANDO IN BASSO
Quando ero piccola mia madre viveva costantemente nel timore che potessi rompermi l'osso del collo precipitando da qualche luogo spaventosamente alto che avevo raggiunto giocando ad arrampicarmi come una scimmia.
Si, amavo arrampicarmi, gli alberi erano i miei obbiettivi preferiti, ricordo che piantavo le mani sulla corteccia ruvida e se si incollavano di resina tanto meglio, perchè facevano presa, e poi incominciavo a salire, usando i rami come se fossero enormi gradini di una scala a pioli in grado di portarmi fino al cielo, salivo senza pensarci due volte e soprattutto senza preoccuparmi minimamente di come avrei fatto una volta giunta lassù a tornare con i piedi per terra, ricordo che il più delle volte, arrivata in cima, guardavo in basso e provavo un brivido di paura mentre ripetevo dentro di me "non guardare giù, non guardare indietro!", alla fine sono sempre tornata sana e salva, senza mai rompermi neppure un osso e sempre con la voglia di riprova... (continua)

Silvia Simona Biolcati Rinaldi 11/10/2018 - 16:26
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Guida turistica per esperti.


C'è una brezza armoniosa mentre Melissa continua a parlare:

-Tutte le arti vogliono arrivare alla stessa conclusione. Tutti gli artisti hanno scoperto il linguaggio del mondo e sono in connessione con esso. Vedono il tutto a noi sconosciuto. Parlano al codice, parlano in codice. Ecco perché amo spiegare ai turisti i dipinti di Caravaggio, ogni pennellata è espressione di un codice pieno di verità che potrebbe salvare il mondo-.

Siamo colleghi:
Guide turistiche per esperti curiosi.

Melissa è bellissima.
Una macedonia viva in mezzo alla frutta secca.
Un assolo di tastiere.
L’esaltazione dei contorni dolci uniti alla bellezza dell’animo ribelle.
Un leone che riposa e un panda che attacca.
E’ questione di colori.
Le sue parole sono interessanti ma io voglio scoprire la sua anima e non posso, perché è una montagna con una fragola sulla cima, e pretende di essere scalata per morderla,
quella fragola,
saggiarne il succo rosso che cola e t’investe e rende: vivo il tuo eserci... (continua)


Bruno Gais 30/06/2019 - 20:36
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Ho una colpa. Anzi due.


Non oltre una siepe. Non immersa nella natura. Ma dinanzi a quest'opera (Apollo e Dafne di Bernini)per poco il mio "cor non si spaura". Nessuna parola potrebbe descrivere una tale tensione emotiva,una tale eleganza.Lo dico io, una semplice ragazza ventenne italiana che per molti ha fatto una scelta controcorrente,azzardata: ho scelto di studiare storia dell'arte. Non sono folle,né ignoro la situazione attuale italiana,ho una sola colpa: essere immensamente innamorata della nostra storia,del nostro patrimonio artistico,letterario,culturale. Ho un'ulteriore colpa in realtà: vivere in un Paese che non investe sull'istruzione,che non ha cura dei giovani. Non usate paroloni,non servitevi dell'arte della persuadente oratoria.Non stabilite prototipi e canoni estetici fissi,poneteci di fronte l'Apollo e Dafne di Gianlorenzo Bernini e fateci percepire la vera bellezza. Non spegnete la nostra fantasia,fate in modo che ciascuno di noi possa giungere a quell'infinito che Giacomo Leopardi... (continua)

Radha Q 28/03/2015 - 18:36
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Hola


Dicono che davanti al mare la felicità sia un’idea semplice. Ma come reagireste se vi dicessero che insolitamente la felicità è sulla cima di una montagna? Tutti noi cresciamo con la consapevolezza che dopo ogni salita ci sia sempre una discesa, ma non questa volta. Dopo aver superato le Alpi e i Pirenei dov’è la nostra discesa, la coperta verde che tanto avevamo atteso? Perché ci sono ancora faticosissime salite? Troppo spesso nella nostra vita ci poniamo degli obiettivi che vorremmo raggiungere a qualunque costo; offuschiamo la mente e ci concentriamo solo su ciò che sogniamo di vedere e non su ciò che realmente vediamo. E se fosse questa la vera felicità? Perché  desideriamo così tanto la pianura e non diamo importanza alle montagne? Queste e molte altre erano le perplessità che mi affiggevano mentre scrutavo il vuoto dal finestrino dell’aereo. Mi viene da sorridere, poiché  ancora adesso continuo a definire vuoto, ciò che vuoto in realtà non era. Erano montagne. Una diversa dall’al... (continua)

Enapia . 25/01/2017 - 20:46
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Hoola hop


La mia vita è come quando da bambini si giocava con l'hoola hop.
É emozionante imparare.
Nei periodi di equilibrio hai la possibilitá di alzare lo sguardo e
conquistato dalla fierezza dei tuoi armonici movimenti,
guardarti intorno.
Puoi scoprire, alzando lo sguardo, un nuovo mondo.
La vastità e la diversità di ció che risiede al di fuori del tuo io
ti dona la cifra della bellezza attraverso nuovi orizzonti infiniti.
Un'epifania, ti pare di non poter piú essere senza.
Essi ti conquistano, puoi essere chi vuoi fra queste linee
Completamente immerso in questa nuova e felice utopia universale
Non vorresti mai distogliere lo sguardo.

Dopo aver perso l'equilibrio invece, la natura porta nuovamente il nostro occhio verso di noi, per concentrarci sul corpo,
sui piccoli movimenti,
nell'atto di rinnovare quella maledetta rotazione,
nel produrre quel preciso momento che ci permetta di ammirare di nuovo i nostri ormai indispensabili orizzonti.

Non bramiamo altro.
Non deside... (continua)


Mattia Bucco 10/09/2018 - 04:42
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I LOVE SHOPPING


Circa una volta alla settimana, vado a fare il mio giretto preferito.. naturalmente parlo di shopping!
Ormai conosco ogni angolo del negozio, sono cliente fissa e nel volantino su Internet ho visto un pantaloncino con le farfalle che vorrei provare.
Non lo vedo subito, così chiedo alla gentile commessa e mi dice che deve ancora metterlo fuori,  ma ha capito quale.
Così concentrata come un maresciallo mi dice di andare dietro un tendone che sembra una lavanderia.
Stupita i miei occhi diventano olive ascolane con la mortadella e olive giganti.
Ci sono appesi vestiti per non so quanti metri quadrati.
Sembra ho vinto un grande assegno di I love shopping, magari!
Torno sui miei piedi e inizio a cercare quello che volevo, mentre lei mi dice che va in cassa che c'è coda.
Ah non preoccuparti, in questa deliziosa isola, troverò il mio pantaloncino farfallino! Basta non voli via dopo che l' ho pagato!
Poi dopo cinque minuti, arriva una signora dietro il tendone con me che inizia a cerc... (continua)

Mary L 09/05/2023 - 18:56
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I doni della befana


Era nata da poco, con due occhi vispi e l'argento addosso. Era la mia seconda femminuccia e non dormiva mai. Certo, forse risentiva del mio umore e della mia preoccupazione... Avevo già altri tre figli, una femmina e due maschi. La mia quarta bimba nacque in un periodo sbagliato, un periodo in cui la mia famiglia "dalle stelle era finita alle stalle", come dice un detto. Dopo i primi tre figli io e mio marito avevamo deciso di non volerne altri, poiché gli impegni erano tanti e non avevamo la possibilità di dedicare un po' di tempo a noi due. Avevo dunque regalato la carrozzina, il passeggino, il seggiolone ed il corredino a persone che ne avevano bisogno. Avevo tenuto solo la culla, ormai malandata e che aveva subito riparazioni ogniqualvolta un nuovo bimbo l'aveva occupata.
Inspiegabilmente bussò alla porta del cuore la mia ultima bimba... ed io volli aprire quella porta.
Le nostre condizioni economiche erano pessime, perché c'era un fallimento in corso ed avevamo perso ... (continua)

Teresa Peluso 08/01/2019 - 05:41
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I due settatari


Alla fine degli anni Duemila, dal momento che non utilizzavo l'automobile, mi muovevo tantissimo a piedi in diverse zone della mia città. In termini di salute ci guadagnavo, in quanto mi tenevo in forma, sia a livello fisico che mentale. C'erano però dei contro. Ad esempio, imbattermi in certe persone non gradite, tra cui odiosi ex compagni di scuola, conoscenti perditempo, zingare con la manaccia tesa a mendicare e i seguaci di una comunità sedicente cristiana che giravano sempre in coppia. Riguardo a quest'ultima cerchia, li identificavo all'istante in base all'abbigliamento. Inoltre, mi saltavano all'occhio le Bibbie alterate, nonché le numerose copie delle riviste religiose che si portavano dietro. 
Un giorno, mentre mi stavo recando al supermercato, due di essi si piazzarono davanti a me. Non potei sottrarmi.
«Scusi il disturbo, le ruberemo solo qualche minuto.»
«Siete...?»
«Sì!» esclamarono in coro Cip e Ciop.
«Vi avverto che sono satanista protestante!» puntualizzai tra il ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 09/04/2020 - 14:03
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I fiorellini del mio giardino


Uno dei momenti più esaltanti della mia vita, è stato senza dubbio la nascita dei miei nipoti.
Tre situazioni diverse, tre esperienze diverse, tre gioie perfettamente uguali.
C H I A R A

Quando nacque Chiara, la mia prima nipotina, eravamo in quattro a fissare la porta dell’ascensore dalla quale sarebbe uscita l’infermiera che avrebbe trasportato la neonata dalla sala parto al nido. L’ansia era feroce e quando finalmente l’ascensore si fermò ed apparve l’infermiera con una specie di teca in cui c’era la bambina, ci passò davanti senza fermarsi neppure per un attimo per farcela guardare…e noi a correrle dietro per cercare di vedere almeno quel pezzetto di visino che spuntava da una copertina ospedaliera.
Alla fine della corsa ci fermammo davanti alla vetrata del nido. Finalmente dopo la visita del pediatra, la puericultrice la prese per le caviglie e la immerse in una vaschetta di acciaio per farle il bagnetto. Dopo baci ed abbracci al neo papà, eravamo... (continua)


santa scardino 15/10/2020 - 09:50
commenti 9 - Numero letture:820

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