RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Parto Cesareo


La neonata Greta, appena venuta alla luce ha paura, si tratta di una forma di timore che ha poco a che vedere col significato comune del termine, ma esiste ed è presente sin dai primi giorni di vita per tutti i neonati. E la mia piccola nipotina non è immune da questa consuetudine comportamentale, l’angoscia la responsabile di alcuni degli inspiegabili pianti della piccina ed è sempre la paura (in questo caso legata al terrore dell’abbandono) che spinge la piccola ad attaccarsi al seno materno cercando sì il cibo, ma inteso come forma di sostentamento e continuazione della vita. Si tratta di un’angoscia atavica più o meno proporzionale al riscontro che Greta trova con la madre, perno centrale intorno al quale ruota tutta la sua esistenza, ed è proprio da Giusy che la piccina teme di essere abbandonata. Greta piange per attirare su di lei l’attenzione. Il suo è un grido che serve da campanello d’allarme per Giusy, affinché la faccia sentire protetta e al sicuro. Lasciare che un bimba mo... (continua)

Savino Spina 11/03/2017 - 17:09
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Patente


Ricordo ancora  di quando ho fatto la patente, l' emozione quando sono salita in macchina e ho acceso il motore la prima volta, dimenticando la cintura ma non la gonna.
Era estate e faceva molto caldo.
Dopo le lezioni di teoria, dove mi sedevo vicino ad un secchione, facendo la carina e lui in cambio mi sussurrava le risposte, finalmente era arrivata la pratica.
Come tutte le donne, una controllatina ai capelli lisci nello specchietto e al trucco e via sul pedale.
Eravamo sempre in due a fare il giro con l' istruttore, non solo di guida ma anche di boxe, visti i quasi numerosi non incidenti.
Guidavano la 206 blu e facevamo mille casini.
A parte la macchina che moriva in salita,  dovevamo tirare il freno a mano, per non finire come in una centrifuga catapultati in una foresta triangolo delle bermuda.
I parcheggi non ne parliamo, per l' istruttore era importante guidare la strada si.
Era sempre al telefono e a volte si prendeva a caso la destra o la sinistra, finché non siamo ... (continua)

Mary L 05/08/2023 - 00:54
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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PENSIERI


Penso ad un viaggio, guardando il sole.
Cosa può essere un viaggio:  un' emozione, l' amore, una passione, l'amicizia.
Rappresentano profondità, luce, calore, felicità.
Salgo su un treno e raccolgo ogni goccia d' essenza.
Sono pronta ad aprire il mio cuore.
La purezza di un fiore, la natura delicata, incanta i miei occhi.
Nelle mani sento carezze, che prima non sentivo.
Siamo sole e luna,  siamo pianeti che lentamente si fanno scoprire.
Siamo stelle che brillano,  per realizzare i nostri sogni.
La nostra pelle assorbe luce, baci, carezze.
Il battito del cuore aumenta,  circondato da altri battiti.
Tum tum, quanta emozione..
Le anime sono sempre più leggere e si vestono di poesia.
Basta chiudere gli occhi per viaggiare, dentro l' infinito.... (continua)

Mary L 23/01/2022 - 16:11
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Pensieri e tormenti di una mattina qualsiasi


Poche volte scrivo riflessioni, e le rare volte che accade sei tu che le accendi. Io volentieri ne farei a meno, vorrebbe dire che io sono sereno! Ma quando capita, altro non posso fare che dare forma alla confusione che crei nella mia testa. Vero Marianna?
Marianna sei la mia maledizione. Penso di scriverti e casualmente dopo mesi tu mi scrivi. Che gioco è mai questo? E io intanto me ne sto qui con lo stomaco attorcigliato mentre cerco di nascondere questo fantasma all'amore della mia vita Francesca. Pure paranoico sono, metto il telefono in modalità aereo, distante da me, in modo tale da non rischiare di mandare un messaggio inopportuno nel sonno. E i sogni poi... Dopo una giornata come quella di ieri, dopo aver sentito che tu hai chiesto di me, dopo che ti ho aspettata invano in quel bar pieno di gente che non volevo vedere... I sogni appunto, per forza erano pieni di te, e come ogni volta, mi sono svegliato irrequieto. Perché è questo che mi fanno i sogni intrisi di te. E ogni vo... (continua)

Alessandro Perbellini 26/12/2017 - 10:43
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Pensieri metropolitani


E' inevitabile se ascolti di prima mattina ma anche in altri orari, con il tuo fedele antico Ipod, Peter Gabriel in cuffia e i suoi vari I Greve, Blood of Eden, Red Rain, per non parlare di Cloudless quella cantata insieme ai The Blind Boys of Alabama (il gruppo di colore di non vedenti. ...e lì, mi raccomando a quando entrano i violini massima attenzione ... stupendo, si potrebbe svenire dall'emozione)

dicevo è inevitabile che senza volerlo, anche se sei incapace e un pezzo di legno come me, non seguire il ritmo, che canti mentalmente, che non ti accorgi che emetti dei suoni e a un certo punto ti muovi troppo nella metro piena di tutti i colori del mondo. (Non le razze: i colori) (...ahimè pure i molto poco poetici "odori" certo ! ) che magari urti qualcuno, che poi quindi finalmente apri gli occhi e ti vedi davanti un ragazzo bello bello, nero nero , con 32 perle come dice de' gregori, che ti sorride danzandoti intorno al tuo stesso ritmo, ma in maniera molto più natural... (continua)


adriana ferretti 27/09/2017 - 23:28
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Personaggi coinvolti (Il profumo di una nevicata in arrivo)


dall’angolatura del figlio

Nella sua stanza Samuele suona la tromba, intanto i pensieri vagano nel fondo della mente.
Come le nuvole in cielo che minacciano temporale.
Da un po’ di tempo vorrebbe che quell’angolo di stanza fosse ripiegabile, da portare con sé in presenza del padre.
Al piano di sotto sua madre si è addormentata e suo padre si alza dal divano, annoiato dallo zapping. Samuele ora sente lo scricchiolio della scala e salire l’ansia, e aspetta che entri in camera.
Suo padre gli sorride, lasciando sullo stipo un foglio. Chiude la porta, di nuovo quello scricchiolio. Samuele ora legge, l’ansia piano lo abbandona “I frammenti più belli sono quelle emozioni che rimangono anche dopo che una persona a cui vuoi bene ha lasciato la stanza”.
Con lo sguardo alle nuvole raggiunge suo padre sul terrazzo <È proprio un temporale inutile se non ho nessuno con cui avere paura>.
“Non pioverà oggi, l’aria profuma di neve”.
<Papà, devo farti le mie…>. “Solo non dime... (continua)


Mirko D. Mastro 13/11/2021 - 06:08
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