RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Gusci


Se ci sono attimi che durano solo brevi istanti e altri così intensi che durano una vita; è solo perché abbiamo saputo cogliere il famoso attimo(carpe diem) al momento giusto. È proprio così? In fondo è pur vero che la nostra vita è costellata di frammenti di oggi che si uniscono a pezzi di ieri. Il futuro è sempre impregnato di passato e quel che siamo oggi è la conseguenza delle scelte che abbiamo fatto ieri. Ma cosa ci induce a scegliere una strada anzichè un'altra? Non ci è dato sapere. Tuttavia, soventemente, le scelte fatte, quasi mai sono scelte volute e ponderate. Non sempre si ha il tempo e la possibilità di scegliere: è difficile quando il selezionato sei sempre tu! Scegliere vuol dire avere più opzioni: ma spesso le strade sono a senso unico. Prendi ad esempio il padre di famiglia che per sbarcare il lunario è costretto a fare più lavori e poi improvvisamente a causa dell'eccessivo stress si ammala. Chi avrebbe il coraggio di condannarlo! Eppure c'è sempre qualcuno che dice ... (continua)

Giovanna Balsamo 14/01/2020 - 08:52
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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HO CONSEGNATO UNA MIMOSA


Ho consegnato una mimosa ad una donna tutte le volte che:

- Ho rinunciato a una parola o a un gesto sgarbati
- L'ho ascoltata e a modo mio offerto sostegno
- L'ho compresa
- Ho apprezzato ogni suo gesto senza darlo minimamente per scontato
- L'ho fatta ridere
- Mi sono offerto di aiutarla
- Le ho donato una prospettiva, una fiducia
- Le ho ricordato il suo valore

Queste sono le cose che restano. Le mimose, invece, per quanto belle, poi appassiscono.

(Fabrizio)... (continua)


Fabrizio Coccia 08/03/2021 - 10:42
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Ho imparato a volare ...


Le circostanze della vita, a volte sono molto difficili da accettare e superare. Sembra che le onde d'un mare in tempesta vogliano sommergerci; dissesti finanziari, difficoltà in campo sentimentale, salute precaria, discordie nelle famiglie, niente sembra andare bene, ed anzi abbiamo l’impressione che "I guai non vengono mai soli", quasi quasi sembra si mettano d'accordo per farci visita tutti insieme e starci vicini, incollati come una seconda pelle. Ci sentiamo affranti e nel nostro cuore pian piano si fa spazio la tristezza; poi l’angoscia e l’impotenza s’insinuano lasciandoci imboccare il lungo tunnel della depressione ... un nero velo sembra cadere, non solo davanti ai nostri occhi, ma lo sentiamo scendere sin nel nostro cuore, proprio come un pesante tendone che calando sul palcoscenico impedisce la vista agli spettatori. Non vediamo più neanche un piccolo barlume di luce, tanto siamo sgomenti ed angosciati. La quotidianità, il domani, il dover vivere la vita senza sper... (continua)

Carla Davì 12/06/2016 - 02:00
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Ho trovato l’Isola che non c’è


UNA DISCUSSIONE TRA AMICI IN PIZZERIA E POI…
L’INIZIO DI UN CAMMINO

Io non lo so cosa verrà fuori da questa chiacchierata, se una fiaba, l’inizio di romanzo, un biglietto da visita, un volantino, un foglio da gettare subito via.
Forse un semplice percorso della vita da parte di chi si pone, ancora una volta, alla ricerca di qualcosa d’indiscusso o magico, misterioso, impossibile, irreale, fantastico o evidentemente esistente.
Sarà tutto oppure niente, magari la conclusione, se ci sarà, diventerà una bolla di sapone! Chi può dirlo?

Chi vuol fare questo cammino di ricognizione, probabilmente assurdo, lo può intraprendere con me, però deve porsi al mio seguito, senza minimamente disturbare e proferire parola, neanche fiatare.
Non devo sentire il rumore di un fiato, di un minimo respiro.

Chi lo desidera può seguirmi, ma deve farmi sentire distaccato, liberato da tutto, circondato solamente dalla mia aria, dal mio vento, dalla mia curiosità; condotto solo dai miei stessi occ... (continua)


Vincenzo Scuderi 26/08/2017 - 08:44
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I FIGLI DI NESSUNO


(Dello stesso autore: Tratto dal libro “Filastrocche magiche e disincantate con dipinti e personaggi d’autore”. Ediz. Youcanprint self publishing. Settembre 2015)

Sentite adesso questa storia che forse potrà interessare qualcuno.
Vi voglio parlare di quei figli considerati di nessuno.

Costoro non sono, per davvero quelli abbandonati.
Neanche quell’altri maltrattati, derisi o diseducati.

Niente affatto! Non mi riferisco a quelli privati, forse, della dignità.
Invece sono quegli altri, che hanno ricevuto tutto l’amore, dalla mamma e dal papà.

Vi voglio descrivere proprio costoro
che invece, sono stati troppo amati,
coccolati, ben curati, seguiti e sospirati.

I figli che hanno rappresentato il meglio per un papà.
Persino l’orgoglio, il vanto e ciò che altro dire, più non si sa.

E da vanto, vanteria e pregio sono stai ritenuti da quei padri,
sin dalla loro nascita, un vero privilegio.
Hanno avuto tutto, finanche il fiato prelevato ogni momento,
sia quello bell... (continua)


Vincenzo Scuderi 12/07/2017 - 08:28
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I - Vent'anni.


Sono già passati 20 anni. Pensa un po’. Rabbrividisco a pensarci, pensare di aver raggiunto una tale consapevolezza di me, seppur relativa, soltanto negli ultimi 2 o 3 anni.(ed è stata la mia rovina.).
Quello che è stato di me prima dei 7,8 anni non lo ricordo, è ormai calato nel mito; quello che ho fatto nel mezzo era quello che si doveva fare a quell’età. Ora si inizia a scegliere e nel gioco non esistono più checkpoints da cui ricominciare quando si sbaglia.

Non capita mai che, tornando in un posto in cui sono stato quando ero piccolo, esso mi appaia così com’era allora, mai. Era tutta un’altra cosa: quegli occhi mi permettevano di vedere ogni cosa come fantastica e unica, e non vedevo l’ora di scoprirla, di capire cosa c’era in fondo. Chissà dove li ho messi quegli occhi; non li trovo più.
Troppe cose mi sembrano scontate e banali adesso, forse anche perché ne scorgo la cinica logica che v’è dietro. Poche cose mi sorprendono purtroppo, e a volte più grande è l’aspettativa p... (continua)

Andrea Zampella 11/03/2018 - 19:05
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I cavalli della Georgia


I cavalli della Georgia hanno i paraocchi. Non li hanno messi loro: glieli hanno infilati con cura, con calma, con lentezza, come si fa con le cose inevitabili. All’inizio si agitavano, scalciavano un po’. Poi il mondo è diventato più semplice, più lineare, più comodo da percorrere. Avanti e basta. Senza vedere i lati. Senza chiedersi se ci fosse qualcos’altro.

I cavalli della Georgia stanno in silenzio. Il silenzio è una virtù, gli hanno detto. Parlare crea problemi. Ragliare è da asini. E così tacciono. Ma applaudono. Applaudono forte. Applaudono ai discorsi solenni dei guerrafondai, quando parlano di “difesa”, “onore”, di “missione” e “giustizia”. Nessuno nomina la parola “morte”. È una parola vecchia, scomoda, pesante. Molto meglio “intervento mirato”, “azione preventiva”, “interesse strategico”.

I cavalli applaudono. Con gli zoccoli, con i colli che si piegano, con gli occhi nascosti dietro ai paraocchi. L’approvazione è cieca ma ordinata. Una coreografia perfetta. Nessuno e... (continua)


Carmine De Masi 16/06/2025 - 23:01
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I CINQUE FRATELLI


C'era una volta un verdeggiante albero di quercia che sorgeva al centro di una valle incantata. Quest'albero aveva cinque rami principali, ciascuno robusto e forte, cresciuti fianco a fianco e intrecciati tra loro. Per anni, questi rami si sostenevano a vicenda, regalando ombra, rifugio e bellezza alla pineta circostante. Erano i cinque fratelli: Sole, Luna, Stella, Vento e Pioggia.
Un giorno, però, un forte temporale sconvolse la pace della radura. La quercia fu scossa dalle radici fino alla cima, e i cinque rami, che prima si abbracciavano in armonia, iniziarono a separarsi e a piegarsi in direzioni opposte. Sole accuso Luna di oscurare la sua luce, Luna rimproverò Stella di splendere troppo forte, Vento soffiò contro Pioggia, e Pioggia cadde pesante su Vento.
La radura, che un tempo era un luogo di serenità e bellezza, divenne un campo di battaglia di situazioni contrastanti. Gli uomini del bosco, che trovavano rifugio sotto la quercia, si dispersero spaventati. Gli alberi vicini,... (continua)

Carmine De Masi 10/07/2024 - 08:20
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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