RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
IL CUORE ALTROVE. Non cercavo amore, affetti o altro. Viaggiavo per le vie del mondo come uno che non vuol sentire, né vedere. Volevo trascorrere il mio tempo nell’effimero, godendo solo di quel che il mondo offriva. Ma non è possibile che l’uomo non cerchi niente. Da quando è nato, l’esplorazione, la ricerca e quindi l’acquisizione sono state le sue prime iniziative. Probabilmente anch’io mi sono assoggettato a queste prerogative, solo che non mi piaceva riconoscerlo e mi rifugiavo nel mio mondo, pieno di ricordi e di favole. Un sognatore…distaccato. Non che mi dispiacesse…anzi ! Mi potevo trasformare al bisogno nell’uomo duro, fascinoso, gioviale, divertente a secondo delle esigenze che mi si proponevano. Pensai addirittura di amarmi da solo e non solo perché il cuore aveva smesso di battere o avesse deciso di farlo, quando, memore di antiche delusioni, aveva smesso di credere in se stesso. Per questo non mi ero accorto di lei, non in modo determinante. E invece avrei dovuto capire tutto dalle sue par... (continua)
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IL DILEMMA DELLA SCELTA Robert era di turno quella sera.
Gli spettava , con i suoi colleghi , la solita pattuglia fra le strade della città. Compresi quei piccoli vicoli dove la luce non era di casa. Avevano tutto : pistole , sirena e macchina fiammante pronta per acchiappare qualsiasi fuggente furfante.
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Opera non ancora approvata!
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Il falco e l'usignolo "Non ti annoi a volare così basso?" disse il falco all'usignolo. "Lascio che sia il vento a spingermi in alto...e intanto che aspetto, mi appoggio al ramo e canto..." rispose l'uccellino. Poi, una leggera brezza primaverile, alitò sulle sue piccole ali e l'usignolo si mise a volare, senza smettere mai di cantare. Un topolino attratto da quel suono melodioso, si fermò ad ascoltare e non si accorse che gli occhi del falco erano puntati su di lui. Improvvisamente, in un battibaleno il falco si fiondò sul topolino e lo mangiò. L'usignolo, dispiaciuto dell'accaduto, in memoria dell'amico topolino, iniziò ad intonare note melodiose. Il falco indispettito, rivolgendosi all'uccellino, gli disse: "mentre tu continui a cantare, io mangio!" L'usignolo rispose: "mentre tu spargi sangue e odio, io canto l'amore." Ed è proprio grazie alla contraddittoria bellezza che c'è in natura; se ogni volta che vedi un falco predare, senti un usignolo cantare.... (continua)
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Il fascino della parola esistenzialismo L'esistenzialismo è un pasticcio di teorie. Ci dobbiamo arrendere al fatto che una singola parola abbia fascino e per questo motivo venga issata a vessillo, una sorta di bandiera che, sventolando sulle masse, ne determini un innalzamento dello sguardo.
Mi sono spesso interrogato sul perchè, nel corso della mia vita, mi sentissi "esistenzialista". In primis, perchè ho letto Camus, una specie di guida spirituale e poi perchè ho sempre cercato un senso alla mia vita, che non ho mai trovato. Per questo, vago nel mondo alla ricerca di qualcuno o di qualcosa che sia pienamente capace di farmi innalzare lo sguardo. Non tutti nascono per essere infelici nè tantomeno per interrogarsi su questioni spinose...e vivono da dio! Felici, contenti, sempre in cerca dell'amore (o del sesso!), fino a quando qualcosa non li costringe a sbattere il muso per terra. Io penso che la mente abbia dei limiti e, tentare di valicare ciò che non potrà mai essere valicato, comporti infelicità permane... (continua) ![]() ![]() ![]()
IL FESTIVAL DELLA PERNACCHIA (Cap.2) Robert vide del fumo provenire dalle montagne laggiù. Affrontò il deserto. Una giovane vegetazione stava nascendo. Dava quel tocco di vita a quel tappeto giallo, altrimenti intriso di morte. Fu colpito da una piccola margherita, sola e indifesa, in cima ad una duna. I petali rivolti al sole, il gambo secco e la fronte sudata. Era circondata da dei cactus che gli succhiavano via tutto il nutrimento. Robert ebbe compassione e così la colse. Se la mise al petto, sulla cima di uno dei tanti cappelli appesi e poi continuò il suo viaggio. La margherita all'insaputa di Robert, si trasformò in una bellissima rosa, mentre alle sue spalle il Sole stava consumando i cactus, rimasti intrappolati nella sabbia. Il fumo si avvicinava sempre più e continuava a scalare il cielo nuvola dopo nuvola. Intravide una gigantesca montagna, circondata da piccoli colli nevosi. Il fumo proveniva
dai piedi grande montagna. Lì, vi abitava una tribù di esseri animati, vestiti di bianco e sempre sorridenti: donne, ... (continua) ![]() ![]() ![]()
IL FORNAIO GENIALE. Zio Ciccio, un fornaio amico di tutti, un giorno era nel suo laboratorio per esaminare i tipi di cereali da usare, per realizzare dei buoni e gustosi biscotti.
Sul banco aveva cinque sacchetti di diversi tipi di farina. Mentre cercava di scegliere quale usare, arrivò la moglie, che tornava da un viaggio e abbracciatolo con impeto fece rovesciare sbadatamente tutti i sacchetti della farina che si mescolarono tra loro. Il marito sorridente le disse di non preoccuparsi per l’accaduto. Il fornaio decise così di mescolarli tutti insieme sotto gli occhi meravigliati della moglie. Dopo alcune ore i biscotti erano pronti e unitamente alla moglie li assaggiò. Entrambi rimasero soddisfatti sia per la fragranza, sia per il sapore e anche per la loro leggerezza. Da quel giorno tutti ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il fumo passivo Da poco mi ero trasferito nella nuova scuola, era un serale, la fragile
insegnante di italiano e storia, come suo solito, passava fogli stampati di pagine di libri scolastici a quelle quattro o cinque persone disinteressate, tra di loro c'ero anche io, molte volte si trattava di stronzate base come leggi, comprendi, riassumi e rispondi alle domande, io che ero ancora studente non avendo interrotto lo studio sapevo che le risposte erano nel testo, cosí capitò questo stralcio di rivista che parlava del danneggiamento dei fumatori passivi con tanto di ricerche effettuate da scienziati sostenenti che chi era spesso sotto il fumo passivo avesse un notevole sconvolgimento delle doti cognitive, mi era chiesto di commentare cosi espressi il mio disappunto criticando che sarebbe stata più idonea una ricerca su soggetti fumatori per poter mostrare i reali danni essendo anch'io fumatore. Tornai a casa per le nove di sera e durante il tragitto non feci altro che riflettere su ciò che acc... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il funerale del corteggiamento E’ morto il corteggiamento , e non da poco, ma da tanto, quale preludio all’incontro di due anime che hanno voglia di conoscersi. Dopo un breve sondaggio, per non cadere nei semplici concetti personali, ho tristemente dedotto che non è una questione generazionale , ma un fenomeno, se così lo si può definire, entrato nel modus vivendi degli uomini di qualunque età. E’ morta la voglia di costruire qualcosa che ti porti a passare gradatamente dal ‘Ti voglio bene’ al più sublime ed impegnativo ‘Ti amo’. Non credo che tutto questo dipenda dall’essere più o meno romantici, si tratta piuttosto della mancanza di pazienza di investire nel futuro, impegnando una cosa preziosa: il proprio tempo, a vantaggio di un vero amore.
Passare dall’apparire all’essere richiede impegno, dedizione e soprattutto voglia di conquista. La frenesia di vivere tutto e presto fa bruciare tutte le tappe che la vita ci offre. Incontrarsi con un partner sotto lenzuola di fantasia è facile,il difficile è farlo affid... (continua) ![]() ![]() ![]()
IL FUTURO La luce era accesa.
Robert, seduto al bordo del suo letto, attendeva. Attendeva qualcosa. Attendeva l'arrivo di qualcuno. Attendeva, aspettava, pensava, rifletteva. Era sera. Le luci nere illuminavano il cielo, ormai coperto di stelle. Stelle bianche, stelle rosa, stelle rosse e stelle verdi. Dal firmamento, Robert poteva scorgere degli elefanti. Elefanti eleganti erano appesi alle stelle, che si muovevano lungo i binari della sera. Ogni tanto si faceva vedere qualche magico poeta. Volteggiavano su lunghi tappeti volanti, sgargianti di dolci rime, verso le più lontane costellazioni, in cerca di Lei. Come viaggiatori senza meta squarciavano la notte, e con le loro rime andavano a colorare altre albe, al di là dell'orizzonte. La tavolozza sempre piena di mille colori: dolci alla panna, grossi alberi, qualche sprizzo di laghetto di montagna ed infine quel tocco di cielo morente. Robert scrutò uno stormo di cicogne. I magici poeti li accompagnavano, silenziosamente, ver... (continua) ![]() ![]() ![]()
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