RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La bellezza più riposta


Nutrire profonda ammirazione per la bellezza della natura,
in particolare per “quella bellezza più riposta”, rappresentata
dall’armonia e dall’ordine, che affascina le menti scientifiche.
Ma non occorre essere scienziati per apprezzare la
bellezza e l’ordine che vediamo attorno a noi.
Questi sentimenti di meraviglia e riverenza sono una prerogativa dell’uomo:
neppure l’animale più intelligente è in grado di provarli.
Tuttavia il nostro interesse per la natura non si ferma qui.
Persone riflessive di ogni età si sono chieste:
A chi va il merito del modo meraviglioso in cui sono progettati gli organismi viventi?
Anzi, facendo ancora un passo indietro, perché esistono?
E che posto abbiamo in questo disegno?
La scienza e l’introspezione non possono rispondere a queste domande.
Ma la Bibbia, che è ispirata da Dio, fornisce risposte veramente soddisfacenti.
Questo antico libro sacro spiega che le caratteristiche che ci distinguono
come esseri umani sono attribuibili al fatto ch... (continua)

donato mineccia 03/02/2015 - 19:44
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la lingua e come un timone


Quante volte e capitato di dire cose che non pensavamo! O di parlare senza ascoltare… magari alzando anche il tono della voce. Tutti noi dobbiamo onestamente ammettere, che si deve fare un vero sforzo per controllare la nostra lingua.
Si, la lingua è un organo prezioso che ci permette di parlare, ma che spesso viene usata male. Molti se ne servono per mentire, calunniare, rovinare la reputazione.
Morte e vita sono in potere della lingua,... spesso fa sentire la sua presenza, e influenza vantandosi di grandi cose, sia nel bene che nel male.
La lingua e come un piccolo fuoco, che se, è alimentata da impulso come ira, odio, eccetera… ha la capacità di provocare indicibile danno... basta una scintilla per incendiare una foresta. Ma come può un piccolo membro fare così tanti danni, o spegnere un incendio?
Immaginiamo una nave: lei è soggetta alla forza di venti e onde impetuose! eppure non sono queste forze potenti a determinare la rotta della nave, ma: è la posizione del... (continua)

donato mineccia 21/08/2016 - 19:56
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La barba attraverso la pietra


Non vi è nulla di geniale che sia inventato: esso deriva piuttosto dall’ispirazione. Il bambino è geniale per natura: conserva memoria dell'origine, che si perde non solo con il tempo, ma anche attraverso di esso.
Geniale è l’osservazione che vede la barba di Barbarossa crescere attraverso il tavolo. Accade fin tanto che l’imperatore sogna. Egli si desta, appare nel tempo quando la barba tocca ormai il pavimento. La lancetta ha compiuto il suo giro, la campana rintocca.
Nel mondo in cui la forbice non taglia, la barba può crescere anche attraverso la pietra.

© Paolo Melandri (24. 2. 2022)... (continua)


Paolo Melandri 24/02/2022 - 12:21
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La botte di Diogene


Esco dall’università con la mente talmente in effervescenza che il mio corpo non riesce a contenerla. L’intuizione di qualcosa di non ancora ben precisato è una scossa di adrenalina, come se mi avessero consegnato le chiavi dell’universo.
Cammino velocemente al ritmo incalzante dei pensieri germinati in quell’ora di lezione su Diogene.
L’avevo già studiato di sfuggita al liceo, come filosofo minore, ma non lo avevo mai considerato veramente se non all’ombra di Platone e Aristotele.
Eppure oggi qualcosa mi ha colpito. Di solito si sente parlare di cinismo in termini dispregiativi, quando non viene sventolato come un vestito alla moda. Come al solito i concetti filosofici ridotti ad uso e consumo della massa perdono di profondità. Rimane solo ciò che fa clamore.

I miei passi rimbombano sul marciapiede, confusi a quelli di altri passanti che di fretta si rifugiano in un negozio piuttosto che in un altro. E’ la vigilia di Natale. La festa dei regali sta per arrivare e l’abbondanza s... (continua)


Camille M. 24/03/2024 - 18:32
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La Cala del Leone


Ricordo nove anni fa, in un giorno d'aprile come questo, scendevo le scale di legno fissate nella roccia tenendo un'altra mano. Facevo strada, con passi lenti e pieni di adrenalina, a lei che quel sentiero tra gli alberi non lo aveva mai calcato. Finito il boschetto, la piccola spiaggia incastrata in una gola tra due monti veniva morsa violentemente davanti a noi dalle onde di un mare brutale. Io, che venivo da una città di porto, credevo di conoscere il suo ritmo. Proposi allora di aspettare la sfuriata delle onde più grandi per poi saltare dallo scoglio sulla rena quando sarebbe stato il turno di quelle meno violente. Le studiavo, uno, due, tre, quattro grandi. Cinque, sei, fino ad arrivare a dieci piccole. Dopo qualche minuto di contemplazione decisi fosse questo il piano: al mio quattro saremmo saltati e il tempo fino al prossimo ruggito di schiuma ci sarebbe bastato per superare a corsa il tratto di spiaggia più stretta. Uno, due, tre, quattro, saltammo. A metà corsa mi accorsi ch... (continua)

Ernest Eden 23/04/2019 - 20:56
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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LA CASA DEL TEMPO


La casa di Maria, piccola ma accogliente, custodiva il passaggio del tempo. Le pareti, ricoperte da foto sbiadite, raccontavano storie di generazioni. Maria osservava il padre, seduto vicino al camino, ormai più debole ma con uno sguardo vivace. Nonostante l’età, continuava a raccontare storie, e Maria lo ascoltava come quando era bambina.
Ora, però, non era più lei ad aver bisogno di lui. Il padre, che un tempo l’aveva guidata, aveva bisogno della sua cura. A volte dimenticava, altre volte era stanco, ma Maria era lì, pronta ad aiutarlo come lui aveva fatto con lei.
Un pomeriggio d’autunno, prepararono insieme il caffè. Maria notò che le sue mani tremavano e si fermò a guardarlo con dolcezza. “Papà, mi ricordo quando mi insegnavi a fare tutto questo. Mi hai dato tanto. Ora è il mio turno, lo sai?” Il padre sorrise, e Maria sentì quel sorriso come una forza, la forza di restituire l’amore con pazienza.
Lo accompagnò sul divano, il caffè si raffreddava, ma la casa sembrava più lumino... (continua)

Carmine De Masi 04/12/2024 - 16:09
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La casa di Nazareth


Nicolino era un ragazzino, diligente, simpatico così come ce ne sono tanti.
Ogni mattina sua madre lo accompagnava a scuola ed all’uscita lo andava a riprendere.
Tornati a casa, sganciava lo zainetto dalle spalle e arrivava in cucina . Mentre la madre finiva di mettere in tavola le ultime cose,mosso dalla fame e dalla curiosità, scoperchiava la pentola ed esclamava:
‘’Che schifo! Mamma ! lo sai che la pasta con i fagioli non mi piace’’.
‘’Bene! La mangerai lo stesso’’.Rispondeva la mamma.
Il giorno dopo stessa ed identica storia, ma questa volta erano pasta e piselli.
Stessa imprecazione, stessa risposta da parte della madre.
Questa situazione, per la mamma cominciava a diventare un problema educativo , aveva provato, in vari modi, a far capire al figlio che il cibo non va disprezzato, anzi, ma non aveva ottenuto grandi risultati.
Allora pensò che gli occorresse l’ esempio di una realtà un po’ diversa da quella di cui godeva , e così un giorno lo portò con sé nella mensa de... (continua)

santa scardino 09/05/2020 - 19:03
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