RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
||
Lista Racconti |
Opera non ancora approvata!
![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
![]() ![]() ![]()
LA CASA DEL TEMPO La casa di Maria, piccola ma accogliente, custodiva il passaggio del tempo. Le pareti, ricoperte da foto sbiadite, raccontavano storie di generazioni. Maria osservava il padre, seduto vicino al camino, ormai più debole ma con uno sguardo vivace. Nonostante l’età, continuava a raccontare storie, e Maria lo ascoltava come quando era bambina.
Ora, però, non era più lei ad aver bisogno di lui. Il padre, che un tempo l’aveva guidata, aveva bisogno della sua cura. A volte dimenticava, altre volte era stanco, ma Maria era lì, pronta ad aiutarlo come lui aveva fatto con lei. Un pomeriggio d’autunno, prepararono insieme il caffè. Maria notò che le sue mani tremavano e si fermò a guardarlo con dolcezza. “Papà, mi ricordo quando mi insegnavi a fare tutto questo. Mi hai dato tanto. Ora è il mio turno, lo sai?” Il padre sorrise, e Maria sentì quel sorriso come una forza, la forza di restituire l’amore con pazienza. Lo accompagnò sul divano, il caffè si raffreddava, ma la casa sembrava più lumino... (continua) ![]() ![]() ![]()
La casa di Nazareth Nicolino era un ragazzino, diligente, simpatico così come ce ne sono tanti.
Ogni mattina sua madre lo accompagnava a scuola ed all’uscita lo andava a riprendere. Tornati a casa, sganciava lo zainetto dalle spalle e arrivava in cucina . Mentre la madre finiva di mettere in tavola le ultime cose,mosso dalla fame e dalla curiosità, scoperchiava la pentola ed esclamava: ‘’Che schifo! Mamma ! lo sai che la pasta con i fagioli non mi piace’’. ‘’Bene! La mangerai lo stesso’’.Rispondeva la mamma. Il giorno dopo stessa ed identica storia, ma questa volta erano pasta e piselli. Stessa imprecazione, stessa risposta da parte della madre. Questa situazione, per la mamma cominciava a diventare un problema educativo , aveva provato, in vari modi, a far capire al figlio che il cibo non va disprezzato, anzi, ma non aveva ottenuto grandi risultati. Allora pensò che gli occorresse l’ esempio di una realtà un po’ diversa da quella di cui godeva , e così un giorno lo portò con sé nella mensa de... (continua) ![]() ![]() ![]()
La cena è in tavola La fiamma della candela sul tavolo della cena sussultò lentamente quando uno stormo di condor da ricognizione tuonarono nel cielo grigio di guerra.
Il bunker era sicuro, ben nascosto e neppure i missili di nuova generazione avrebbero scalfito le pareti di quella fortezza sotterranea, ma Seta in cuor suo sentiva un senso d'angoscia profondo quando la sera si avvicinava e il resto della famiglia non era ancora rientrato. Suo padre, un ingegnere della centrale elettrica della città, adesso vagava da un negozio all'altro vendendo quelle poche cose scampate ai primi bombardamenti e facendo consulenze saltuarie per l'esercito. Suo fratello, più piccolo di lei di due anni, seguiva il padre dappertutto. La notte, quando gli spari erano così vicini da sentirne l'eco espandersi nell'aria chiamava la madre, morta a causa di un proiettile vagante sparato dal fuoco amico. I proiettili non hanno schieramenti, uccidono tutto ciò che trovano sulla loro traiettoria. Si stava facendo tardi, la cen... (continua) ![]() ![]() ![]()
La cinquina “Cinquantotto…”
Anche oggi, Carla è arrivata in anticipo, ed ha preso le cartelle migliori. Quando la accompagnano sempre così, se deve prendere l’autobus invece, le capita anche di mancare uno o due giocate. Gli è rimasta questa, di soddisfazione; d’altra parte vita grama, da quando è entrata per così dire nella numerosa famiglia del marito. “Trentadue... ” Le sembrava che tutto scorresse per il meglio. Certo, entrare in una famiglia con i suoceri e due zie non le hanno mai fatto balenare in mente di mettersi in un guaio. Non fece neanche, al marito, la richiesta di separarsi dalla famiglia di origine. E si che le premesse c’erano tutte per spingere in quel senso, ma lei ha adottato nel tempo la filosofia del “tira a campare” senza voler influenzare il corso della sua vita. Era abituata a un altro tipo di famiglia, e pensava che tutte le famiglie dovessero essere un po’ simili alla sua di origine. “Quindici…” Magari pensava che con la nascita delle figlie, a breve distanza l’u... (continua) ![]() ![]() ![]()
La Compagna La Compagna che da tempo condivide la mia vita si chiama Depressione;
la sua è una presenza silenziosa ma inesorabile... è assidua, costante e nn ti lascia mai solo. Solo lo diventi però, perché ti costringe ad abbandonare chiunque faccia parte della tua vita, della tua mente e del tuo cuore. La depressione è una lotta feroce e continua fra corpo e anima e mentre l'uno combatte per sopravvivere l'altra vorrebbe solo spegnersi. La depressione annulla il senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri, ribalta i valori,quelli veri e ti regala una sconfinata apatia richiudendoti nei giardini del silenzio. La depressione ti concede di poterla riconoscere quando ormai non riesci più a liberartene in un gioco di perversa dipendenza; ti fa' preferire il buio della notte alla luce del giorno perché quando il giorno nasce tu ricominci a morire. E alla fine ti convince che la vita che ti è stata donata non è poi così meritevole di essere vissuta; ed è da quel momento ch... (continua) ![]() ![]() ![]()
La conoscenza La conoscenza, il sapere, il rimettere in discussione, si sa, ci rende liberi, soprattutto da noi stessi.
L'ignoranza è un prigione che chiude fuori, ci lascia in balia degli eventi e degli imbonitori. Ci fa cascare in ogni tranello, specialmente in quelli architettati dai capisaldi delle nostre convinzioni. Un po' banali, anche terra terra (come no!), queste scontate considerazioni. Ma non sarà un danno ribadir(ce)le di quando in quando.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
![]() ![]() ![]()
[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ][ Pag.63 ][ Pag.64 ][ Pag.65 ][ Pag.66 ][ Pag.67 ][ Pag.68 ][ Pag.69 ][ Pag.70 ][ Pag.71 ][ Pag.72 ][ Pag.73 ][ Pag.74 ][ Pag.75 ][ Pag.76 ][ Pag.77 ][ Pag.78 ][ Pag.79 ][ Pag.80 ][ Pag.81 ][ Pag.82 ][ Pag.83 ][ Pag.84 ][ Pag.85 ][ Pag.86 ][ Pag.87 ][ Pag.88 ][ Pag.89 ][ Pag.90 ][ Pag.91 ][ Pag.92 ][ Pag.93 ][ Pag.94 ][ Pag.95 ][ Pag.96 ][ Pag.97 ][ Pag.98 ][ Pag.99 ][ Pag.100 ][ Pag.101 ][ Pag.102 ][ Pag.103 ][ Pag.104 ][ Pag.105 ][ Pag.106 ][ Pag.107 ][ Pag.108 ][ Pag.109 ][ Pag.110 ][ Pag.111 ][ Pag.112 ][ Pag.113 ]
|
||||||||||||||||||||||||||||||||