RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Opera non ancora approvata!
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Monophonic. Dopo anni ascolto la stessa canzone, triste, malinconica ma con una sfumatura di speranza alla fine. Mi sento strana, coinvolta in qualcosa che non è mio. Mi sento indispensabile per me stessa, non mi era mai successo. Vorrei essere indispensabile anche per gli altri, in verità.
Con questa musica attraverso la mia vita che pian piano scorre e penso … penso davvero molto. Mi sono lasciata trascurare da questi immensi ricordi, dettagli di un'esistenza così piccola. Ascolto ancora questa musica perché mi fa riflettere e nella mia mente ancora rivedo il tuo volto. Un amico, un ragazzo, un tesoro nascosto. Mi sembra di vederla ancora quell'insoddisfazione nei miei occhi, nel tuo tono sarcastico e in quell'ironia pungente, che a me piaceva tanto. La sento ancora salire la tristezza e sai, a volte, piango. Pensavo che non sarei mai più riuscita a farlo. E dimmi se qualcun altro scrive poesie su di te, sul tuo caratteraccio e sulle tue illusioni. Sei stato dimenticato da un cuore gelato e ad... (continua) ![]() ![]() ![]()
Morire nell'anonimato Ci sono uomini, donne e bambini che muoiono quotidianamente nell'anonimato, in seguito ad un'operazione al cuore o dopo un incidente. Altri, eroi o illuminati dalla televisione, restano per settimane, mesi e anni a galleggiare sui giornali e dei quali viene anche scritta la biografia, riveduta e corretta.
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Mostro implacabile Non ce la faccio più.
In questa notte di Hallowen tutte le maschere sembrano uguali e terrificanti. Il mio cuore batte all'impazzata e spio ogni minimo movimento anomalo. Intorno a me gente che sghignazza e fa stupidi scherzi ad ignari passanti...Ho paura... So che prtima o poi toccherà a me. Il mostro non perdona. Vorrei avere la possibilità, l'ultima possibilità, di abbracciare i miei figli e mio marito. Apparentemente la mia è un'esistenza tranquilla...ma non è così. Un brutto mostro sta aspettando l'occasione buona per fagogitarmi. A niente serviranno i miei sotterfugi, prima o poi mi raggiungerà e per me sarà la fine. Quante notti mi sveglio di soprassalto...il cuore in subbuglio e il corpo madido di sudore... Egli ride , lanciando urla sovrumane , spaventandomi a morte. ormai urlo anch'io come lui, forse peggio di lui! E' entrato nel mio cervello...nessuno può sentirlo tranne me. ![]() ![]() ![]()
Musica è vita La musica è sempre stata un rifugio per me. La musica è il mondo in cui vorrei vivere, la realtà in cui posso sentirmi al sicuro, la dimensione in cui vorrei scappare. Ogni canzone è un pensiero, un ricordo. Ogni suono è un battito del cuore, un respiro profondo.
Sono la tipica ragazza che vedete sempre con le cuffiette nelle orecchie, della serie “music on, world off.” Si, sarebbe fantastico, avere tipo un pulsante per far spegnere il mondo, anche solo per cinque minuti. Cinque minuti di pace, silenzio, tranquillità. Ma questa c’è solo mentre dormi, anzi, mentre sogni. Perché quando dormi puoi anche avere incubi, mentre se sogni, un qualcosa di bello ci sarà. Ma forse la cosa più bella che puoi fare è immaginare. Oh, dannata immaginazione! La amo e la odio allo stesso tempo. Basta poco per immaginare un finale rose e fiori, per poi ritrovarsi faccia a faccia con la realtà. La vita vera, quella che viviamo, non è come nella nostra immaginazione. Quella è solo un’illusione. La vi... (continua) ![]() ![]() ![]()
N.B Si vive una vita monotona, apparentemente piatta, ma una piccola cosa, un qualcuno, un oggetto, può aggiungere quel colore mancato, può aggiungere emozioni mai provate prima, e la monotonia passata rimane solamente un lontano ricordo.. quell’aggiunta ci fa sentire vivi, felici.. si fa qualsiasi cosa per tenere stretto ciò, per tenersi stretti questi stati d’animo, questa tranquillità interiore, quel sorriso.. si va contro tutto e tutti, ciò diverrà il nostro scopo di vita, tralasciando il tutto, dimenticandosi il tutto, vivendo per quel qualcosa a noi caro, sacrificandoci per quell’aggiunta molte volte inaspettata, ma a noi gradita… ma la loro perdita comporta un drastico cambiamento, il ritorno alla monotonia non sarà più lo stesso di un tempo, le sensazioni da noi provate, la pace interiore che ci forniva, la nostra espressione visiva, cambia.. il nostro sorriso si spegne, i nostri occhi perdono lucentezza.. e perdere ciò inconsciamente ci porta a una situazione di angoscia, speranza... (continua)
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Natale volgarità vere o presunte e altre amenità Natale: volgarità vere o presunte e altre amenità.
Il giorno di Natale, per scansar parenti e scordar rimpianti, decisi di passarlo lontano dai ricordi. ![]() ![]() ![]()
Natale. Una pioggia di tristezza scende sulle strade di un mondo già in ginocchio… diviso tra la fede e l’avidità. L’aria del natale: non basta ad asciugare le lacrime di chi subisce le violenze, le umiliazioni, la paura di chi decide per te. Il natale dovrebbe essere per tutti, lo stare insieme, sia con la famiglia che con gli amici, ma con uno spirito di pace, di amore verso tutti.
Ma non è così perché; e un far stare male, a chi è solo, a chi ha perso una persona cara, a chi è lontano dalla propria casa, a chi non riesce a sostenere la propria famiglia. Nelle strade si vedono persone che cercano qualcosa da mangiare nei cassoni dell’immondizia… mentre i propri familiari e amici si danno alle gozzoviglie, a l’ubriachezza. È volontà di Dio che si celebra il natale? Se è sì: perché le persone sono divise? Perché il rispetto è invisibile? Dov’è lo spirito del natale: quello pulito basato sull’amore? No, ce troppa violenza, odio, non può essere volontà di Dio. Il natale è una ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Naufragi Vuoto. Incolmabile. Tristemente incolmabile.
Alta e bassa marea si alternano incessantemente nella sua anima, Ora asciutta e arida, ora colma e in apnea. Tempesta liquida che scatena dentro di sé moti d'animo non indifferenti. La ragione ne è naufraga, in balia delle intemperie della mente, il cuore soffocato arranca affaticato e appesantito da un'angoscia turbolenta che ne rende fioco il rumore dei suoi battiti. "Sopravvivere non è mai stato così faticoso"- pensò, annegando questa crudele considerazione in un bicchiere di vino. Prese il bicchiere con il bordo tagliente, lo inondò di un vecchio rosso stappato forse da troppo tempo, uno di quelli che alleviano le ferite più nascoste, lo sollevò in segno di brindisi a questa vita tanto vuota quanto crudele e, con un sorriso sornione e disilluso stampato sul viso, lo bevve tutto d'un fiato. Il calore denso del vino lo scaldò per pochi secondi… Poi la freddezza della dura realtà tornò a farsi sentire, spietata più che mai.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Nebbia Nebbia.
Osservando fuori dalla finestra, non vedeva altro che nebbia. Quasi con sorpresa, si accorse che dentro se stesso stava ripetendo quella parola ossessivamente.... “Nebbia”… Sempre più lentamente… “Nebbia”… Sempre più piano… “Nebbia”… Era come se volesse seguire con le lettere le volute di denso vapore che si accavallavano e si contorcevano a pochi metri da lui. Si stava estraniando. Come sempre. La nebbia lo chiamava, gli parlava. Non era più nel suo corpo, era fra le volute di vapore. In quello stato di stordimento si sentiva meravigliosamente anabulico. Non sentiva niente, non era più perturbabile di un sasso. Sapeva bene che non era né più né meno che un tossicodipendente. Ma la sostanza che lo richiamava e lo inghiottiva non si poteva comprare né toccare. Non si poteva ingoiare o iniettare. Neanche sniffare. Era dentro di lui, dentro la sua testa. Sempre. Continuamente. Bastava un guizzo di pensiero per sniffarla. Un battito di ciglia per iniettarla. Una giornat... (continua) ![]() ![]() ![]()
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