RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Pensione Pugli


Davide abitava in una pensione, anzi, sua madre gestiva una pensione, o meglio ancora dava in affitto le stanze che aveva al piano di sopra.
Sulla strada c'era solo una piccola scritta illuminata da un neon sempre scarico che la indicava, quasi a scusarsi dell'indicazione che dava.
Il fascino della pensione era racchiuso nella sala che impreziosiva gli ambienti al piano terra costituiti per il resto da una strana cucina triangolare ed una stanzetta adibita a saletta per il pranzo. Nel grande salotto la luce filtrava solo da una finestra non molto ampia che faceva rimanere l'ambiente in penombra perpetua agevolata anche dal legno scuro dei mobili di epoche diverse, con il loro splendore lasciato ormai alle spalle: anche gli specchi riflettevano il buio.
C'erano delle poltrone disposte senza ordine e due grandi divani di pelle spessa e rugosa come poteva esserlo quella di un elefante. La loro disposizione non solo era parallela ma erano uno dietro l'altro e ricordavano le due parti ... (continua)

Glauco Ballantini 29/05/2018 - 18:16
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PER IL SITO


Carissimi amici, è da un po di tempo che sono su questo sito e come non festeggiare con voi!
Sono successe un sacco di cose, mi sono buttata perfino a scrivere romano, oltre ai consigli di rimorchio gaggosi e alle mie immancabili poesie infuocate.
Quante ne ho combinate, a partire dal videocitofono e mia mamma che mi spia con i ragazzi mentre li abbraccio!
Per me abbracciarli è un po come bere il caffè! mi piacciono tanto i moraccioni!
Mi piace baciarli e fare la rallysta con le loro macchine!
Alle loro mamme dico: <<signore è tutto ok, guido io, intanto vostro figlio ha già i capelli dritti con il gel, tranquillation!>>
Adesso però passiamo alle storie, storie intense, maledette, quelle che ti rimangono impresse, chi non le ha avute? Io un paio, chissà perché!
Si lo so, ci si innamora sempre del ragazzone fascinoso, perché quello gentile è sempre l' amico.
Mi piace ciò che non è mio, ciò che è irraggiungibile ma poi diventa raggiungibile, perché io graffio, sono... (continua)

Mary L 16/10/2017 - 12:10
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Pietre e lacrime


“Mi chiusi la porta alle spalle, non ricordo se sbattendola, ma mi ritrovai fuori sulle scale, sola, lasciando dentro gli altri.
In quell’attimo di massimo silenzio, di sconfitta e di sconforto, se avessi avuto un minimo ripensamento e mi fossi voltata per rientrare, so che avrei trovato la porta già sprangata, murata contro il male che rappresentavo.
Una volta fuori presi la macchina e nel buio vagai verso il mare con la vista annebbiata dal dolore e dalle lacrime, dal risentimento e dalla morte a cercare sostegno e complicità, sperando che almeno il mare ed il vento mi abbracciassero e mi coccolassero.
Una vita insieme fatta di risate, di strada, di dure salite e soste gioiose, di condivisione, di incomprensioni e di chiarimenti, di progetti e di crescita.
Tutto finito. Finito. Finito.
Io non ero piu’ niente. Non per loro che si erano liberati di me, e forse non ero piu’ niente neanche per me stessa che ormai mi svuotavo ogni giorno di piu’, la mia anima ed il mio corpo che si r... (continua)

Millina Spina 20/03/2015 - 14:42
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Quando papà scacciava via la notte


Accordo di SOL settima - DO - LA - FA diesis - FA nel telefono…
Lascio i pensieri neri al buio attorno e quella tristezza rassicurante delle note, rispondo.
Un Pronto e chi parla, con educazione. E immagino un sorriso.

-Quello che mi sorprende di te è che il dolore, ma anche la rabbia li esprimi sempre con delicatezza. Hai questo modo di entrare nei sentimenti più difficili…
Arrivi con le sensazioni, ma non fai mai venire troppi brividi. Le posi delicatamente sul tavolo come a dire servitevi pure, io ve le ho solo messe qui-.
<Come tu metti il nero sugli occhi… lo trovo piacevole, elegante>.

“…ha avuto un letto bianco da scalare e un filo/Di luce accesa dalla stanza accanto/Due piedi svelti e ballerini a dare calci al mare/Nell'ultima estate da bambino”

-E’ caduta la linea. Indovino… hai ancora Baglioni come suoneria. Sì, tu hai indovinato: sorrido.
Quando penso al nero, penso a mio padre che mi rassicurava perché ero terrorizzata dal buio…-.
<Pensa alla felic... (continua)


Mirko D. Mastro 21/07/2021 - 05:43
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Quanto dura una amicizia?


Quanto dura una amicizia? Dipende da come l’uomo si comporta l’uno verso l’altro? è se invece la stessa domanda la facciamo tra uomo e cane? molte persone dicono che non può esserci una amicizia, anche se il cane è considerato il miglior amico dell’uomo… perché gli animali non hanno sentimenti, sono privi di emozioni, ti fanno le coccole perché gli dai da mangiare ma quando non gli dai più da mangiare ti lasciano e vanno via. È proprio così? Stella e il nome di un cane abbandonato che in breve tempo si fece tanti amici. Non avendo una fissa dimora girava per le strade, si fermava davanti ai negozi e cominciava a ballare, a muoversi in un modo buffo… cercava attenzione per avere qualcosa da mangiare. Alcuni negozianti hanno agito male, mentre altri hanno subito dato qualcosa da mangiare. Ogni giorno puntuale alle nove del mattino era lì che si esibiva… ringraziava chi gli dava qualcosa: si alzava in piedi è con un espressione dolce... univa le due zampine. Mentre il pomeriggio lo trasco... (continua)

donato mineccia 01/05/2015 - 16:31
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Regaliamo un arcobaleno di emozioni a chi vive in bianco e nero.


Pensavo a te amica mia… la vita non è stata benigna con te… si dice che a volte sbagliando si impara,
certo indietro non possiamo tornare ma possiamo vivere, perciò:
alzati e sorridi al mondo, non è troppo tardi per ricominciare a vivere... iniziamo cercando
la positività sul duro selciato della vita....che l'indifferenza calpesta...regaliamo un arcobaleno
di emozioni a chi vive in bianco e nero.
Dovremmo imparare a sorridere ogni mattina…
Dovremmo alzarci dal letto, pensando che questo giorno può essere un giorno perfetto.
Non importa se piove… non importa se non ti va…
non importano i se e i perché…l’importante è
che provi a sorridere, anche quando ti sembra inutile.
Siamo noi che andiamo incontro alle cose che la vita ci offre, il primo passo è nostro anche se a
volte ci è difficile ammetterlo,
addossando piuttosto le responsabilità al destino.
Se abbiamo seminato l'Amore prima o poi darà i suoi frutti,
ma se non avremo il coraggio di raccoglierli... i frutti ma... (continua)

donato mineccia 18/09/2015 - 16:27
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Ricordi che tornano


Come si fa a svegliarsi al mattino e non essere felici sapendo che magari si dovrà affrontare una giornata tumultuosa e difficile? Eppure basta toccarsi anche mentre ci si lava e sentire che si è vivi, levando un ringraziamento al nostro Dio, per questo. Guardare dalla finestra i primi raggi di sole che baciano, ancora tiepidi, i fiori nei vasi. Il profumo del gelsomino che arriva dal giardino. Gli strilli del bimbo che abita di fronte, magari quelli che non ti hanno fatto dormire la notte. L’odore del mare di cui senti in lontananza la risacca. E tanto altro ancora.
Stamani, tuttavia, è successo qualcosa di speciale che mi ha reso il risveglio ancor più bello. Lo squillo del telefono mi trovò infastidito in un momento di quelli topici per un abitudinario come me. Avevo abbondantemente spalmato la mia prima fetta biscottata di burro e marmellata ed ora era lì, vittima immolata della mia prima colazione, pronta all’estremo sacrificio. La guardai e poi, a malincuore ma non senza lascia... (continua)

Nino Curatola 20/03/2019 - 08:44
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Roma, Romania


Non sono mai stato in Romania, credo sia una strana Sicilia, abitata da gente semplice che non riesce molto bene a controllare le proprie frustrazioni.

Adrian è un ragazzo di 33 anni che ha già una figlia di 16. Vive con sua moglie nella mia città e ha da poco perso il lavoro. Il suo modo di fare è semplice, nei suoi occhi celesti mi sembra di ritrovare un tempo passato quando anche negli occhi dei miei concittadini c'era semplicità e trasparenza. I rumeni adorano bere, tutto tranne l'acqua. Mi dice che la sua intenzione è quella di mettere da parte almeno quindicimila euro prima di ritornare a Roma, che non è la capitale d'Italia, ma uno sperduto paesino della Moldavia romena. A Roma Adrian possiede diversi appezzamenti di terreno incolti e vorrebbe tornare a coltivare, mi dice di essere bravo con i cavalli.

Il suo aspetto e la sua bellezza mi ricordano Jon Voight nel film "Un uomo da marciapiede". Gli domando se conosce Jon Voight che poi sarebbe il papà di Angelina J... (continua)


Vincent Corbo 17/04/2016 - 08:23
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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