RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

I panni sporchi si lavano in famiglia...


Vi racconto una storia non del tutto educativa ed esemplare, ma si tratta di una storia vera, roba di tanti anni fa.

Dovete sapere che da ragazzino, mio cugino Valerio, aveva sempre dato l'impressione di essere una femminuccia, un po' perché portava i suoi capelli biondi molto lunghi,un po' per la sua esilità allarmante.
Non frequentava molto il gruppo dei miei amici,questo per due semplici motivi; primo perché da bambino era sempre stato molto carino, per questo veniva frequentemente apostrofato al femminile, secondo per la prestigiosa figura di stronzo integrale di suo padre, ovvero mio zio.

Il primo ricordo cosciente che Valerio ebbe di suo padre, perché poi si spezza tutto fino al suo diciottesimo anno di età, è il pergolato di Lillà di una osteria di Monte Mario, la «Trattoria Fiore», uno di quei locali con i tavoli di marmo le tovaglie con i quadratini rossi, per intenderci, la figura di suo padre che parlava con tre o quattro amici.
Non si sa bene perché avesse deciso di... (continua)


m c 08/12/2015 - 03:47
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IL MIO NATALE


Carissimi, eccoci dopo le feste di Natale passate in modo per me gaggoso!
Ma come direte?
iniziando dai tantissimi auguri ricevuti su whats up.
Non mancano amici, poeti e corteggiatori uomini e donne Mary de Filippi.
A parte i messaggi cuoriciosi alle persone che voglio bene, che augurio mi trovo?
C' è un numero che compare non salvato sulla rubrica con una foto profilo di un moraccione, occhi profondi da budino, eh eh sempre loro eh!
Guardo attentamente sto tipo e dico fra me che mi sembra di conoscerlo.
Apro il sms e chi è?
Auguri dalla macelleria! no dai vi rendete conto perfino in macelleria si ricordano di me!
Lo dico a mia mamma e lei mi fa: <<digli che erano buone le lasagne.>>
La mia risposta: <<se, semmai la carne, l' arrosto è buono, ma anche altro tipo di carne, quella da tastare e gustare con i sensi come una patatina fonzies, ma credo questo non posso dirlo, mi fingerò vegetariana uff! >>
E poi Mami guarda che io lo conosco.
Una volta m... (continua)

Mary L 27/12/2017 - 12:21
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Il bauletto


Dopo la morte di mio marito, ogni cosa che lo riguardava assunse un valore aggiunto a cui mi aggrappavo nei momenti di grande disperazione, avevo bisogno di qualcosa di tangibile che mi aiutasse a ricordare : la sua voce, i suoi gesti o il suo profumo, cioè di qualcosa che potesse apparentemente colmare i vuoti della sua mancanza.
Cominciai a raccogliere foto, lettere compreso i bigliettini che a volte mi lasciava vicino al caffè ed altro, in una scatola di cartoncino comprata apposta in cartoleria.
Mio padre, testimone di tutto ciò,un giorno tornò a casa portandomi un bauletto in noce, fatto a mano da un suo amico falegname. Era un vero gioiellino di artigianato, aveva sul coperchio un intarsio sorrentino di balsa che riproduceva un mazzolino di fiori. A chiuderlo una serratura di ottone con una chiave in tema. Fui così felice di quel dono che avrebbe sostituito il misero ed anonimo scatolo di cartone, ma soprattutto della sensibilità di mio padre.
Rivestii tutto l’interno del co... (continua)

santa scardino 23/01/2024 - 17:44
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Il bimbo delle luci


Mi hanno strappato quella luce. L'hanno gettata in mare, negli abissi...e ora non so più cosa fare.
Forse sarà il caso di nuotare...

Ero un bambino, nonostante il ventesimo anno di vita. Ero allegro, solare...senza alcun motivo.
Ma perché mi hanno dovuto cambiare? Perché ossessoniarmi... tu sei pazzo...? Non lo so.
Forse avevano ragione, andavo punito.... (continua)


Mirko Rossi 27/08/2020 - 16:09
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Il bullo


Erano trascorsi circa sei mesi da quando avevo finito le superiori lasciandomi alle spalle le materie, i professori, i compagni di scuola nonché l'imperante bullismo perpetrato ai miei danni. A tal proposito, beneficiavo di una meritatissima tranquillità, godendomi i miei diciannove anni senza più percosse fisiche e soprattutto vessazioni psicologiche che avevano reso quel tedioso quinquennio all'I.P.S.I.A. un autentico girone dantesco.
Sia prima che dopo la scuola lavoravo in un negozio di articoli casalinghi, dove parallelamente venivo sfruttato e pagato una miseria, motivi validi per attendere con trepidazione la chiamata alle armi in quanto desideroso di una carriera nell'esercito, mestiere che sognavo fin da bambino.
Non ho alcuna nostalgia delle superiori, se non gli indimenticabili brutti ricordi. I cinque anni mi apparvero lunghissimi, difatti i miei compagni di classe e non, me ne fecero di tutti i colori. L’origine di tutto ciò? Un epiteto, un maledetto epiteto che mi logor... (continua)

Giuseppe Scilipoti 23/08/2017 - 12:27
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Il Cambiamento


Questo è il primo capitolo della mia autobiografia
Sono un uomo, che si avvia ai sessant'anni e si appresta a tagliare questo traguardo. A questo punto provo ad immaginarmi di tornare indietro di dieci anni e di avere un ipotetico dialogo con me stesso di allora.
Lui conscio di avere di fronte se stesso con dieci anni in più di esperienza; la prima cosa che chiede è: "se è riuscito a risolvere tutte le questioni che lo tormentavano o quantomeno chiedeva consiglio per evitare gli errori che avrebbe commesso durante quei dieci anni, e gli avrebbe impedito la crescita personale, senza troppa sofferenza e messo ordine nella sua vita".
Esordì: “Era una crisi mistica l’episodio accadutomi a trentatré anni e mi ha condotto verso la pazzia”?
“No! Caro amico, il fatto che tu avessi gli stessi anni di quando Cristo è morto, questo è stato l’indizio che ti ha portato fuori strada, ma durante la malattia, sei arrivato a comprendere che tra i bisogni primari c’è la continuazione de... (continua)

Savino Spina 24/04/2018 - 11:15
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Il cantico di poccy


Sono nato nel mese della merla , dove il freddo ti entra dentro e ti congela. Sono nato alle 10.10 di mattina, nemmeno a farlo apposta. Non ho ricordi di quei giorni , purtroppo la mia infanzia è trascorsa così veloce che quasi non la ricordo più. Eppure ero diverso dagli altri bambini, mi sentivo diverso e lo ero davvero. Gli altri bambini avevano dei genitori , i loro genitori io no. Per te , mio caro lettore, sarà indifferente e certamente penserai "che importa se erano dei genitori adottivi? Erano sempre dei genitori.".Sì, concordo, ma dentro di me avevo sempre un peso. Come se vi fosse nel cuore un macinio enorme. Più passavano gli anni e più questo peso diveniva enorme e così nell' inverno del 2015, iniziai la ricerca dei miei genitori biologici. Non dico chi fossero e i problemi che portarono alla mia adozione ma fu' una grande gioia e liberazione scoprire la verità. Dopo mesi di dura ricerca tra carte , fascicoli da compilare, pagamenti di bolli da consegnare al... (continua)

Patrick Pelle 20/01/2016 - 22:41
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Il cappio al collo


Di errori, di peccati ne commettiamo tanti nella nostra vita ! L’importante è non perseverare, correggersi. Personalmente cominciai a sbagliare da molto giovane, scientemente, pensando di essere sulla strada giusta. Conobbi quella che sarebbe stata mia moglie che era ancora bambina e me ne innamorai come può fare solo un ragazzino. Era la terza di tre sorelle di buona famiglia. Per buona famiglia intendo di famiglia seria, affidabile. Il padre era, purtroppo, malato di una malattia invalidante viveva una vita tranquilla, delegando alla moglie quasi tutte le incombenze. Delega che la donna acquisì volentieri e da quel giorno, in quella casa, cominciò a vigere il matriarcato. Austera in volto, dall’aspetto severo, crebbe le figlie con somma oculatezza. Le bastava uno sguardo per ottenere ciò che pensava fosse giusto fare, con una semplice occhiata. La mia famiglia, decapitata dalla scomparsa di mio padre, al contrario, contava tre figli maschi, il maggiore, secchione e ormai medico, il... (continua)

Nino Curatola 26/11/2017 - 18:08
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Il carretto passava..


Da bambina abitavo in una vecchia villa del 'Miglio d'oro' dal
cui terrazzo enorme,sarebbe bastato per costruirci due appartamenti, si vedeva tutto il golfo di Napoli da un lato e il Vesuvio dall'altro con il monte Somma, che a guardarli
insieme formano il cosiddetto:' Profilo di Dante'.
Poi un (brutto) giorno a questo panorama si sostituì una stradina anonima per la quale passavano carretti colmi di fasci di tabacco da seccare e a una mamma felice e allegra una triste con gli occhi pieni di pianto.
Per restituirle il sorriso ci sono voluti un bel po' di anni e tanto amore per la famiglia.... (continua)

santa scardino 04/05/2022 - 19:39
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Il castagnaro


Un po’ di anni fa, da ottobre a dicembre
tra le foglie dei tigli di corso Garibaldi,
aleggiava il profumo delle caldarroste di zi’ Giuvann.
Erano speciali, non mancava un sabato pomeriggio
che la nostra passeggiata non terminasse
sgranocchiando quelle fantastiche castagne.
Aveva un furgoncino attrezzato con un bidone
pieno di brace, sul quale era adagiato
un padellone bucato nel quale cuoceva le castagne.
Le girava una per una e quando erano
cotte al punto giusto le raccoglieva di lato
coprendole con un panno per tenerle al caldo.
Non usava la bilancia né le contava, ma barattoli
di varie misure e su ognuno di essi c’era un prezzo.
Dopo che il cliente ne aveva scelto uno
lo riempiva versando poi il contenuto
in un cono di carta realizzato al momento,
ma prima di chiuderlo aggiungeva sempre
altre tre o quattro castagne scelte tra quelle
che erano ancora sulla brace.
Mentre faceva quest’operazione
intavolava sempre qualche piacevole
conversazione sull’attualità con ... (continua)

santa scardino 14/11/2022 - 21:31
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