RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La realtà per quelli come me.


È l'insieme delle cose a fare la realtà. Dei ricordi, delle poesie e delle speranze. Realtà persa e talvolta incompresa. Spesso accade l'imprevedibile e irrimediabilmente ci sentiamo perduti. Non so bene cosa rende, questa realtà, così ostile a un modo di vedere le cose banale e, a volte, brutale. Se lo sapessi adesso non sarei qui. Forse starei in un piccolo buco oscuro a sperare di non aver mai visto niente di simile. O sono i sogni o gli irrealizzabili desideri a fare la realtà di quelli come me. Rinchiusi e poco sentiti. Poco sentiti dalla società, dal mondo e dagli altri. Dall'inconfondibile presenza del passato e dall'inesistenza di un fiorito presente. Tutte quelle promesse e tutte quelle memoria ... non c'è spazio per loro, in questo buco. A volte mi sembra ancora di vederla quella luce immensa che, poco fa, illuminava la mia vita. Ed era davvero immensa ... avevo faticato tanto per costruirla. Sono stata attaccata a quella vita come il ragno con la sua tela. Un vita stroncata... (continua)

FraAaron 759 20/03/2015 - 09:25
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LA REGINA MORGANA


C'era una volta una regina di nome Morgana. Sorrideva sempre ed era cordiale con tutti, tant'è che la gente pensò bene di lei. In realtà era una maschera che indossava per non mostrare agli altri il brutto viso da strega che aveva.
C'era un uomo di nome Arturo che si recò spesso da Morgana perché la conosceva e volle fare amicizia con lei, siccome la regina si mostrò sempre sorridente e cordiale anche con lui. Un giorno quest'uomo le confidò un segreto che lei promise di mantenere. Ma la regina non mantenne il segreto e lo confidò ai suoi amici, i quali poi divulgarono questo segreto ad altri.
Arturo venne poi a sapere della cosa e si pentì quindi di essersi confidato con la regina Morgana, che rivelatasi poi una strega.


Morale: c'è gente che ti sorride ed è cordiale con te, ma poi si rivela essere diversa da come credi che siano. Quindi è meglio non confidarsi con queste persone.... (continua)


Alberto Berrone 13/05/2019 - 23:55
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LA RETE DEI PENSIERI


-Hai chiuso il gas?
-Si. E tu l'acqua l'hai chiusa?
-Si, mi pare di sì. Però ho dimenticato quella bolletta sul tavolo.
-Pazienza. Non ho voglia di tornare indietro…

È l'una passata e come ogni notte io e mio marito stiamo rientrando a casa dal lavoro e tra la stanchezza ed il sonno ci pesa percorrere in auto anche questi sei chilometri, pochi ma che richiedono un ulteriore sforzo di lucidità ed attenzione.

I giorni d'estate si rivelano finalmente produttivi, dopo il buio indifferente dell’inverno, ma sono tutti uguali e ripetitivi, cambiano solo le comparse mentre le ore scorrono identiche, come la sabbia dentro una clessidra che la mattina appena svegli giriamo e che cessa il suo flusso a tarda notte, quando ormai pesante si deposita sul fondo, come il gonfiore ai nostri piedi.
Sono molto soddisfatta ed orgogliosa del frutto delle mie fatiche... (continua)


Millina Spina 20/08/2016 - 16:38
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La ricchezza


Al risveglio non v'è musica migliore del canto degli uccelli. Hanno un parlottio talmente rasserenante, che mi viene voglia di verseggiar con loro. Spesso per spiccare il volo, metto le ali ai miei pensieri e tendo a salire verso l'alto. Lì ci trovo nuvole trasformiste e dai contorni chiaroscuri, che mi pare di plasmare l'argilla; tanto si presentano duttili e cedevoli allo sguardo. Assumono le forme che vuoi dar loro le nuvole... A volte in esse ci ritrovo volti cari che pare mi sorridano, altre mi sembra di vedere mani tese che mi invitano a salire. Poi scendo sulla terra, me ne vado per mare e ascolto i suoi racconti. Quanto misteri nasconde il mare, con le sue onde affascinanti, sagaci, versatili, logorroiche e prolisse, specie quando s'alzano. Spesso s'increspa e urla ed io immagino una folta schiera di schiavi, alzare pesanti massi, nel tentativo di costruire grossi palazzi, ma poi accade che tutto crolla e sotto le macerie rimangono sepolti i soliti corpi senza nome. Quegli stes... (continua)

Giovanna Balsamo 28/07/2016 - 16:11
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La ricerca della verità


Cominciai a farmi delle domande fin da bambino. Non capivo il senso della realtà e ne soffrivo. Mi venivano attacchi di ansia ed ero sempre preoccupato per malattie immaginarie. Da adolescente compresi che la matematica potesse aiutarmi a trovare il bandolo della matassa. Ma più mi addentravo, più il suo linguaggio si faceva incomprensibile. Era un perdersi in qualcosa di astratto che di volta in volta fissava un nuovo confine.

Allora rivolsi la mia passione per la biologia e le scienze naturali convinto di poter scoprire i segreti della natura. Ma, ahimè, anche quelle scienze mostravano un limite, anzi due... cos'era la vita? E cosa ci stava oltre l'infinitamente piccolo?
Da lì, il passo verso la filosofia fu breve. Ah, i filosofi! Affascinanti e complessi. Li amai di un amore viscerale e autentico; ma ben presto compresi che, dal cogito ergo sum fino alla nausea di Sartre, la verità stava ben nascosta come una lucertolina in un anfratto roccioso.

Così passai il testimone a... (continua)


Vincent Corbo 12/05/2016 - 08:43
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La ROSA


LA ROSA

La strada era deserta. Camminava a testa bassa, forse i pensieri le impedivano di cercare con gli occhi nuove immagini e altri piedi. Stringeva tra le mani una rosa appassita color crema. Si sentiva come quella rosa tra le sue mani. Era stata recisa e portata via dalla sua terra, era stata sistemata in uno splendido vaso lucente colmo di acqua purissima, e annusata ogni mattina, fino a quando non si erano accorti che qualche petalo aveva iniziato a staccarsi e ad appoggiarsi sulla tavola. Allora avevano deciso di sostituirla con un' altra rosa, magari di colore differente, e così l'avevano gettata dal terzo piano, sull'asfalto. Lei aveva osservato il volo della rosa, l'aveva vista schiantarsi al suolo, perdere altri petali, confondere il suo delicato profumo con quello delle cicche di sigaretta accanto a lei. D'istinto era corsa a raccoglierla, ed ora non voleva abbandonarla. L'avrebbe portata con sé, e ne avrebbe conservato i petali tra le pagine di un libro amato. Non l'a... (continua)


Lylas Lena 24/10/2016 - 00:19
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La rotonda... dei matti


Oggi si diventa matti facilmente…
e non per la fame, o la sete, né per la fatica che ci vuole per procurarsi da vivere.
La fame, quella vera, magari è una tortura, e fa soffrire per i crampi allo stomaco, che spingono a cercar da mangiare.
Anche se, per la fame, da noi… basta rovistare un cassonetto.

No no! Non si diventa matti per un bisogno ma, piuttosto, quando esso è percepito erroneamente come tale.
Ci sono molti costumi… inventati per le moderne forme di schiavitù, celate da paraventi di regole luminose, abbastanza collaudate, per mandare avanti una società di matti, i cui membri vanno a zonzo per le strade, consumando moltissima benzina…
Al più prigionieri nelle loro case, costruite da una banda di matti.

Sulla vecchia statale, qui vicino, dove c’era la fermata dell’autobus… hanno realizzato una bellissima rotonda.
Quelli che l’hanno costruita si sono dimenticati di sistemare una nuova fermata per la corriera…
tanto che i poveri abituali viaggiatori,
sprovvisti ... (continua)


Francesco Gentile 11/03/2016 - 13:52
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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LA ROUTINE IDEALE


“Tu sei l'unica routine che non mi stanca mai”; così le parole di quella canzone fecero molto riflettere Andrea, mentre raggiungeva il posto di lavoro con la radio accesa.
Come ogni giorno si era alzato all’orario consueto, si era vestito, aveva fatto colazione ed era salito in macchina per imbottigliarsi nel traffico cittadino. Ad attenderlo in ufficio avrebbe trovato la quotidiana marea di pratiche, da sbrigare una per volta. Alle 12,30 avrebbe trascorso la pausa pranzo nella solita squallida tavola calda di sotto, dove avrebbe consumato un piatto di pasta precotta o di carne decongelata, per poi tornare alla sua attività fino alle 17,30. A quell’ora si sarebbe recato come sempre nello stesso caotico supermercato per provvedere a un po’ di spesa. Tornato a casa avrebbe preparato la cena, che non sarebbe stata molto più esaltante del pranzo, e, dopo mangiato, si sarebbe buttato sul divano a guardare un film nella sua abituale solitudine.
Andrea iniziò a pensare che quella quotidiani... (continua)

MARCO CSPT MARTELLI CSPT 29/04/2022 - 20:24
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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