RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Apettando Ilsa a pranzo

Mentre l'aspetto intanto ordino. Un antipastino di mare, risotto agli asparagi e mezzo litro di frizzantino.
Ilsa Verrà?

Dopo pochi minuti arriva il pane fritto ed il bianco, sempre un premio anticipato dell'attesa. Una fetta dietro l'altra, poi le acciughe alla povera, la rucola e la cipolletta cominciano ad allietarmi.
Un uomo con una giacca bianca entra nel locale.

L'antipastino è finito e l'anonimo vinello nella brocchetta si è abbassato di due terzi.
L'asparago arriva verde e saporito col risottino. Ancora nulla, “mentre il tempo passa” ed il vino scema... sono sicuro che arriva, come sempre.
Dopo ventisei minuti di attesa eccola: “Tanto tempo è passato...” Dice a Sam.... (continua)


Glauco Ballantini 27/08/2018 - 07:53
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A scuola, nel 1968

O meglio dire il primo di ottobre del 1968.
No, non era la contestazione studentesca, era il primo giorno di scuola.
Nella scuola elementare Fattori in via Tiberio Scali andava in scena l’esordio della mia carriera scolastica.
La cartella rossa con il libro, l’astuccio e i due quaderni sembrava una cattedrale per il deserto; molto, ma molto eccessiva per quello che doveva contenere!
Il grembiule classico con fiocco azzurro nella versione da fare a mano quando già ne esistevano di fatti che si attaccavano al grembiule con un bottone a pressione.
Comunque il primo ottobre era arrivato e la campanella delle 8.30 già suonava.

A differenza di ora non c’era la fase dell’accoglienza, o meglio questa consisteva nel fatto che te ne dovevi andare in giro per il grande atrio a cercare la tua aula.
Ovviamente non mi aspettavo di essere assegnato alla prima classe dove avevo chiesto se ci fosse stato il mio nome, ma dopo la terza cominciavo a essere preoccupato.
Il gruppo dei “non trov... (continua)


Glauco Ballantini 18/09/2018 - 15:31
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Un gioco esplicativo

Spesso, su Facebook si trova questa paginetta, presentandola come una curiosità, in parte inspiegabile... la realtà è che questa paginetta spiega molte cose, ha a che fare col formarsi delle opinioni, col prendere una decisione tra tante, col ragionare ed il suo meccanismo.
La realtà è una costruzione del nostro cervello implementata dal nostro vissuto e dal nostro pregiudizio. Abbiamo schemi mentali che “malgrè nous” facciamo scattare. Quando manca ossigeno apriamo involontariamente la bocca e poco importa se razionalmente siamo sott'acqua.
Il cervello ragiona per blocchi omogenei (Gestalt), non esamina i singoli elementi separatamente (Elementarismo) e le assembla; anticipa velocemente quello che pensa di aspettarsi senza mettere a fuoco la situazione.
E' il blocco nel complesso che lo indirizza.
Chi sa il meccanismo, poi, ti può portare in giro come un cagnolino...... (continua)

Glauco Ballantini 25/09/2018 - 15:30
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Melodramma

In piazza d'arme listata a festa si svolgeva la cerimonia per la festa delle forze armate. La retorica del regime era al culmine, le colonie sabbiose fresche di conquista imperiale, il mare sempre più “nostrum” le corazzate Littorio e Vittorio Veneto in rada a mostrare la potenza del genio italico e le sorti progressive.
Italia, la portaerei nel Mediterraneo alla conquista dello spazio vitale.
La sfilata procedeva impettita, degna di una grande potenza. I reparti sfilavano: fanteria, artiglieria, marina, bersaglieri.
La cavalleria precedeva le camice nere che chiudevano le fila.

Dalla folla un vecchietto irriverente, melomane di loggione, commentò:
“E' tutto come a teatro, dopo la Cavalleria, i Pagliacci!”... (continua)


Glauco Ballantini 02/10/2018 - 09:39
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Il sottotenente Caudarini

La Stirpe guerriera, ecco la tipologia alla quale si sentiva di appartenere. Italica, ovviamente, e conquistatrice del mondo.
Il destino però, o la sua poca attitudine, gli avevano consegnato, alla avvenuta messa in pensione anticipata del colonnello, la responsabilità di un gruppo di una ottantina di soldati acquartierati in un ex convento che fungeva da caserma sullo Stradone Farnese.
Niente prove ardimentose da dedicare a Dulcinea del Toboso o alla Patria. Solo lo stanco e routinario passare dei giorni.
Comandava, a ben vedere, solo un piccolo drappello di furieri che compilavano inutili moduli di permessi e permessini ciclostilati, un paio di autisti che scorrazzavano i piccoli papaveri del distretto e del consiglio di leva, il gruppo di tre soldati che si occupavano delle piccole manutenzioni della decadente struttura ed il reparto mensa. Il resto della truppa ospitata nella caserma in realtà riempiva gli uffici amministrativi sparsi per la città e dipendeva dai vari tenenti, ... (continua)

Glauco Ballantini 01/06/2020 - 07:47
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