RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Susanna Sedeva al primo banco, davanti alla cattedra, ma non era una sgobbona. Non era il tipo che passava le ore a chinarsi sui libri, a cercare la risposta giusta alla domanda del prof, ma la sua testa era sempre così alta, come se vedesse oltre le risposte. Un misto di sfida e disinteresse che le conferiva un’aura di mistero. La sua postura non era mai perfetta, anzi, sembrava che non fosse mai del tutto a suo agio con la rigidità della scuola, ma la sua presenza, in qualche modo, la rendeva diversa. Si capiva che, anche se non studiava per prendere il massimo dei voti, era in grado di fare qualcosa che pochi altri sapevano fare: farsi notare senza fare nulla di particolare.
Aveva sempre l’aria arruffata di un maschiaccio, con il grembiule nero stropicciato tenuto sganciato davanti, come se non gliene importasse niente. La sua pelle chiara e la carnagione un po' più rossa quando era in movimento erano un contrasto vivace con il suo atteggiamento sfrontato. Forse non le importava della scuo... (continua) ![]() ![]() ![]()
Enrichetto Enrichetto, esile come una spiga di grano, somigliava vagamente a Stan Laurel. Bianco in volto, come fosse allergico al sole, non usciva quasi mai dalla piccola casa che divideva coi fratelli, dedito alla sua gestione millimetrata come la carta dei disegni delle medie, rosso su campo bianco. Ti chiamava con la sua voce asmaticamente flebile quando si affacciava, di tanto in tanto, per tirare di sotto dalla finestra del piccolo bagno i resti della verdura incartati in buste di carta, da dare alle galline. Lo si poteva vedere solo così, a mezzo busto, incorniciato in una piccola televisione.
Il suo regno era la casa che manteneva pulita ed in ordine. Ogni angolo, ogni superficie era oggetto di una cura scrupolosa, come se l’incedere del tempo potesse essere fermato con una scopa, un panno, o con l’ordine assoluto degli oggetti. Enrichetto si svegliava presto ogni mattina, quando ancora il cielo era di un grigio pallido e le ombre delle case si allungavano sui vicoli stretti. Sedeva al t... (continua) ![]() ![]() ![]()
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