Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Blu notte Camminare di notte è un sofisticato passatempo che per me si traduce nella ricerca del blu. Cos'è il blu della notte? Ebbene, il blu rappresenta tutto quello che non si riesce a vedere con la luce del sole: ad esempio nella mia città il blu sono quelle strane creature che attraversano la piazza sghignazzando e urlando: "Questo è un paese di merda!" Oppure il blu potrebbe essere il fresco ovattato che ci ricorda che sarebbe l'ora di andare a dormire invece di arruffianarsi nottambuli emaciati e gatti randagi.
Sono ateo ma anche un pusillanime, nei momenti più brutti prego qualcuno che mi dia la forza di superare le mie paure. Poi mi vergogno di me stesso, sono un verme. Cerco l'arte in quel che mi circonda per poi allontanarmene ripugnato, perchè anche l'arte (soprattutto l'arte!) m'inorridisce. Vorrei essere diverso, ma sono fatto così: una specie di falena attratta e respinta dalla luce. Continuamente. Per tutta una vita. Ecco cos'è il blu, è il mezzo che ti costringe a g... (continua) Vincent Corbo 30/06/2017 - 08:58 commenti 4 - Numero letture:1066
La Luna spezzata Mi son svegliato alle tre del mattino con una sensazione di freddo. Siamo a luglio e la prima cosa che faccio è prendere il termometro per misurarmi la febbre: 35,8.
Mi alzo per bere un biccher d'acqua, dal balcone arriva aria fredda. L'anno scorso ho comprato da Euronics uno di quegli aggeggi che misurano la temperatura interna/esterna dell'ambiente. Dentro 15 gradi, fuori 4. Com'è possibile? Siamo al 25 di luglio. Quattro gradi di notte in Sicilia? Mia moglie dorme beatamente avvolta nella sua copertina di Linus. Esco fuori nel balcone, non posso stare, indosso solo le mutande. Rientro e metto l'accappatoio. Vado fuori di nuovo. Sembra di essere in dicembre. Nessun rumore tranne il miagolio insistente di un gatto che soffre il freddo. Una leggera nebbia avvolge le case e i giardini. Ieri ci stavano 36 gradi. I piedi mi stanno congelando ma rimango quasi ipnotizzato a osservare un paesaggio strano, leggermente disturbante. Ormai non ci sono più le stagioni di una volta, il tempo... (continua) Vincent Corbo 04/07/2017 - 09:14 commenti 2 - Numero letture:1196
Concorsi Non ricordo più quanti concorsi. Il primo a Milano, anzi a Rho. Concorso a cattedra. Ho dovuto persino affrontare e superare la mia claustrofobia prendendo il mio primo volo. Un'ora e quaranta: mi sono sistemato per vedere tutto. Prima il mare azzurrissimo, poi la neve sugli Appennini, infine la nebbia satura di agenti inquinanti sopra la capitale economica. A Linate presi un autobus fino alla stazione centrale, poi l'hotel. Ricordo la piazza della stazione piena di gente dell'est. Dormivano, bivaccavano. Era solo l'inizio della loro avventura nel Belpaese. Poi il Pirellone. Al ritorno sul mio volo c'era anche una giovane Simona Ventura e tutte le hostess facevano a gara per complimentarsi con lei. A Catania l'aspettava un uomo giovane, forse il suo agente.
Ricordo anche il concorso al Ministero a Monterotondo, vicino Roma. Stavolta il volo di un'ora non fu per niente tranquillo. C'era un gruppo di napoletani invasati che non facevano altro che seminare il panico a bordo. A Fiumicin... (continua) Vincent Corbo 15/07/2017 - 08:22 commenti 3 - Numero letture:1010
Lady Babushka Uno dei più insoliti misteri del Ventesimo secolo ha un nome: Lady Babushka. La città è Dallas. La data: 22 novembre 1963. Ore 12, 30. Centinaia di persone applaudono al passaggio dell'auto sulla quale sfila il Presidente JFK e la first lady Jackie. Colpi d'arma da fuoco. Il trentacinquesimo Presidente degli Usa viene colpito al collo, poi alla testa che esplode sotto gli occhi allibiti del mondo.
Vincent Corbo 19/07/2017 - 11:50 commenti 4 - Numero letture:1115
Un grande gesto d'amore Negli ultimi anni della sua vita meravigliosa, Fellini non sopportava l'odiato telecomando, la pubblicità (come si può interrompere un'emozione?) e chi stava rivoluzionando il modo di fare la televisione. La poesia non va d'accordo con la volgarità anche se a volte vi s'insinua dolcemente per carpirne immagini dolenti. La poesia non va d'accordo con la pubblicità e neanche con il modo sciagurato che hanno molti uomini di fare soldi. Il grande cineasta scompare nel 1993. Le cose da allora sono cambiate. C'è ancora spazio per la poesia?
La gente apprezza ancora la voce dell'anima del mondo? A dire il vero, molti cercano in tutti i modi di farla tacere oppure si mettono i tappi nelle orecchie per non sentire. L'uomo ha ancora modo di giocare con i propri sogni? In che tipo di società stiamo naufragando oggi? E poi, stiamo veramente naufragando nel cattivo gusto, nell'ipocrisia, nel silenzio di una poesia che ormai preferisce stare in silenzio? Qual è il ruolo del progresso tecnologico... (continua) Vincent Corbo 23/07/2017 - 11:59 commenti 2 - Numero letture:965
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