RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Mille chilometri MILLE CHILOMETRI
Papà tornò a casa, una calda sera di giugno, con una strana espressione dipinta sul volto. Era un misto di complicità, di riflessione e di suspense. ![]() ![]() ![]()
Il pozzo IL POZZO
Mi sto chiedendo il motivo di questa inquietudine, che si sta trasformando in vero terrore. ![]() ![]() ![]()
Quanto costa una sigaretta? - Giusè, vammi a prendere dodici nazionali esportazioni senza filtro.
Era un ordine, e sempre a lui era rivolto. Essendo il più grande, con i suoi dieci anni, gli toccava fare quel servizio a papà. In quel momento, Giuseppe stava affacciato alla finestra e guardava i pochi veicoli che si incrociavano sotto di lui. Faceva il gioco solitario di controllare se almeno una Giulietta Sprint sarebbe transitata nel giro di un quarto d’ora. Era improbabile, date le caratteristiche del mezzo. Pochi, infatti, si potevano permettere una macchina di quel tipo. Lui, invece, si era potuto permettere l’orologio da polso, nel senso che glielo avevano regalato per la Cresima. Con quello, appunto, era in grado di condurre il gioco. Era una dolce serata primaverile. Le tenebre non erano ancora calate. - Spicciati, Giusè, che fra poco è pronta la cena. Giuseppe si staccò dal davanzale. – Uffà, perché proprio io? Per tutta risposta, il papà gli allungò un biglietto da cin... (continua) ![]() ![]() ![]()
Aria I
- Domani devo andare a Tirano, con il carro – annunciò Giacomo. - In te, non ci andrei – disse Dino. - Perché? - Perché domani passa il Pippo. - Ma è passato ieri. - No, ti sbagli: l’altro ieri. Giacomo divenne pensieroso, estrasse dalla logora giacca un sacchetto di tabacco e le cartine. Silenziosamente si preparò una sigaretta, mentre l’amico guardava nel bicchiere semivuoto che teneva fra le mani. Solo due lampadine illuminavano il locale. Nella piccola osteria, quella sera di novembre, non c’erano che loro due, come avventori. La Carla, una ragazzetta di dodici o tredici anni, stava al banco e asciugava pigramente dei bicchieri. Dopo l’ora di cena ci sarebbe stato più movimento. Il coprifuoco non interessava un paesino come Stazzona. - Ma! – fece Giacomo, dopo avere acceso la sigaretta. – A pensarci bene, che cosa me ne frega del Pippo? Dino vuotò il fondo del bicchiere, fece schioccare la lingua e disse: - Ah, certo, non sei un obie... (continua) ![]() ![]() ![]()
Nosferatu NOSFERATU
Nel Campo della Rimembranza si poteva giocare, ma con qualche precauzione. Bisognava guardarsi dal vigile urbano che quasi sempre aveva qualcosa da ridire sul comportamento dei ragazzini. Quell’area verde, infatti, non era destinata al libero divertimento. ![]() ![]() ![]()
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