RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il commutatore (monologo semiserio)

Si è rotto il commutatore, quel marchingegno cerebrale che filtra e devìa le emozioni; mandando il sorriso per le cose belle e le lacrime per le cose brutte.
S'è rotto! Ho controllato le connessioni, cambiato qualche capocorda e un paio di for-box.
Mi sono perfino rilasciato (da buon elettricista) il Certificato di conformità.
Nonostante ciò, mi ritrovo a scrivere cose tristi col sorriso in bocca e a versar lacrime scrivendo scanzonato.
Il commutatore s'è cambiato d'uso diventando “invertitore”.
Io, sono una persona seria, integra, direi quasi integrissima... ma, mi cacciano dal Sito, meglio: “integerrima”.
Allora che fare? Scrivere cose semiserie, tragicomiche?
Così da poter piangere ridendo? Non so!
Potrei anche smettere di scrivere.
Ma sarebbe una tragedia e al solo pensarci mi metterei a ridere.
Capite, ora, il mio dramma? Non è facile!
È come amare la suocera. Non si puo! Non si può e basta!
Non me ne vogliano, adesso, le suocere.
Solo, cavalco il sentimento popolare... (continua)

Loris Marcato 12/09/2024 - 14:06
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Quello che non dici...

E come sempre, mi siedo e provo a scrivere i miei pensieri.
È un giorno particolare, vorrei dire e dirti tante cose, ma non mi è facile trovare le parole, quelle giuste.
Parole che non leggerai e che non ti arriveranno mai.
Perché tu non vedi i miei pianti. Non senti quando ti chiamo.
Non puoi! Anche se ci illudiamo del contrario.
Sei partito oggi, tanti anni fa, per un lungo viaggio. Tu, che non hai viaggiato mai! Provo, ogni tanto a immaginarti in un posto, che non conosco. Ma la fantasia non basta. Non basta neanche stavolta! E mi rendo conto che non so cosa dirti.
È strano per me che uso le parole scritte, meglio di quelle parlate. Ma c'è differenza. Ed è che non sei qui... davanti.
E alla fine, a cosa servirebbe? A sentirmi meglio?
Dovrei, poi, trovare il modo di nascondere la mia ipocrisia.
Preferisco smettere e lasciare andare i pensieri.
Preferisco non scrivere ciò che avrei dovuto dirti... prima!
Ciao Papà.... (continua)

Loris Marcato 24/11/2016 - 12:52
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No sense

Io penso che per scrivere un libro, bisogna avere le idee chiare o per lo meno sapere che linea seguire e... ancora più importante, avere una storia in testa. Bene, io invece, non ho la più pallida idea di cosa voglio scrivere, non so di cosa voglio parlare e non ho tempo da perdere per pensarci. Ora... uno che parte per scrivere un libro con questi presupposti e tutte queste idee, può fare solo una cosa: gettarsi dal ponte di Brooklin! Io a Brooklin, non so come arrivarci e non ne ho il tempo, quindi, nonostante voi vi siate già stancati di leggerlo, io continuo a scrivere questo noioso libro!


1974 concorso di scrittura.... (continua)


Loris Marcato 05/03/2017 - 11:52
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Superlativo

Era un pomeriggio, il solito pomeriggio di una domenica qualunque, forse era settembre e forse l'anno scorso, ma poco importa.
Stavo seduto come al solito, foglio immacolato davanti, penna, gomiti sul tavolo e mani a sostenere il capo, quando improvvisamente...
Dai Loris, vai col racconto! Eh, una parola! Riesco io a sostenere un racconto? Non credo proprio! Troppo lungo, troppo da pensare. Insomma troppo. E allora che faccio? Lo copio, copia incolla? Ridicolo! Quasi quasi provo a raccontare un fatto accadutomi tempo prima, qualcosa che credo non mi succederà mai più.
Questo:
Sono in montagna, non ricordo dove ma sicuramente in montagna perché la strada sale e io la sto percorrendo fortissimo questa strada lunghissima a volte ripidissima che sale la montagna altissima. Tutto intorno è bellissimo. La mia macchina "Centoventisettissima" brucia l'asfalto caldissimo in questa giornata bellissima illuminata da un sole grandissimo che riscalda questa montagna altissima che io ... (continua)

Loris Marcato 10/07/2018 - 19:19
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Il Lupo Solitario

Texas, USA. AD, 1858 o giù di lì...

Per tutti era il Lupo Solitario della Valle Solitaria, non poteva essere altrimenti, in quella valle c'era solo lui.
Correva in lungo e in largo per la valle, tutto il giorno, tutti i giorni. Almeno una o due volte al mese correva anche di notte, forse la luna, chissà! Cacciava qualche coniglio ogni tanto e lo nascondeva nella sua tana. Quando pioveva non andava a caccia e la fame mordeva.
Fortunatamente in quella valle c'erano tanti conigli e poche giornate piovose.
Un giorno, Lupo Solitario, vide un branco di suoi simili attraversare la valle. Non si mosse dal suo nascondiglio.
Il capo branco si staccò, lo aveva visto dietro ai cespugli.
Cominciò una furiosa lotta, per la conquista del territorio l'uno, per la conservazione l'altro.
Il capo branco fu sconfitto e se ne andò con tutti i suoi lupi.
Quell'anno, l'inverno cominciò prima che l'estate finisse. A settembre già nevicava e la valle si coprì con una spessa coltre di neve. Lupo Sol... (continua)


Loris Marcato 24/04/2021 - 17:49
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