RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Simone e i gattini (estratto)

Non si stupì affatto. È consueto trovare gattini gettati nel cassonetto, pensò d' ignorarli. Ma ignorare stava diventando troppo difficile, il miagolio era sempre più insistente. Supporre che avessero gli occhi aperti, cresciuti abbastanza ma non tanto da riuscire a scavalcare la muraglia d’acciaio. No, non poteva impietosirsi. Soffocò il cuore, perché davvero lui era indifferente, e “lo dimostrerò ancora una volta in questa occasione”. E lui aveva un altro impegno, doveva coltivare un rapporto con uno sconosciuto. Voltò le spalle al cassonetto e quei miagolii lo tormentarono di nuovo. “Troppo insistenti! va be’ gli do una occhiata, dovrebbero essere già carini”. Tornò al cassonetto, fiutò l’aria, non v’erano pericoli maleodoranti, ancora nessuno aveva consumato la cena, niente sconsigliava d' affacciarsi nei meandri malsani del cassonetto. Ma doveva prendere coraggio. Con sveltezza si sporse verso il precipizio dell'immondizia; in punta di piedi cercava gli animali, ma c’erano sol... (continua)

Franco Tommaso 22/09/2016 - 19:30
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Martino e Lucilla nei pressi del misfatto

Seguito di “Simone e i gattini”, racconto già pubblicato.

Io (Martino n.d.a.) e Lucilla eravamo ai confini delle gole, un tuffo nella vegetazione per schermare il nostro affetto; immersi nel suggestivo paesaggio, ammiriamo una terra nel suo incanto d'autunno, e si scioglie la sorpresa di una crescente passione. Lucilla comprendeva l'amore mio per lei, ma non comprendeva il mio silenzio. Nella speranza che tra un giorno o un altro... ritarda ma nessun trattiene la scadenza. I miei passi si bloccarono ed io mi voltai tenendogli la mano, sorridendo, dissi: «Siamo impacciati tra questi sterpi», Lucilla mi guardò forse con compassione e rispose: «Continua, è l'ultima passeggiata che facciamo prima che discendano le acque...».
«Quanti tipi di foglie cadono, quante ne calpestiamo, ognuna rappresenta un sogno, ognuna cade». La osservavo e lei mi derise: «Immagine poetica ma sbagliata. Gli aghi là sopra che sogni sono?».
«L'Immagine vera e poetica viene da te», risposi io, «Sono dar... (continua)


Franco Tommaso 11/04/2018 - 19:44
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L'ira di Lorenza

Seguito di “Martino e Lucilla nel luogo del misfatto”
Ogni mattina s'impegnava nella corsa e ne guadagnava in salute, un tonico dalle membra affaticate, ritornava in casa e irrorata aveva la mente di maggior brillantezza: sì che lo spirito di Lorenza era pien di fervore per tutta la giornata. Lei pure fu mia ( di Martino n.d.a.) compagna di classe, sempre, dalle elementari al liceo, e ammetto con schiettezza assoluta: mi superava in voti, e perfino in attività fisica. Fin dagli albori mi segnò nei registri degli inutili, ma le cose per me cambiarono al liceo, quando lei variò il nome al registro dove segna questi, troppo dispregiati, soggetti; e d'allora furono ignavi, che scoprì quel famoso terzo canto dell'Inferno, quello che trasforma tutti gli adolescenti in superbi attivisti.

Purtroppo io e Lucilla la incontrammo la sera precedente, ci chiese con la consueta dolcezza dove fossimo diretti. Glie l' abbiamo concessa la cortesia di dirgli che ci facevamo una pass... (continua)

Franco Tommaso 19/06/2018 - 19:21
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Lorenza indaga (sguito l'ira di Lorenza)

E quel giorno, i vigili urbani ebbero, per la prima volta, il privilegio d'investigare sull'uccisione di esseri viventi. Sebbene non umani, si presentano difficoltà come in qualunque altro omicidio, per non dire maggiori, infatti : « Sarà impossibile ricostruire le abitudini dei gattini, e pure sarà impossibile trovare l'autrice della covata che lamenta la scomparsa dei figlioletti». Questa fu la prima risposta del comandante dei vigili urbani, al quale rispose Lorenza:
«È estremamente facile l'indagine, poiché qualcuno saprà che quella tal gatta di quel vicino, di quel conoscente o parente, era gravida».
«Dobbiamo litigare tra noi paesani per dei micetti? Proscrivere la vita di qualcuno nell'albo pretorio?». In definitiva, il comandante dei vigili non sapeva come fargli capire di non assillare, aveva altro lavoro da non svolgere. Ma Lorenza insisteva e il comandante, spazientito, rispose :
« Presentami un esposto scritto». Lorenza sapeva che lo scritto era un tentativo di ... (continua)

Franco Tommaso 10/01/2019 - 19:41
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Sei ancora qui? (Seguito precedente racconto: Sei tu il mio redentore?)

Dovere fuggire da tutto e mai scappare, dovere rincorrere tutto e mai raggiungerlo. Le gambe volano quanto più possono estenuarsi, solo ad immaginare con quale velocità, tutti m'invidierebbero per essere loro vincitori in qualsiasi gara; ma questa mia velocità gira a vuoto. Solamente rimane dolore, gemono le gambe dall'immenso sforzo, ma non riescono a muovere il corpo, veloci sono le gambe da superare i massimi velocisti del secolo ventunesimo. Inutilmente si scaldano le gambe, ma tremano per la fatica, un remare nell'aria, la mente è sgomenta. Cedono le ginocchia, finché sprofonda il busto a terra, non sorretto, si insudicia della melma rimasta dalla liquefazione degli arti. E qui arrendersi alla belva che ti braccava; e da qui vedere gli amici che ti hanno seminato.
E si ripetevano i sogni della corsa, diverse e molteplici situazioni nello stesso arido luogo con la stessa tipicità: tutti mi braccavano, tutti mi fuggivano. Un luogo che fu verdeggiante, adesso col suo fango rag... (continua)

Franco Tommaso 07/07/2020 - 18:09
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