RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il regalo sbagliato

«Hector, perché sei così afflitto?»
«---»
«Tra l'altro, sei bianco come... un fantasma.»
«Diana, mi ha lasciato.»
«Caspita, devi averla fatta grossa!»
«In buona sostanza non le è piaciuto il mio regalo.»
«Cosa le avevi regalato?»
«Un paio... di fantasmini!»
«Stai scherzando, spero?»
«No, purtroppo. Figurati che senza dire una parola se ne è volata via.»
«Uhhh!»
«---»
«Tu, che ti reputi tanto fantasmagorico, mentre in realtà sei matto da incatenare.»
«---»
«Tié! Te lo meriti, fantasmaccio della malora!»
«Buuuu! Buuuu! Buuuu! Buuuu!»... (continua)

Giuseppe Scilipoti 12/11/2021 - 11:14
commenti 12 - Numero letture:586

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su 6 votanti


RoboZoo

Anno 2630

«'Ste sbarre laser, le ritengo un po' esagerate» osservò il piccolo Walter, rivolgendosi ai suoi genitori e mordicchiando un cubogelato al ginseng con alghette caramellate e granella di tulipani.
«Un RoboZoo non è tanto diverso da uno zoo» rispose freddamente la madre, mentre si stava fumando una digisigaretta.
«Sì però, questi AnimalMachine non mi sembrano pericolosi come i CammelCommando a tre gobbe di quei terroristi cattivoni dell'AndroQaida» insistette il bambino.
«Vedi diodino mio, essendo dei prototipi di seconda generazione, hanno dei cervelli di tipo Genesys, se non venissero preservati nelle tecnogabbie, rischierebbero di lobotomizzarsi e di conseguenza si estinguerebbero» intervenne il padre, dando al figlioletto un buffetto sulla guancia. 
«Allora perché rinchiuderli e privarli della libertà? A sto' punto, per non farli soffrire, non sarebbe meglio incenerirli con il proton?» domandò ancora il piccolo.
«Non dire stupidaggini! Piuttosto guarda quanto sono c... (continua)


Giuseppe Scilipoti 14/05/2018 - 15:02
commenti 6 - Numero letture:1050

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su 7 votanti


Can che ringhia non si fa toccare

Da bambino, avevo un cane di nome Cipro, un cane talmente riottoso che si rifiutava di farsi toccare. Se qualcuno provava anche solo a sfiorarlo, reagiva ringhiando minacciosamente. In alcuni casi tendeva persino a mordere. 
Non posso dire che Cipro fosse completamente anaffettivo, in quanto tra i componenti della mia famiglia, mostrava una certa predilezione per me. Ad esempio, durante i litigi con i miei amichetti, il "bastardo" si metteva in mezzo a favore del sottoscritto, abbaiando come un forsennato. Oppure nelle occasioni in cui mi sentivo triste, si accucciava e mi guardava con quegli occhietti scuri che trasmettevano una sorta di empatia. Insomma, a modo suo mi voleva bene.
Nel corso del tempo, visto che nessuno aveva il coraggio di cimentarsi nella toelettatura, il pelo di Cipro cresceva brutto e disordinato, per non parlare della sua cattiva igiene tanto da sembrare un barbone piuttosto che un barboncino. Per ovvi motivi, a casa nostra non poteva più rimanere e d... (continua)

Giuseppe Scilipoti 24/04/2020 - 14:32
commenti 7 - Numero letture:795

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su 8 votanti


Altezza

«Il problema è che mi preferisco i ragazzi alti, da un metro e ottanta centimetri in poi. Tu non superi il metro e settanta. Peccato, sai? Sei un bel ragazzo e sei pure simpatico» mi disse Veronica, una ragazza che avevo conosciuto settimane prima, in una sera d'estate, tramite amici. Quest'ultimi, pur restando nei paraggi, ci lasciarono da soli sul lungomare poiché intuirono un evidente interesse da parte mia.
«Un metro e settantuno!» precisai con un finto sorriso, oltretutto consapevole di non poter combinare nulla solo perché mancavano all'appello nove centimetri del cazzo. 
«Non sei alto! Scusa, eh!» replicò la "geometra", per di più muovendo una mano in verticale a mo' di righello, dandomi così il colpo di grazia. 
«Misura questo, eh!» stavo per esclamare con il proposito di farle un gestaccio, ma per fortuna mi trattenni. 
Improvvisamente quella picciotta milazzese mi apparve antipatica e indelicata. Non mi rimaneva altro che calare il sipario. 
«L'importante non è... (continua)

Giuseppe Scilipoti 09/06/2018 - 08:30
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Aquila

Da pochi mesi ho imparato a spiccare il volo grazie a delle necessarie esperienze negative. Volare per non guardare in basso e la bassezza di certa gente, volare sinonimo di progredire, volare senza che nessuno mi tappi le ali.
A volte sento degli spari, alcuni vorrebbero colpirmi e farmi capitolare a terra. Poveri illusi, non ci lascerò le penne tanto facilmente anche perché con questi artigli oltre quell'afferrare tutto ciò che voglio, attraverso di essi, se occorre, sono e sarò pronto a difendermi, ad attaccare e quindi a lasciare il segno.
Eh sì, gli artigli risultano essenziali, così come il becco, prodigandomi a chiuderlo il più possibile per una questione preventiva. Inoltre è importante considerare gli occhi, occhi da tenere necessariamente bene aperti in modo tale da aguzzare la vista e di prestare attenzione.
L'aquila rappresenta e rappresenterà il mio animale simbolo: protezione, forza, mascolinità, saggezza, spiritualità nonché quell'essere procacciatore, nel mio caso di... (continua)

Giuseppe Scilipoti 20/06/2018 - 07:57
commenti 11 - Numero letture:1116

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