RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Pinocchio ha la bua Pinocchio sentiva del male al naso. Aveva annusato troppo?
Piangeva triste e solitario, quando Mastro Geppetto se ne accorse: - Che ha il mio piccino? - Sigh sigh … babbino ho tanta bua al nasino! - Codesta cosa non mi piace. Fammi un po’ vedere. Mastro Geppetto si mise a ispezionare il naso del suo figliolo. - A volte non so se sei più bugiardo o più grullo. Non vedo niente qui, nessun segno. Come mai ti duole? - Forse sono le bugie a ingrossarmi i turbinati. Fatico a respirare! - Delle tue bugie sanno tutti. Dei turbinati no. E il naso è uguale a prima. - La fatina mi ha detto che più di così non può allungarsi. Mastro Geppetto si dette una grattatina al capo. Era perplesso. - Però ti fa ancora male. - Sì perché visto che non può più crescere … la fatina mi punisce facendomi sentire la bua. - Allora devi aver combinato qualcosa che in qualche modo l’ha offesa! - Niente babbino. So che a un certo punto si è arrabbiata. - A un certo punto di quale punto? Raccontami ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Corna e bicorna L’Ufficio si trovava vicino alla lanterna.
Dove partivano i traghetti diretti prevalentemente in Corsica e Sardegna. Si suddivideva in due parti: l’Ufficio addetto ai Manifesti ossia agli arrivi e partenze delle navi, e l’Ufficio Stralcissimo che si occupava di cavilli e pendenze burocratiche, di pratiche vecchie di anni. Quest’ultimo, era a sua volta suddiviso da un’ampia vetrata , che permetteva una visione da ambo le parti. Aveva le pareti coperte da armadi in metallo e da scaffalature varie, e inoltre era dotato di scrivanie atte ad ospitare la cinquina dei dipendenti in carico. Ogni giorno era la solita storia di discussioni, ammende, pene pecuniarie, interessi , con registri a/38 e Z/20. Anche se i clienti si susseguivano saltuariamente, perché pochi avevano voglia di pagare, e c’erano operazioni più importanti e impellenti da affrontare e perfezionare a cui dare la precedenza. Tra i vari clienti a scadenza fissa si notava un tal signor Maestripieri, che si diceva... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il Nulla e il Tutto ... pensiero racconto L’infinito Nulla , l’infinito Tutto.
Esistono o non esistono? Da questa “Parte” si possono solo desumere. Ma se sì: l’esistente e il non esistente sono due sistemi paralleli, o uno dentro l’altro si nutrono a vicenda? Così che dal Nulla scaturisca l’esistenza, e dal Tutto scaturisca il nulla. E noi che “subiamo” questi pensieri e formuliamo domande … siamo o crediamo di essere? Comunque installati in sistemi concentrici … cellule, corpi, pianeti, universo, universi, buchi neri … e sempre a ricerca di cause prime. Di induzioni, deduzioni … provate, sperate, illusorie. Fino a che non si giunge al punto finale del cervello. Ognuno ha un punto finale nel proprio cervello: più vicino o più lontano , più grande o più piccolo. Senz’altro insuperabile. Che anche quando lo si sfiora fa mancare il respiro.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Mia opinione su Poesia, Prosastica, Pseudopoesia ... MIA OPINIONE SU
POESIA, POESIA PROSASTICA, PSEUDOPOESIA
Definire cosa sia la Poesia (sì, quella con la .P. maiuscola) sarebbe cosa buona e giusta, ma certo non è facile. Eppure tutti pare scrivano Poesie … e se ne crea un mare … anzi, un oceano! ![]() ![]() ![]()
Una goccia e il mare Domandò una goccia al mare:
E se mi ribellassi? Lui rispose: Usciresti da te stessa e con te perderesti ciò che ti contiene e contieni rendendoti quale sei. La goccia sviluppò la domanda: E se lo facessi assieme a tutte le altre gocce? Il mare esitò, ma non poté esimersi dall’inconfutabile ammissione: Allora sarei io a uscire da me stesso e a perdere ciò che mi contiene e contengo. Perché anch’io non sono che una goccia … solo un po’ più grande!... (continua) ![]() ![]() ![]()
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