Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Cronaca di un amore violato Dicono che un uomo buono è destinato ad esserlo per sempre.
Finché i suoi occhi non invecchiano. E questo non succede quasi mai. Sono nella mia auto, Paola è con me, tra un sorso e l’altro regala parole: Dicono che ho gli occhi verdi, Paola mi piace, ha la bocca calda e le mani forti. La pelle morbida. La verità...non suono buono, non sono cattivo, Bruno Gais 13/03/2019 - 12:03 commenti 2 - Numero letture:885
A nord di Granada, a sud di Siviglia. Chi sono io?
Una roccia conficcata maldestramente nel terreno. S’incastra male; sofferente respira polline di allegria tutt'intorno. Sono i fiori della primavera, danzano spensierati sotto i miei occhi. Chi sono io? Una roccia disturbata da radici piene di denti che reclamano sempre più spazio, a discapito dei miei vuoti. Mordicchiano la mia schiena. Lo schermo nero congela immagini così lontane dalla mia idea di felicità. Come una roccia che mal rappresenta un paesaggio rurale sono io, Seduto sul divano, la televisione è uno schermo nero pieno di demoni e buon vino, all'apparenza. Appare, d’un tratto, una fila ordinata di raggi solari che illumina la mia mano pallida, Vorrei del sale, un po’ di sapore, prendere a calci questa televisione. Sono una roccia con la vestaglia, un amore malato, l’amore annacquato. Una strada di paglia, se la calpesti, non hai più una destinazione. Questa società ama la paglia perché ha il colore dell'oro, ma soprattutto poco sapore. Resta... (continua) Bruno Gais 23/04/2019 - 14:19 commenti 1 - Numero letture:875
L’occhio Destro. Il vento mi scompiglia la pelle,
Soffia oltre, Dove un branco di cani poco randagi È tutto indaffarato a giocare a briscola. La mia bussola è andata perduta Nel mezzo di cento gonne Appartenute a mille donne. Conoscevo la via, Poi, Il destino ha perso la memoria. Disteso su di un prato, le coccinelle m’ignorano, Scommettono sui cavalli più belli, Puntano il loro stipendio su quelli vincenti: Piazzato, spiazzato, spazzato sono, Dinanzi all'amore, Un non sopravvissuto. Come mi ha fatto l’amore? Io ero un Santo, un puttaniere, Adesso striscio senza veleno, Non serpenti, Solo fragili vermi. Come mi ha fatto l’amore? In tutti i modi. L’amore non ha forme. Lei è una puttana in calore, Si concretizza nel tuo sguardo silenzioso che mi uccide. Il mio occhio destro è convinto che l’amore non esiste, Lo copro con una benda, Nella speranza di un’oscurità che porti silenzio. Io conosco la vera natura del tuo cuore, Sei passionale, La tua apatia sventola bugie senz'al... (continua) Bruno Gais 19/05/2019 - 18:10 commenti 2 - Numero letture:898
La mia bizzarra stanzetta noiosa Il corpo sa tutto.
Se sta maturando nelle sofferenze. Una mela che cresce piena di consapevolezza. Se invece una sofferenza è vana, non migliora il tuo essere. Talune sofferenze sono un pantano, non drenano emozioni, Non drenano considerazioni, Non drenano cascate di colori. Non drena un bel niente, Tranne il tuo corpo che sguscia liquido da ogni situazione, Il corpo, Lo sa e lo sussurra, prima della mente T’avverte, Conosce la soluzione alle scelte da fare prima che si perdano nel labirinto dei pensieri. E’ un passo avanti alla mente, segue l’energia dentro ogni. Il corpo sa tutto, ma spesso non lo ascoltiamo, Corpo e mente sono alchimia raffinata, Per unirle ci vuole il miglior alchimista e nessuno nasce migliore, Però possediamo le dita per sturare le orecchie da cumuli di ogni. Allora quel pomeriggio decisi di perdermi nella mia stanza noiosa, E soprattutto di pulire bene il mio orecchio sinistro, che è il più capriccioso dei due. La mia cameretta, Il soffitto ... (continua) Bruno Gais 24/05/2019 - 21:01 commenti 3 - Numero letture:920
L\\\'armatura lucente della sentinella Una bellissima donna esile,
Semi di amaranto stringe nelle mani rassomigliano a pugni chiusi. Mi guarda, gli occhi quarzo sono i punti deboli della sua corazza d’argento. Apre i suoi pugni e migliaia di piccole briciole affondano nel terreno. Sono semi di amaranto, meravigliose piante nascono e tutto si tinge di quel colore, Che sembra rosso solo agli stolti. E' così che inizia a piovere acqua fresca. La pioggia ci avvolge in un velo sottile, Ci libera dal resto del mondo, Che non vedrà quanto luminose sono le gemme dei nostri cuori. -Vorrei poter salvare per sempre le persone cui tengo-. -Sai che non è possibile- sussurra lei. -Ce la sto mettendo tutta-. -Non c’entra, rilassati e non pensare agli orologi-. -Forse è questa pioggia che è malinconica? Non sono in grado di aiutare nessuno di loro-. Mi guarda, con il suo corpo gracile e consumato, Le gambe esili e gli occhi miopi. Alza lo sguardo al cielo e gli ordina di smettere di piovere. E così succede. Lei ha un pi... (continua) Bruno Gais 19/06/2019 - 16:36 commenti 0 - Numero letture:904
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