Il giorno in cui arrivò la lettera il caprifoglio era dappertutto, come il caldo, e così lei si cinse a mo' della lonicera ma a un ricordo, alla luce calda dell' abat-jour.
Scrisse, righi su righi a quel figlio che non vedeva da prima che le milizie prendessero Chernobyl.
Infine appoggiò la penna, quando un insolito silenzio si abbatté sul giorno.
-drabble
(dalla raccolta Su di un piede)... (continua)
Ripensavo agli ultimi giorni, al tempo. E ai piedi. Il tempo, lui così assoluto… perso tra piccoli ingranaggi, funambolo in punta di piedi sospinto da due altrettanto piccole lancette.
Così mi rinchiudo volontariamente nella clessidra a piedi scalzi sulla sabbia e, avvalendomi dell’escapologia, mi libererò dal vetro con il tempo.
(dalla raccolta Su di un piede)... (continua)
LE FIABE SPARSE NEI CIELI … RACCONTANO
Impronte lasciate per sbaglio nelle menti e nei pensieri di umani adulti confusi da mille e più problemi che non sanno come risolvere, s’intrufolano pian piano nel profondo e nel silenzio di cieli cosparsi di nubi silenziose e giocano con loro a rimpiattino con quegli sconosciuti inconsci, senza farsi vedere.
Scivolano le menti alla ricerca di nuovi stimoli che gli possano ancora far credere alle fiabe di un tempo antico come quando erano innocenti bambini.
Oggi però rincorrono di più i preziosi momenti del passato che ormai se ne è andato e che per sempre rimarrà tale e quale dentro la staticità di quei momenti che più non torneranno: “capire questo è proprio il segreto.”
Poi, compreso quest’importante dettaglio il pensiero può trovare il portale dei cieli dove si trovano le belle fiabe degli uomini adulti create dall’Universo che servono ad aiutarli nei momenti difficili.
Ma le difficoltà sono tante per ritrovare la felicità perduta... (continua)
“Il giorno in cui arrivò la lettera il caprifoglio era dappertutto, come il caldo.”
L'aereo faceva ritorno dalla sua missione, ma il suo sistema di sganciamento non aveva vuotato il carico.
Erano rimaste tre bombe che non potevano essere riportate alla base: gli ordigni dovevano essere sganciati nel ritorno.
Sentii due esplosioni, lontane che mi tolsero dalla lettura.
Nella tarda mattinata del giorno dopo, alcuni ragazzini andarono a vedere dove fossero cadute quelle bombe.
Alla fine trovarono la bomba inesplosa. Che esplose.
Se ne salvarono pochi, di quel gruppetto.
Non ricordo il contenuto della lettera, sopraffatto dal dolore....
(continua)
Salì sul treno con un peso nel cuore. Sistemato il suo bagaglio, notò la ragazza seduta di fronte a lui.
Aveva grandi occhi luminosi ed un sorriso bellissimo; se ne sentì intrappolato e desiderò fortemente parlare con lei, ma tacque, temeva di spaventarla. Fu la ragazza che sorridendogli con naturalezza si presentò. -“Elisa, piacere” -“Riccardo, piacere mio”.
Cominciarono a raccontarsi; le loro storie man mano si intrecciavano, si sovrapponevano come in un misterioso rituale magico. Riccardo si riconobbe in lei e si trovò a sorridere di nuovo.
La sua fermata. Si alzò e scese leggero per continuare il suo viaggio....
(continua)