Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
INCIPIT DIALOGATO

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto che inizi con il seguente dialogo: "Allora, non mi fai entrare?" Il racconto deve contenere molto dialogo e la storia deve essere di tipo sentimentale.


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AMORE ACERBO

Allora, non mi fai entrare? Ancora oggi ricordo quella voce supplichevole ma decisa insieme allo scricchiolio delle tavole di legno che a mala pena chiudevano l’entrata della soffitta. – No, vattene via…come mi hai trovato…non voglio vederti più.-Ero nel mio rifugio segreto, nella stanza dei sogni perduti…a 16 anni di sogni ne avevo molti.Chi mi pregava era il mio primo amore di tre anni più grande. Per lui avevo preso una cotta che non mi faceva ragionare, non sapevo neanche cosa fosse l’amore…si trattava di una possibile infatuazione. Mi avvicinai alla porta del vecchio solaio e singhiozzante, disperata gli dissi – Ti ho visto sai, eri con la mia migliore amica, ridevate mangiando il gelato…quello alle fragole il mio preferito! -No ti sbagli non è andata cosi.- -Zitto pinocchio, il tuo naso si sta allungando enormemente ha oltrepassato la porta, lo tocco, adesso te lo spezzo!-La supplica si tramutò in una sonora risata. -Meno male che tua nonna non c’è e il fattore sta in campagn... (continua)

mirella narducci 07/02/2019 - 18:23
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AVRO' CURA DI TE

- Allora non mi fai entrare? Sei stata tu a chiamarmi.
La ragazza ebbe un attimo di esitazione, poi spalancò la porta.
- Certo, vieni. Scusa se ci ho messo un po’ ad aprire, è qualche tempo che ho la testa fra le nuvole.
- Non giustificarti. Piuttosto hai un faccino…da quand'è che non ti fai una bella dormita, intendo sette, otto ore di fila?
- Si vede così tanto? Ultimamente non riesco a riposare, ho sempre tanti pensieri e mi viene l’ansia anche di notte.
- Hai passato un brutto anno, è normale!
- E come lo sai?
- Me ne hai parlato, non ricordi?
- Hai ragione, forse sì.
Dalle persiane filtravano gli ultimi bagliori del giorno, proiettando sfumature porpora sulla credenza in noce della cucina.
- E’ stata dura, lo so. Prima la tua migliore amica, poi il tuo uomo. Le persone più importanti della tua vita ti hanno abbandonato: altri al posto tuo sarebbero crollati.
Gli occhi cerulei della donna cominciarono a nascondersi dietro un velo di lacrime.
- Adesso non fare così, pren... (continua)

PAOLA SALZANO 19/02/2019 - 16:47
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È BELLO RIAVERTI.

«Allora non mi fai entrare?»Sandro, era lì, davanti a lei. Chiuse gli occhi. Cosa voleva?
«Che vuoi?» Disse spiccia, la innervosiva, vederlo lì.
«Voglio entrare.» Il sorriso era tirato ed amaro. Perché dopo tanto tempo?
«Davvero...non mi va di scherzare.»
«Neanche a me, credimi.» Crederlo?
«Buona notte, Sandro.» Disse, cercando di chiudere la porta, ma lui la bloccò.
«Per favore. Dobbiamo parlare.»
«E quanto mai abbiamo parlato?»Non voleva vederlo. Non così. Non era pronta.
«C'è sempre una prima volta.»
«Se c'è qualcosa che devi dirmi, fallo, e poi va via.» Cosa doveva fare, per mandarlo via? Si sentiva esausta.
«Qui sulla porta? Vuoi davvero parlare qui?» No. Lei non voleva parlare, era quello il punto. Ma nonostante fosse, tardi, le tendine, della casa di fronte si mossero. Non potevano dare spettacolo così.
«Va bene, entra.» Disse riluttante.
«Tante grazie! Finalmente ti sei decisa.» Lo lasciò entrare e chiuse la porta. E ora?
«Sandro, perché sei venuto qui?»
«Dobbia... (continua)

Marirosa Tomaselli 23/02/2019 - 22:33
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E, in inverno?

-Allora,non mi fai entrare?- una ruga dalla sua fronte la saluta, Giulio è teso
-No non ti faccio entrare, non so chi sei- Mara ha varcato la soglia, la porta dietro di sé, socchiusa, sostiene la schiena.
-Dai non scherzare, è casa mia-
-Non ti conosco, hai una maglia bianca, a te non piace il bianco...-
-Non giocare Mara, non è il momento-
-Sono mesi che non è il momento, l'ho capito bene, o mi sono confusa? Ti ho rincorso sotto la pioggia, mi sono graffiata i piedi nudi sui sassi, le spalle hanno raccolto l'acqua che scendeva dai capelli ed ho inghiottito il mascara che segnava il mio viso...un clown? Io. Mi sono confusa quando la doccia calda disegnava il vapore sul vetro e nella cabina il vuoto si muoveva nel suono di uno scroscio che andava giù, spazio disabitato, il tuo corpo altrove. Ho letto un libro sul penultimo scalino di pietra, il posto più scomodo della casa, dici tu, ma mi son confusa e non ho sentito la tua cura, e se non ho mangiato ho trovato gonne che non stava... (continua)

Grazia Giuliani 06/02/2019 - 19:47
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entra e nutriti di me

-Allora, non mi fai entrare?
-Come? sono qui che ti aspetto, da giorni, da mesi, non faccio altro che cercare te, qui, dentro di me
-Allora, posso?
-Sono qui per te, farò del mio grembo la tua casa
-Ma sei certa che sia io?
-So perfettamente chi abiterà il mio cuore, conosco i suoi battiti, sono anche i miei, conosco i suoi occhi, non il colore, neppure lo sguardo, ma la profondità dell’anima sua è pari a quella di un oceano senza continenti, ne conosco le isole, il vento, il tepore del sole che asciuga lacrime, conosco i suoi viaggi, i suoi ritorni, l’anima sua di farfalla, le ali sue leggere, dimentiche di grandine. Del mio grembo farò scudo…
-Davvero? Ma non sono io che ho scelta te?
-Forse, ma non avresti potuta essere altra da chi sei, è scritto nei miei giorni, dalla nascita dei tempi
-Ma tu sarai pronta a ricevermi? Non c’è manuale che insegni….
-Sono pronta da ancora prima che conoscessi le parole, pronta da ancor prima dei miei primi passi, sono pronta da quando ho vi... (continua)

laisa azzurra 08/02/2019 - 19:19
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Lui lei e l\'altro

Lui, lei e l’altro

«Allora, non mi fai entrare?» esordì Barbara.
Roberto era impietrito, mai si sarebbe aspettato, aprendo la porta, di trovarsela di fronte. Avrebbe voluto dirle, in tono sarcastico, qual buon vento la portasse a quelle latitudini, per lei ormai desuete; ma non riuscì a proferire verbo.
«Sbrigati! Non posso stare qua fuori, mi potrebbero vedere!» insistette in tono risoluto Barbara.
«Chi… chi ti potrebbe vedere?» riuscì a chiederle il balbettante Roberto.
«Adolfo, e chi se no!» rispose, e spingendolo di lato entrò velocemente in casa.
Roberto gettò un’occhiata prima a destra e poi a sinistra: la via era deserta. Chiuse la porta e andò da Barbara: che nel frattempo si era accomodata in salotto.
«Avanti, vieni a sederti accanto a me», lo invitò con voce suadente Barbara, battendo il palmo della mano sul cuscino alla sua destra.
Roberto, appoggiato allo stipite della porta, la osservava con fare meditabondo.
«Allora?» fece lei, tirando la gonna fino a metà cosc... (continua)


vecchio scarpone 05/02/2019 - 18:28
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