Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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AFFIORA UN PENSIERO D'AMORE (incipit) Le istruzioni sono: ...scrivi un racconto che inizi così: "In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei.... (o a lui nel caso di autrice)" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Affiora dai vetri di una vecchia Volvo In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta
a metà, col tempo che non mette bene… penso a lei che non è che un ricordo. Anche allora il sole come me non era al suo posto. Ho memoria delle nuvole, finestre a solatio, che nonostante credo fosse gennaio, per quanto possibile lasciavano che quello assicurasse ricordanza del suo calore. E ho impronta che in quei giorni di cambiamenti il sole fosse tra quelli a favore delle trentacinque ore. Così come l’azienda dei telefoni, alla quale chiesi un numero di cellulare. Mi risposero che serviva almeno un indirizzo. Inaudito, la luna dove volete possa abitare!?! Da allora non riesco più a credere agli occhi di una donna e alle parole che siedono sulle sue labbra. Quando si fa notte e ci guardiamo, se potessimo parlare la luna forse mi laverebbe un po’ di rabbia. Gran parte del paese era dentro le proprie case, e a trovare parcheggio si faceva fatica. In quella strada capii che era domenica dalla radio che trasmetteva la partit... (continua) Mirko D. Mastro 27/04/2019 - 21:19 commenti 8 - Numero letture:1010
Affiora un pensiero d'amore In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei. Spengo la sigaretta non è la mia marca, devo tornare a comprarle nel tabaccaio con questa dolce pioviggine che culla i miei burrascosi sentimenti, in cerca di un varco di luce. E' sempre lei, disinvolta come la mia camminata in questa liscia strada che sale lievemente verso l'elegante viale della piazza. Quegli alberi, le loro folte chiome che brillano il verde nascente delle prime foglioline, la rugiada che poggia lasciandola scivolare, come le mie dita che sfioravano le sue rosee guance di velluto. Quello sguardo con gli occhi neri profondissimo mi sorrideva, distesa fra le mie braccia, coccoliamo l'aria che ci sfiora la pelle, ti bacio sulla tua bocca di rosa, quelle labbra che non ci sono più, quel dolcissimo profumo che ancora porta i nostri incantevoli divertimenti. Dove sei? Dove sei andata? Mio raggio di luce, unico mio canto libero, noi come luce di meraviglia rivolti s... (continua)
Luca Di Paolo 22/04/2019 - 17:17 commenti 4 - Numero letture:938
Diario ottanta In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei.... un pomeriggio della metà degli anni ottanta del quale conservo la pagina di un diario, in diretta.
"Mi ha aperto lei facendomi passare in camera dove era intenta a studiare, anche se non mi sembrava nelle condizioni di farlo; la stanza piccola era piena di fumo che combinato al sole che entrava dalla finestra che ne accentuava l’effetto di densità dando la sensazione di essere avvolti in una nebbia maleodorante e una sensazione di oppressione. Malvina mi ha chiarito quello che era già evidente che non era riuscita a studiare. Oggi era uscita di scuola alle 13,20 e alle 15,00 si era messa a studiare interrompendosi solo per fare merenda e srimettendosi sui libri ma senza costrutto. Dopo un po’ che eravamo dentro le ho chiesto di aprire la finestra per cambiare l’aria e dopo che l’ha aperta, mi ha chiesto se andavamo fuori sulle scale. Finalmente un’aria respirabile!... (continua) Beppe Billi 15/04/2019 - 10:53 commenti 3 - Numero letture:1145
E...Noi "In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lui...
e intanto piove sulla terra riarsa dal sole, su quest'isola baciata dal vento del maestrale, che scuote l'interno degli alberi, piegati verso il mare sulle scogliere, in quel pomeriggio di novembre dove il tempo si è fermato. Ascolto i battiti del mio cuore che acquistano vigore, come se il vento soffiasse su quegli atri nascosti, pulsanti di nostalgia e d'amore... Lui che mi accarezza lentamente il viso, mentre scorrono le ore nell'abbandono dei sensi che si raccontano amore, passione e gioia. Una gioia che ritorna dagli abissi profondi, per assaporare di nuovo quella sensazione di pace sublime, mai dimenticata, solo assopita dal tempo, che lento scorre nella stanza, immersa nel tepore dei nostri respiri. Guardo verso la finestra e ancora rivedo il suo viso sorridente, dietro lunghe ciglia la luce dei suoi occhi, che mi guardano e mi fanno sentire bella come non m... (continua) Margherita Pisano 27/04/2019 - 10:36 commenti 12 - Numero letture:1144
Il fumo fa male Il fumo fa male
«In questo pomeriggio estivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene… penso a lui…» vecchio scarpone 12/04/2019 - 23:16 commenti 0 - Numero letture:837
LETTERA DI UN CINEDO In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene… penso a lui….Sono un gay di altri tempi, di una Grecia antica quando Platone amava il suo giovane amico.L’amore fra simili era una formula magica che celava una spiritualità profonda e infondeva energia a piccole gocce. Non pensiamo a nulla di perfetto, senza immaginare il contrario, amo un uomo e mi basta trovare la perfezione in quel suo amore, che scongela la fonte gelata e ridà vita al mio corpo di pietra. Estasi sublime l’accettazione sociale che mi trovava errante nel passato, come uno spigolatore sui campi alla ricerca dell’entusiasmo di questi amori proibiti che niente hanno di diverso, che il fatto di essere dello stesso sesso. Conservare un idea di quei giorni paragonandoli all’oggi, trovo in questi ultimi, una violenza inaudita, la cattiveria che esplode in una giungla dove vilipendio, offese ti dilaniano. Anche quel sogno che nasce dal tuo spirito diventa una maledizione che pesa s... (continua)
mirella narducci 13/04/2019 - 19:40 commenti 7 - Numero letture:1071
MELANCONICI RICORDI In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene….penso a lui. Ricordo tutti quei pomeriggi uggiosi passati insieme a raccontarci di noi con la semplicità e la pazienza di capire i nostri bisogni, i nostri desideri. Cercare quel calore che ci teneva uniti e ci faceva sentire l’uno per l’altro, quella certezza di appartenersi anche nei silenzi. Increduli sapere di essere una cosa soltanto, come una nota che nell’animo dell’altro risuona dello stesso suono. Mi guardavi intensamente volevi scoprire nell’oscurità della mia mente se c’era un emozione che ti avrebbe fatto felice, ma le mie emozioni trovavano rifugio nel corpo che ermetico non rivelava sensazioni che potevano esprimere amore, gioia. Cosciente del mio volontario oscuramento dei sensi, davo l’impressione di non essere me stessa. Paura che si leggesse la mia debolezza o la tentazione beatificante di volerti, di abbandonarmi indifesa alla tua sensualità. Timore il mio… chissà, subivo il... (continua)
mirella narducci 09/04/2019 - 19:26 commenti 7 - Numero letture:1027
Noi no In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lui, posso sentire ogni fiato, ogni piega, dove ci siamo persi, anni fa.
All'ufficio postale c'era la fila, la stanza piccola non accoglieva tutti, noi sulla porta, tu a un lato, io dall'altro. C'eravamo solo salutati, per educazione, ogni tanto i nostri sguardi si cozzavano in quella fragile distanza. Una signora ci è passata in mezzo “Voi siete insieme vero?” “No, noi no” ho risposto “Ma che vuol dire?” e sei scoppiato a ridere, ed io pure. Ti avevo visto altre volte, al tuo negozio. Stanco, a testa bassa, e così ho pensato “Allora ridi!” La fila davanti a noi si è esaurita, mi hai fatto passare prima di te “Avrò tempo per guardarti ancora” mi hai detto “Grazie” mi sono avvicinata allo sportello, il direttore ha fatto le spallucce e una smorfia, ci conosciamo,gli avrei tirato il pacco dei depliant informativi dietro, ma c'era il vetro. Tu, eri all'altro sportello, non ci... (continua) Grazia Giuliani 13/04/2019 - 00:59 commenti 10 - Numero letture:946
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Ripped up In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei...
Azionando la macchina dei ricordi, ricostruisco quella maledetta sera dell'anno scorso. «Non ti amo più!» mi disse impugnando la maniglia della valigia, per poi darmi le spalle per dirigersi alla porta d'ingresso con il passo rapido e l'andatura marziale. Urlai come un forsennato, per di più sferrando dei pugni contro il muro, finché non mi concentrai sulla scrivania su cui era poggiata una foto all'interno di una cornice che le scattai in un bistrot parigino. Era la mia preferita. La sfilai, per dilaniarla senza pietà. Nei giorni successivi, dopo mille rimuginamenti, dal cestino della carta straccia, recuperai i pezzi della fotografia per riattaccarli col del nastro adesivo trasparente. La decisione di ricomporre pazientemente ciò che avevo ridotto a brandelli non è per serbare memoria di lei, bensì per tenere a mente di come un grande amore, nonostante tenda a immor... (continua) Giuseppe Scilipoti 12/04/2019 - 20:24 commenti 18 - Numero letture:1046
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