Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Dicembre, mese di luci e gioia.

Le istruzioni sono:

Scrivi una storia.


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
TUTTO CAMBIA

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto in cui descrivi fatti (in modo creativo) sull'attuale fase di cambiamento.


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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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su votanti


Graffiti di alchimia

Tutto cambia. Col tempo, nel tempo, attraverso il tempo.
Quel tempo che passa sulle nostre rughe, sui nostri capelli bianchi.
Passa sugli eventi.
Passa sui giorni, sui minuti, sulle ore, scivola su noi eppure sembra fermo.
Perché siamo fermi noi.
Come fossimo bloccati in una fotografia scattata più volte. In un quadro eterno di un momento.
Non lo rincorriamo più adesso. Ma aspettiamo che sia lui a passare, a scorrere su quelle pareti un po' troppo bianche.
Come ali di piombo, ci sbattiamo contro.
Quelle pareti bianche che chiudono il mondo fuori e diventano una finestra invalicabile su un panorama che sembra anni luce lontano. Su quel panorama di emozioni, suoni, sensazioni del quale ci è rimasto solo un silenzioso ricordo afono all'esterno ma che grida dentro.
Di quei ricordi che lasciano l’impronta.
L’impronta di un abbraccio, di un sorriso, di un’emozione.
Quelle impronte che come pezzi di puzzle, perfettamente incastrate, fanno noi.
Siamo fatti di quei pezzi, di quegli... (continua)

Chiara Giuranna 21/04/2020 - 19:23
commenti 4 - Numero letture:768

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Leggère tra le rive (tutto cambia senza…)

Dalla mia casa col cancello di ferro, battuto e chiuso sull’orizzonte, tra località Faletta e la frazione Ronchi, mentre mi accendo la penultima sigaretta del pacchetto e mi ascolto masticare quel che resta della scorta di patatine, guardo dal terrazzo il contadino che semina con l’autocertificazione sul cruscotto del trattore accanto a un panino con cipolle e formaggio nella schiscetta di metallo. Che qui chiamano baracchino. E al pensiero di infilare guanti e maschera sarei tentato di smettere di fumare. Senza prendermi sul serio sorrido, magari prima o poi…
Ecco fermarsi dopo il guado una volante dei ghisa, da queste parti solo polizia locale. Il ragazzotto in divisa al terzo passo nell’appezzamento ha i mocassini pesanti per il fango della pioggerella dei giorni scorsi. Dopo avergli mostrato coll’indice la cascina oltre i filari di kiwi se ne va inveendo, e l’uomo con la camicia a quadri impreca qualcosa tipo I campi non si coltivano da soli…
Oggi voglio raccontarvi una leggenda... (continua)

Mirko D. Mastro 04/04/2020 - 07:17
commenti 9 - Numero letture:868

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L\'ora è fuggita

Dipende dal vento. I fiori d'arancio spingono il profumo alla porta della cucina o al di là del cancello e da lì fino alla casa a poche centinaia di metri dalla mia, in linea d'aria un grido, un chiamo. Sono una coppia di una bella certa età, vivono da soli, hanno i figli lontani. Li conosco, mi fermo a parlare con loro se li trovo sul sentiero lungo il quale hanno costruito un rifugio, io lo chiamo campeggio, per alcuni gattini che anni fa rimasero all'improvviso senza padrone.
Loro se ne prendono cura. Due volte al giorno. L'orario lo capisco dai gatti che all'ora prestabilita escono fuori dai cespugli, dalle viti abbandonate e sul ciglio aspettano Elio e Brenda.
All'inizio di questa clausura ho lasciato loro un foglio alla ringhiera con il mio numero di telefono e un messaggio che mi chiamino se hanno bisogno della spesa, di medicinali o anche niente, qualche parola. Lui è venuto due volte a trovarmi. Si avvicina e io indietreggio, come un minuetto.
È difficile assimilare la ... (continua)

Grazia Giuliani 23/04/2020 - 11:58
commenti 17 - Numero letture:1024

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su 11 votanti


Non puoi volare

Ti muovi tra un palco e una strada senza uscita, ti sei perso tra le dita di una mano e le sconfitte per celebrare in un giorno normale,
le tue salite;
Non ti ascolto se stai sempre a dire cose che conosco, vecchie di un tempo andato, mai giudicato e sempre troppo affrettato nei gesti
come un uomo troppo solo, alla ricerca di un appiglio per apparire solo una facciata di un io geloso
della scelta fatta da chimere lontane,
in un tempo diverso, dal vento
del maestrale.
Stai solo tra due rami per catturare l'esistenza di un dire senza consistenza.
Parole gettate in un mare
in tempesta per ancorare la riva bianca, di un mare cristallino,
dove tu, non ti puoi specchiare.
Ti confondi e devii la salita;
oppure era solo una discesa nella sera, che per nulla apparteneva
a quella luna...
che seduta sopra il crepuscolo ascoltava le tue parole spente. Senza un vero senso sono state gettate via in fretta, da chi non vuole ascoltare l'incosistenza del nulla. Privo il vento della... (continua)

Margherita Pisano 15/04/2020 - 16:30
commenti 8 - Numero letture:925

Voto:
su 8 votanti


Ode dopo il proemio

Insieme… alla finestra accostati ad ascoltarti,
Stagione che lasci volteggiare allontanandosi
le foglie dagli alberi come figli, così i figli…
divento chi si ascolta; il resto è aspettare, più o meno
in silenzio, di dire la propria… credo di aver passato
la vita ad ascoltar quello che la gente non voleva dire.

Grazie alla cassa integrazione in deroga
sul far del mattino e al calar della sera
scopro nuovi oceani perdendo di vista cigli
sicuri di costa: mi piace svegliarmi presto con la luna,
scendere con lo sguardo fisso sulla stessa montagna
insieme, lei torna a dormire… io sveglio dal dormire
mia moglie col caffè, e con la mano a qualche
centimetro dalla guancia, altra carezza donata al vento.
Da giorni non permette la si tocchi, da diversi giacigli
ci amiamo come, più di prima di questa insensata cosa.
Dove lavora ci sono stanze con vite che necessitano
d’esser riordinate, respiratori pochi e bocche da pulire.
Quando rincasa dal turno sorride, lascia scarpe ... (continua)


Mirko D. Mastro 10/04/2020 - 07:21
commenti 9 - Numero letture:832

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su 7 votanti


TUTTO CAMBIA...

Una storia che non è altro che la realtà. I primati un bell’ esempio di cambiamento, lento ma continuo fino al portamento eretto e non solo. Se noi discendiamo da codesti genitori…scimmie stiamo effettuando un cambiamento graduale che arriverà ad una decimazione naturale causata da possibili cataclismi o pandemie, non dimentichiamoci gli animali preistorici che sono scomparsi. Scomparirà l’uomo? Si verificherà un cambiamento epocale… chissà! Molti animali stanno morendo per colpa dell’egoismo umano, la nostra estinzione, quale forma di egoismo adotterà per distruggerci. Siamo al punto di una saturazione globale, forse non ci sarà un Dio che possa salvarci! Facciamo parte della specie Homo sapiens genere umano che ha le più alte capacità cognitive rispetto ad altri animali. Dopo 58 milioni di anni siamo gli uomini di oggi con una intelligenza superiore, abbiamo fatto tante nuove scoperte, siamo esseri ingegnosi, abbiamo migliorato sempre più la nostra esistenza. Creato la medicina che c... (continua)

mirella narducci 05/04/2020 - 18:29
commenti 7 - Numero letture:846

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su 4 votanti


Una goccia, il mio universo

Vivo, in una goccia d'acqua che pian piano si espande.
Come me tantissimi altri, un numero sterminato di individui di cui non conosco l'esistenza, esseri di ogni forma, dimensione e colore.
Occupo insieme ad una parte di loro una bolla che galleggia nell'immensità di questa piccola goccia, che io reputo la mia casa, è estremamente fragile, ma dal suo interno sembra impossibile.
Nel mio mondo sono il leader indiscusso, tutte le specie mi temono e negli ultimi secoli sono stato un arrogante conquistatore.
Ora mi sono reso conto delle mie opere e soprattutto degli errori, è questo che in realtà rende grande la mia specie; quando credi non ci sia più niente da dire, ti sorprende.
Sto vivendo un periodo che non credevo potesse più accadere.
Sono sotto attacco da qualcosa di infinitesimamente piccolo, non è “Cattivo”, è “Mortale”.
Non è un leone che si gode la sua preda dopo la caccia.
Probabilmente neanche lo sa, lui non pensa, non ha consapevolezza di essere un mietitore, sa solo m... (continua)

P. Capuana 30/04/2020 - 22:17
commenti 0 - Numero letture:767

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Una voce unica vagava nell'aria

Una voce unica vagava nell'aria
<<Quando tutto cambia - cambia tutto>>

C’era un assoluto silenzio che aleggiava nell'aria, pareva persino sinistro talmente era profondo. Curiosi gli animali uscivano guardinghi dalle loro tane e non vedevano nessuno, l’aria profumava di buono, di pulito. Una situazione mai sentita non si vedevano che poche macchine o camion girare sulle strade quasi di colpo diventate deserte, non si vedevano persone camminare per le strade salvo qualcuna che tristemente a testa bassa ciondolava tra un passo e l’altro.
Un leprotto quasi non poteva credere a ciò che vedeva o meglio a ciò che non vedeva: …. non c’era nessuno in giro, solo un grande silenzio …..
Uscì lui guardingo guardandosi intorno e vide solo la gatta che di solito gli dava la caccia ma pareva che in quella situazione avessero quasi stipulato una tregua; anche la gatta era perplessa da quello strano silenzio, si osò il leprotto a domandare alla gatta, visto che lei viveva gomito ... (continua)


Maria Luisa Bandiera 07/04/2020 - 08:40
commenti 8 - Numero letture:807

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