Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
MINIRICORDI

Le istruzioni sono:

Scegli un interlocutore (persona che ami, che non ami più o non ti ama più) e dà a tutti i ricordi la forma di una domanda: < ti ricordi quella volta che avevo…che mangiavamo insieme…che tu eri vestita …ecc…) >. In questo modo racconta una storia.


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I respiri della mia prosa

Guardo quelle due uniche nubi nere che camminano nel cielo, e forse un po’ sorrido. Devo aver pensato per un istante che quelle, insieme alle altre nuvole, assomigliano alla mia anima… bianca so di averla, ma solo quando lei diventa come l’inchiostro arriva il tempo di regalarla a voi.
William Somerset Maugham disse che “uno scrittore non scrive soltanto quando è a tavolino, scrive tutto il giorno, quando pensa, quando legge, quando fa esperienza. Immagazzina ogni sensazione, ogni persona che incontra”. Ricordi nonno quando ti leggevo “moom” ? La luna e sei soldi… lo abbiamo consumato insieme. Ti piaceva ripetere “tutti i giorni mi sono alzato e sono andato a letto”, poi sei solo restato a letto… E ancora “uno scrittore scrive quando fa colazione. Scrive quando fa l’amore. Un lavoro a tempo pieno”. Come è stato per te accudirmi quando ero un fuscello alla scuola elementare. Te lo ricordi? Mi facesti riscrivere FUSCIELLO ogni mattina… latte e Nesquik, e SCIenza e coSCIenza. Non fa nien... (continua)

Mirko D. Mastro 05/06/2020 - 17:13
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In ginocchio da te

Una cellula della mia memoria mi ha fato pensare a te ed ad un particolare momento della nostra storia. E’ difficile pensarti evitando quel groppo alla gola che mi assale ogni volta che attraversi la mia mente, ma voglio provarci, anche questo è un modo per sentirti ancora presente.
Ti ricordi amore mio quella sera di un po’ di anni fa? Sicuramente si, non puoi averla dimenticata.
Ricordi com’era cominciata? Sembrava un banalissimo dopocena come i tanti che avevamo passato insieme.
Seduti sul solito divano, un bicchiere di vino bianco in mano, il televisore acceso, ma lo guardavamo poco avevamo tante cose da dirci, l’importante era stare insieme.
Ad un certo punto guardai il camino di fronte a noi e dissi:
‘Amore come sarebbe bello se fosse acceso. Ho sempre sognato stare davanti ad un camino con la legna scoppiettante, sotto un plaid con l’uomo che amo ‘.
Tu mi guardasti e senza rispondermi, posasti il bicchiere sul bordo del camino e uscisti. Tornasti
dopo pochi minuti c... (continua)

santa scardino 23/06/2020 - 22:59
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Quel valzer di Strauss

Quel valzer di Strauss

Ogni tanto mi capita di sentire musica classica alla radio e quando trasmettono quel valzer, subito il tempo si riavvolge su se stesso tornando indietro a quel periodo, mai perso, richiamando alla memoria momenti indimenticabili.
Caro amore mio, ti penso dovunque tu sia ora ... ti ricordi di quella musica travolgente che ci ha trovato coinvolti in uno splendido ballo? Era il valzer di Strauss.
Sai non ho mai dimenticato i nostri incontri, ti ho sempre comunque tenuto nel cuore, sono stati due anni d’intenso platonico amore, gli incontri un poco clandestini ma che in fondo erano spesso solo un guardarsi negli occhi tra dolci parole sussurrate, sospiri e lunghi silenzi mano nella mano; lo contornavano quelle telefonate fatte di frasi che arrivavano al cuore come abbracci a coccolare l’anima che si sentiva perduta nel miasma di sentimenti contrapposti.
Ti incontro sempre negli stessi pensieri ancora condivisi con te, ne sono sicura, che hanno il sapor... (continua)


Maria Luisa Bandiera 17/06/2020 - 15:04
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RICORDI DI MAMMA

Non è una giornata come le altre, mi hai raggiunto in giardino ti sei avvicinato nel mio angolo preferito vicino ai gerani rossi. Caro figlio hai trovato un po’ di tempo per regalarmi la tua attenzione. Dalle ombre sul tuo viso ho capito che avevi bisogno di rassicurazioni. Ti ricordi quando piccino ogni visita dal medico ti terrorizzava ed io ero là non ti lasciavo un secondo, la mia presenza ti tranquillizzava. Sempre al tuo fianco fino a quel giorno che timidamente mi hai chiesto che saresti tornato da scuola con i tuoi compagni. Ti ricordi lo sguardo incredulo quando mi trovavi alla scrivania nella luce fioca della lampada ad inseguire le mie fantasie che tu non comprendevi…poesie forse deliri di poeta che tu geloso non volevi sentire forse mi hai anche derisa dandomi della pazza. Ti ricordi ho sempre perdonato, la tua giovane età non mi concedeva il rifugio nei sogni. A volte rimanevi serio a guardarmi il tuo silenzio era la maschera del tuo orgoglio. Adulto sei cambiato…comprendi... (continua)

mirella narducci 02/06/2020 - 15:01
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Ti ricordi quella volta che mi venisti a prendere sotto casa e mi portasti a ballare?

Ti ricordi quella volta che mi venisti a prendere sotto casa e mi portasti a ballare? Era una serata fredda, nonostante fosse agosto inoltrato, ma a me non interessava del freddo: l’unica cosa che desideravo era stare accanto a te. Mi preparai e ti aspettai fuori al balcone, finché non vidi la tua macchina arrivare verso di me. Ero eccitata, emozionata, non stavo nella pelle. Scesi felice e ci baciammo, poi ci incamminammo verso il locale. Fu una serata magica, una di quelle serate che restano per sempre impresse nel cuore. Ballammo tutta la sera, io e te, e del resto del mondo non mi importava: ricordo la fila per prendere da bere, abbracciati, ricordo le chiacchiere con gli altri a cui non davo un gran peso perché tutti i miei pensieri erano rivolti solamente a te, ricordo il tuo sorriso e i tuoi occhi scuri, con cui mi hai promesso tanto. E ricordi il momento più bello? Quando tutti se ne andarono e io te rimanemmo in macchina, abbracciati, a scambiarci coccole e baci. Ero talmente ... (continua)

Marianna S 23/06/2020 - 09:49
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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