Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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UNA CENA PARTICOLARE

Le istruzioni sono:

Scrivi un racconto che abbia come argomento "Una cena particolare"


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A cena col morto.

Non ricordo bene l'anno di preciso...ma dalle mie reminiscenze preadolescenziali sicuramente doveva essere il 1969...
E si parlava tanto sull'argomento di come poter raggiungere la luna nei telegiornali della rete nazionale.
Comunque erano gli ultimi giorni di un giugno afoso e soffocante.
Questo lo ricordo per benino...
Nel baglio assolato del mezzodì regnava un silenzio assordante.
Nulla si muoveva...non una foglia, non un rumore. Che so' un guaito, un miagolio...
In casa Mezzasalma, un nastro viola gigantesco a forma di papillon stava appuntato alla porta di ingresso e ciò spiegava un po tutto di quanto era raccaduto.
Appena varcato l'ingresso della grande casa in pietra e gesso, si poteva da subito notare posto su un catafalco con due grossi ceri accesi ai lati, la salma del compianto Don Turi Mezzasalma.
Una palpebra semi aperta, lasciava intravedere una porzione di occhio vitreo apparentemente vigile. Proprio come se volesse seguire ancora tutti i movimenti, che avve... (continua)

Giovanni Santino Gurrieri 17/12/2015 - 11:54
commenti 3 - Numero letture:982

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su 3 votanti


Breve intensità

Non avevo previsto in alcun modo quello che sarebbe accaduto dopo quell'invito a cena tra amici.
La mia vita avrebbe avuto un cambiamento tale da farmi sentire come se fino a quel momento avessi vissuto solo un' attesa.
Come potrei non definire una cena particolare quell'incontro con te, talmente diverso tutto ciò che sentivo fin dal momento in cui mi preparavo.
Sicuramente metto sempre molta attenzione nel sistemarmi prima di uscire ma quella sera era come se in me ci fosse qualcuno che mi suggeriva cosa fare e soprattutto farlo al meglio.
Ed eccomi arrivare forsennata all'appuntamento, come mio solito sempre con quei minuti di ritardo che non sono mai riuscita a sopperire, tranne nel fare la faccia ingenua di chi aveva visto male l'ora!
In un attimo nella strada ci fu la nostra confusione, il gruppetto che si incontrava e si salutava tra abbracci e commenti vari, poi vicino ad una mia amica ho visto te, che già mi guardavi con un'espressione quasi incredula, forse io avevo la st... (continua)

Alyala Regina 07/01/2016 - 18:14
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Come un Cane a Natale

A passo nudo tra i meandri dell'ennesima città dispersa, nell'anno dell'Ingiuria, l'unico suono che poteva disturbare era quell'incessante silenzio, dove neppure il vento urlava più le sue grida. Una luce fiocca filtrava tra le nubi nero fumo così basse e dense da sentirsi quasi accarezzati da quell'appiccicosa umidità che dominava ogni angolo delle strade. Tante questioni irrisolte nella mente rimbombavano e dentro a quel frastuono di pensieri l'incertezza, la solitudine e lo sgomento affioravano distorcendo l'unica emozione straordinariamente inesistente, non vi era più alcun senso di paura. Libero e vuoto, come stanza buia sovrastata dal silenzio, in attesa di nuova locazione per essere rivissuta, libro con migliaia di fogli bianchi sfogliati dal tempo più occupato a contare le pagine anziché accorgersi dell'inesistenza del racconto nel libro stesso.
Poco o nulla interessavano viaggio e destinazione, dato che ogni angolo era lecitamente chiamato casa, dove piedi nudi dovevano affro... (continua)

Nome e Cognome 03/01/2016 - 21:50
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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L'invito

Il traffico pre - natalizio l'aveva sfiancata. Arrivata a casa, si tolse le scarpe e si sdraiò sul divano. Il passaggio dalla veglia al sonno fu così rapido che neanche si accorse di essere ancora vestita e truccata. Si svegliò la mattina dopo che, in pratica, era già pronta per andare nuovamente in ufficio: non aveva neanche avuto il tempo di cenare la sera prima e per questo si accorse di avere una gran fame. Aprì il frigo, prese un yogurt e lo richiuse velocemente. Mantenere la linea era sempre più difficile e l'unica possibilità che aveva di tener fede a questo impegno era avere il frigo quasi del tutto vuoto. Solo che ora rimpiangeva qualsiasi cosa potesse essere considerata commestibile e con una qualche consistenza. Prese la giacca, la borsa ed uscì di casa. Prima di aprire il portone diede un'occhiata alla cassetta della posta e vide una bella busta di colore verde che sporgeva dalla sua buca delle lettere. La prese e la mise velocemente in borsa. Arrivata in ufficio, iniziò a ... (continua)

LAVINIA FRATI 27/12/2015 - 21:49
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La cena di Amir

Il piccolo Amir, di cinque anni, come ogni cucciolo d’uomo, seguiva la gonna della madre, con l’enorme complessità che può avere un bambino di quell’età.
- Mamma.. mamma! Quando viene papa? - Te l’ho già detto Amir, è ancora presto! – disse Setayesh, subito pentita… per aver utilizzato un tono stizzoso verso il suo bambino.
- Papà torna fra poco, prima che sia troppo buio, vedrai! Affacciati alla finestra… vedi? E’ ancora giorno.
Lo prese in braccio per un poco, affacciati alla piccola finestra, mentre il tramonto dipingeva di rosso le nuvole filiformi.
Setayesh era una giovane donna. S'era sposata a soli sedici anni, molto giovane certo, ma si sentiva fortunata. A lei non era toccata la sorte riservata a tante altre giovani, costrette ad accettare un destino che non prevedeva possibilità di scelte.
Lei, dopotutto, aveva sposato Mahdi, un bravo ragazzo, senza grilli per la testa, solo di qualche anno più di lei. Un onesto lavoratore, capace d'inventarsi sempre qualcosa per sba... (continua)

Francesco Gentile 03/01/2016 - 04:27
commenti 17 - Numero letture:1250

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Lenzuola di seta blu

12 Agosto 2015… non dimenticherò mai quella data,la memoria di quella sera è rimasta indelebile nella mia mente. Ricordo ogni respiro, ogni sguardo, ogni carezza come fosse accaduto ieri… e mai serata fu più dolce e cara al mio cuore. Festeggiammo il nostro diciottesimo anniversario di matrimonio. Eravamo ancora due ragazzini, quando pronunciammo il nostro si, in quel piccolo locale di culto, davanti al Pastore per scambiarci le promesse nuziali e gli anelli. Che emozione e gioia ineffabile, averti al mio fianco! Indossavi quell'abito color avorio che delineava le tue forme e quando lentamente alzai il velo che copriva il tuo volto, il cuore sembrò dimenticare di battere. Sembravi una venere,alta e formosa coi lunghi capelli raccolti sulla nuca e con quel tuo ricciolo ribelle che sempre scivolava sulla tua fronte. Quante volte ci avevo giocherellato seguendo l’ondulazione di quel boccolo naturale…ci andavo matto. Che bella che eri! Diciotto anni sono passati da allora, e ancora ricor... (continua)

Carla Davì 27/12/2015 - 19:02
commenti 23 - Numero letture:1207

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su 9 votanti


PIÙ FORTE DEL TEMPO

Quella sera era rientrato prima dal lavoro. Aveva una cena importante. Ai colleghi non aveva detto niente ed era schizzato via dall'ufficio, con un sorriso enigmatico. Non avrebbe mai potuto spiegare quello che gli stava accadendo, ed in realtà egli stesso faticava a capire, era soprattutto la sua parte razionale, a rifiutare quegli avvenimenti. Ma erano poi da rifiutare? Quella domanda lo torturava, mentre con aria critica valutava l'abito, che avrebbe dovuto indossare. Il primo impulso fu quello di rigettarlo nell'armadio, ma desistette ripensando alla fatica che aveva fatto, per procurarselo. Ancora ricordava la breve conversazione che aveva avuto col proprietario del piccolo negozio del centro.

<<Le serve per una festa in maschera?>> Aveva chiesto questi, stupito.
<<Be'...sì...qualcosa di simile.>> Aveva risposto imbarazzato.
<<Ah!>> Era stato l'unico commento dell'altro.
Non aveva replicato e come avrebbe potuto? Si era limitato a pagare i... (continua)


Marirosa Tomaselli 24/12/2015 - 16:15
commenti 2 - Numero letture:1020

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scatto mortale

Nessuno pensa mai che la morte possa manifestarsi nei momenti e in luoghi più impensabili.
Invece è proprio ciò che mi stava accadendo in quel posto sperduto dalla civiltà, in mezzo ai silenzi del buio, tra i latrati di animali notturni a caccia di una debole preda da assalire.
Jane, la mia bionda e bellissima compagna, era distesa lì, tra le mie braccia, il suo Lodge distava poche decine di metri dal mio, dove tenevo la borsa con l’occorrente per il pronto soccorso.
Ma mi accorsi subito dell’inutilità di tale illuminazione, il battito non c’era ormai più da molto tempo ed i suoi occhi mi guardavano velati, quasi a scusarsi del triste epilogo di una giornata stupenda.
Solo raccontare il nostro incontro ha talmente dell’incredibile che la mia mente lo metabolizza con fatica, comunque trovare una fotografa naturalista in un Lodge a te vicino, nella riserva Masai Mara, in Kenya, in compagnia della sola Jeep e di tanta voglia d’avventura mi è apparso il coronamento dei miei più reco... (continua)

paolo signorini 28/12/2015 - 17:59
commenti 2 - Numero letture:1111

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