Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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RICERCA |
TEMA Le istruzioni sono: scrivi un racconto che abbia questo tema e non necessariamente il titolo: "Quella estate meravigliosa" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Accadde un'estate di sessant'anni fa Ci sono momenti della vita che restano indelebili nella mente, nel cuore e nell’animo, dai sapori e percezioni; la somma di più stimoli semplici legati in modo sintetico, dei dati sensoriali in forme dotate di ricordo, laggiù, l’elicriso sa di selvatico.
È uno dei tanti ricordi che hanno Alfio e Assunta della Basilicata. Quella terra incastrata fra la salsedine di due mari. Fra i calanchi che sembrano disegnati con il gesso. Quando hanno visitato per la prima volta la regione dove sono cresciuti i loro genitori, avevano quell’età in cui ogni luogo somiglia a un altro. E fra i cinque sensi, l’unico che matura senza invecchiare o progredire è l’olfatto. Nelle narici è rimasto annidato quel profumo. Emanava dalla valle umida, dai negozi, dalle case. L’estate è la stagione della libertà, dei sorrisi e del profumo di salsedine. Ma per Assunta e Alfio quest’anno tutto è diverso. Sono costretti a trascorrere due lunghi mesi in Basilicata, la terra d’origine della madre. Una ... (continua) Savino Spina 12/06/2018 - 03:15 commenti 0 - Numero letture:1279
IL MARE D' ESTATE Il mare è il grande protagonista della mia estate meravigliosa. Fin da quando ero bambina mi capitava di rivolgermi al mare per confidargli le mie ansie le mie paure. Depositario inconsapevole le assorbiva e le inabissava nelle sue profondità, lasciandomi i pensieri più belli.Le sue onde misteriose e armoniose con il loro moto incessante ed eterno mi conducevano lontano con la fantasia. Un’ estate scoprii quanto fossi legata al mare, trascorrendo una vacanza, da sola, presi questo periodo come una pausa, un riposo… ne avevo bisogno. Passavo quei giorni sulla riva, dove le onde mai stanche mi lambivano i piedi con carezze consolatrici. Il mare sa ascoltare, in silenzio mi abbracciava e sembrava sussurrarmi che lui mi era vicino e che insieme facevamo parte del creato per adempiere ad un disegno divino. Non ero più sola, la voce del mare a volte dolce a volte tempestosa mi cullava mi rassicurava portava i pensieri laggiù dove l’orizzonte si confonde col cielo. Nello sciabordio si afferra... (continua)
mirella narducci 08/06/2018 - 14:03 commenti 4 - Numero letture:1139
L'ESTATE DELLA MATURITA' Finalmente erano terminati gli esami di maturità: avevo gettato al vento libri ed ansie e mi apprestavo a vivere un'estate meravigliosa.
La quinta D stava per sciogliersi, dopo anni di amicizie, scontri, simpatie, antipatie, come accade per qualsiasi classe che si rispetti ed ognuno di noi portava già nel cuore desideri ed ambizioni, volando con la fantasia verso il proprio futuro che immaginavamo roseo e pieno di aspettative. Ma quello era il momento di concedersi una pausa rigenerante; era stato un periodo stressante, lo ricordo perfettamente ancora oggi a distanza di anni, ed è proprio vero che l’esame di Stato rimane vivo nei ricordi, o meglio negli incubi di un essere umano. Ho ancora nitido nella mente quel mese di luglio, torrido come non mai, oppure torrida era la mia testa che sembrava sul punto di scoppiare; così dopo il colloquio degli orali, uscii dal portone dell’istituto come un carcerato dopo la sentenza di assoluzione, leggera e con una voglia matta di spensieratezza.... (continua) PAOLA SALZANO 26/06/2018 - 11:31 commenti 9 - Numero letture:1185
La breve estate della spensierata giovinezza La breve estate della spensierata giovinezza
Ed eccolo arrivato, puntuale come la morte, il grande caldo: la canicola. vecchio scarpone 23/06/2018 - 14:49 commenti 2 - Numero letture:1031
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Quel piccolo dolore Quell'estate iniziò con la mia vacanza scandalosa.
Nel parentato, nel vicinato, fui la prima ragazza che andò in vacanza con il fidanzato. Non contava che con noi ci fossero mia sorella Simonetta con il marito, comunque avremmo dormito in separate camere matrimoniali. Mio padre e mia madre si adeguarono con fatica a tale libertinaggio, le mie sorelle maggiori mi avevano un po' spianato la strada ma mai erano arrivate a tanto. Lo feci io, la più piccola. In questo caso esser l'ultima mi aiutò. Mia madre litigò con sua madre ( la mia nonna) che a me non disse niente ma a lei chiese se davvero io e il fidanzato avremmo dormito insieme. La mamma di fronte a tanto affronto mi difese e sfrontata le gridò “Speriamo!”. Questa è una di quelle frasi passate alla storia della nostra famiglia, per un bel po' di tempo, restò l'eco. Una settimana in Sardegna. La sensazione di libertà ha segnato quella vacanza. Lì è iniziata la mia storia d'amore, con l'amore, col mare. In quei giorni inizia... (continua) Grazia Giuliani 26/06/2018 - 22:45 commenti 9 - Numero letture:987
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
SORRIDI ANCORA Era una assolato pomeriggio d'estate, ogni cosa, sembrava tingersi di giallo, nel sole del primo pomeriggio. Si prospettava una bella serata, il cielo era limpido e luminoso. Era lì, seduta sui gradini, sotto casa indecisa su cosa fare. Ormai aveva finito di lavorare, e le vacanze erano cominciate. Ancora non aveva pensato a nulla, eppure sentiva che quell'estate era diversa, non avrebbe saputo dire perché. Lo sentiva e basta. Si alzò, era arrivato il momento di fare quattro passi, fino al lungo mare del suo paesino. Le strade erano per lo più deserte, i pochi che come lei, ancora non erano partiti, di sicuro erano scesi in spiaggia, e i turisti, che quell'anno non erano molti, non si facevano mai vedere prima di sera, quando assalivano in massa l'unico bar che c'era e si riversavano, rumorosi nelle strade, impedendo di dormire. Ma anche quella era l'estate, si disse. I suoi tacchi riecheggiavano sulle pietre, mentre affrettava il passo. Ormai sentiva il rumore delle onde e non vedeva ... (continua)
Marirosa Tomaselli 28/06/2018 - 18:10 commenti 0 - Numero letture:1007
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