Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Dicembre, mese di luci e gioia.

Le istruzioni sono:

Scrivi una storia.


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



La lacrima ritrovata

La lacrima ritrovata

Elsa era ormai arrivata oltre la soglia degli ottant'anni, i suoi lineamenti erano ancora belli, aveva solo qualche ruga intorno agli occhi che però non la invecchiavano più di tanto e ovviamente il viso portava comunque i segni dell’età, proprio quell'età non le permetteva più di fare dei progetti a lungo termine e a lei sembrava di non avere più sogni a portata di mano, i suoi figli erano ormai sistemati e abitavano lontano con le rispettive famiglie mentre suo marito se ne era già andato da qualche anno per via di una grave malattia che non era riuscito a superare.
Da qualche giorno aveva una sensazione di disagio interiore che non sapeva identificare né da dove giungesse, si era ritrovata dalla morte di suo marito in quella casa in riva al lago diventata troppo grande per lei, sola e senza più obiettivi da raggiungere. Tutta immersa in questi pensieri, scese nel suo giardino, si tolse le scarpe ed iniziò a camminare sul tappeto erboso appena tagliato.... (continua)


Maria Luisa Bandiera 27/09/2020 - 08:22
commenti 8 - Numero letture:994

Argomento: IL SOGNO

Voto:
su 1 votanti


La corsa con il tempo prima delle vacanze

Un pomeriggio di giugno,un biglietto sul comodino che riportava come destinazione le Canarie seguito dall'orario di partenza, le ore 20:00 e da un'adrenalina offuscata dalla fretta delle mille commissioni da terminare prima della partenza:pulire casa,preparare le valigie e consegnare l'ultimo articolo per il giornale del paese;un paesino circoscritto da edifici e fabbriche e con un asfalto da cui fuoriusciva il calore di un sole bollente e così carico dopo un inverno a giocare a nascondino.
Nell'articolo dovevo appunto annunciare l'arrivo del caldo torrido e afoso nei prossimi 4 giorni, ma penso anche nei prossimi due mesi a seguire, e magari invogliare la gente a partire per mete esotiche (ormai sfinita dopo un inverno freddo e fatto di corse tra scuola,lavoro, casa ed impegni quotidiani da portare al termine, con la scadenza alle calcagne e appunto desiderosa delle ferie tanto meritate)e tentarli a preparare le valigie per passare, come ogni anno che si rispetti, "un'estate al... (continua)

Sara Ciuffreda 10/08/2021 - 14:45
commenti 1 - Numero letture:550

Argomento: UN'ESTATE AL MARE

Voto:
su 3 votanti


LA MIA MUSA

Proverò a descrivere ciò che la mia musa dalle molteplici sembianze fa ogni volta che si appropria dei miei cinque sensi. Con occhi da poeta la vedo, la sento ed esprimo attraverso di lei i sentimenti più vivi. Le belle poesie sono quelle scritte con le ginocchia sulle pietre, col dolore in gola, con frasi sofferte che fanno parte di verità segrete che toccano il cuore. Descrivere, sviscerare ciò che ci spinge a scrivere ci indurrebbe ad essere poveri e maledetti per poter toccare il cielo, ma bastano solo semplici parole che salgono come l’edera faticosamente in alto, per dare voce ai sentimenti più puri. Difficile è descrivere la delizia del silenzio, non venire toccati dalle volgarità della gente, dalle chiacchiere inutili, parole vuote senza amore che non scaldano. Descrivere il regno della mia ispiratrice è ardua impresa, il pensiero si eleva, dalle sue labbra affiorano frasi che s’imprimono nel cuore e altro non rimane che diffonderle al mondo intero. Mia dolce musa è nel silenzi... (continua)

mirella narducci 16/10/2020 - 20:04
commenti 4 - Numero letture:801

Argomento: La Descrizione

Voto:
su 4 votanti


Lalla

Avevo da poco perso la mia mamma e nel cuore avevo un dolore così grande, che avrei potuto tagliarlo a fette..
I miei figli dicevano che stavo diventando "dispotica" e che non sopportavo più nessuna contrarietà. Insomma ero un'antipatica!
Mi ero chiusa in un dolore sordo e cercavo di evitare il contatto con chiunque.
Un giorno, ritornando dall'ufficio, trovai in cucina una scatola di cartone con su scritto : PER TE.
Sicuramente i miei figli volevano rabbonirmi con quel dono inaspettato
Mi avvicinai cauta e aprii la scatola con sospetto.
Avvolta in una copertina Rosa c'era una cagnetta di pochi giorni, che mi guardò con occhi languidi.
No, non potevano pensare che avessi voglia di badare ad un cane! Ma in casa non c'era nessuno e, nonostante la mia ritrosia, mi misi ad accarezzare quell'essere indifeso.. Come risposta ebbi una leccata sulle mani ed il mio cuore si rimescolo'tutto, guardando quegli occhi imploranti e fiduciosi..
Perbacco! Non volevo affezionarmi a ... (continua)

Teresa Peluso 19/10/2020 - 13:33
commenti 8 - Numero letture:748

Argomento: La Descrizione

Voto:
su 3 votanti


Luci sulla veglia

La scala di pietra, racchiusa tra due pareti, si aprì in un varco ampio nella parte finale.
Una longherina di ferro sostituiva la porzione di muro tolta, in modo che, da quel punto della scala, si potesse vedere l'ambiente a piano terra. Da sopra ne sentii la voce.
Si sovrammetteva alle altre, senza severità, come fosse il solo ad avere qualcosa da dire, come se gli altri lasciassero uscire parole trasparenti, e lui ancora più su, senza pausa.
Fu la luce che accesi sulla scala a farlo tacere. Pensai ai grilli che da anni ho in casa. Vanno e vengono. Nel buio cantano. Quando accendo la luce penseranno a un sole improvviso, un nuovo giorno inaspettato e fanno silenzio.
Dopo anni, la prima cosa che vidi di Giorgio furono i capelli radi nella parte alta della testa, attorno i riccioli corti, sfumati di bianco. Le spalle si incurvarono appena in avanti, si guardò le scarpe. Io ne vidi le punte. La terra attaccata mi ricordò che era il tempo delle olive da raccogliere. Il freddo gli l... (continua)

Grazia Giuliani 29/10/2020 - 19:01
commenti 9 - Numero letture:822

Argomento: La Descrizione

Voto:
su 5 votanti



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