Parole in libertà
Scrittura Creativa |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Quella volta che stavano per cambiarmi la vita era un giorno dell'aprile del 1971, alle scuole Puccini che avevamo incignato l'anno prima.
Vennero a metà mattinata un paio di persone che volevano vedere gli alunni delle prime classi delle elementari. C'era in programma di fare, sulla RAI, lo sceneggiato "Pinocchio" di Comencini che sarebbe andato in onda di lì ad un annetto. Entrarono in classe e ci osservarono attentamente. Tra tutti i bambini della scuola ne scelsero alcuni trai quali io. Qualche giorno dopo vennero anche a casa ma non so perchè poi non se ne fece di nulla. A dire il vero di questo episodio mi ricordavo molto vagamente tanto da ritenere che mi fossi immaginato molto di tutta la vicenda; un vago ricordo sfumato ai bordi. La conferma che si trattasse di un fatto reale è venuta da mio fratello e poi da... un collega di lavoro che stamani mattina si ricordava dell'episodio avvenuto nella scuola dove sua madre faceva la bidella e che anche lui frequentava.... (continua) Glauco Ballantini 28/04/2021 - 11:43 commenti 5 - Numero letture:757 Argomento: LE STAGIONI DELLA VITA
Valzer per Olindo Leggendo una raccolta di poesie di Olindo Guerrini mi sono imbattuto in una somiglianza davvero evidente con una canzone di De Andrè del primo periodo, mi ricordavo la poesia che mio nonno recitava quando ero piccolo che però stavolta ho collegato a “Valzer Campestre (Valzer per un amore)”.
Mettendole accanto sono stato sorpreso dal parallelo, quasi puntuale trai due testi. Il brano di De Andrè è molto noto, metto invece la poesia del Guerrini, del 1877. "Quando tu sarai vecchia e leggerai" Glauco Ballantini 10/05/2021 - 10:13 commenti 6 - Numero letture:1211 Argomento: RISCRITTURA
DONNA PER TE Tutto l’amore
in un bicchiere... dissetata ho sciolto i pianti rimasti in fondo alla gola. Sorseggiando la passione ho sconfitto la solitudine...non più parole nascoste dietro una scusa solo sorrisi esagerati che mi abbracciano e fanno di me una nuova donna. Forse questa poesia mi rispecchia, ho sempre dato molta importanza all’amore in ogni sua forma lasciandomi trasportare e cercando di capire il prossimo donando a volte anche solo un sorriso. Ho bevuto nel bicchiere dell’amore e questo mi ha salvata perché ho iniziato a vedere tutto più bello, non mi sono sentita più sola. La vita purtroppo non è sempre rosea, ci sono sempre alti e bassi e questi ultimi se non hai il cuore pieno d’amore non li superi facilmente. Si... ci si sente nuovi più veri si ama e si è riamati non può essere altrimenti, l’amore ripaga sempre. Anche nelle mie poesie l’amore è il leitmotiv delle mie opere è talmente radicato in me che non posso fare a meno di farne dono agli altri o almeno a chi ... (continua) mirella narducci 15/05/2021 - 21:49 commenti 5 - Numero letture:687 Argomento: RISCRITTURA
La leggenda del cesello In una calda notte lo scultore bellunese Italo De Gol realizza nel legno La lupa che ulula alla Luna.
In un’ altrettanto calda notte di luglio di tanto tempo fa una lupa, seduta sulla cima di un monte, ululava per il suo cucciolo senza darsi pace. Nel cielo splendeva ciò che restava dell’ombra della luna. Il lamento della lupa contrariò la Signora che brilla d’argento, la quale gli domandò: < Cosa c’è da lagnarsi tanto? Smetti almeno un poco…>. “Ti staccasti da me il mio bianco seno rispose la lupa. La luna, allora, cominciò a farsi sempre più grande e luminosa <Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto> disse, dolcemente, alla lupa in pena. “crescere insieme La lupa, tremante di freddo e di paura, al figliolo. “(…) ti attendo Mirko D. Mastro 23/05/2021 - 04:55 commenti 7 - Numero letture:666 Argomento: RISCRITTURA
Còccole in fabula Narra questa favola antica di un piccolo rigogolo lìvido rimasto solo nel folto del bosco. Le sue ali non erano ferite, ma la paura presa per l’urto nella caduta da un enorme faggio non lo lasciava libero di tornare a volare. Restò così in balia dell’inverno che già faceva sentire i suoi primi geli. Se ne accorse il faggio dai grandi rami che non si preoccupò di dargli riparo dal cattivo tempo. Lo notò da lì a poco un grosso castagno che però non gli offrì rifugio tra le sue fronde. Girovagava l’esserino nell’oscurità della fratta quando si sentì chiamare: “Uccellino vieni tra i miei rami, affinché tu possa ripararti dal freddo.”
“Nel buio Stupito il rigogolo si voltò e vide che a parlare era stato un piccolo pino che lo accolse su uno dei suoi rami. Subito dopo anche una pianta di ginepro gli offrì le sue còccole per sfamarsi durante il lungo inverno. L'uccell... (continua) Mirko D. Mastro 25/05/2021 - 05:05 commenti 11 - Numero letture:730 Argomento: RISCRITTURA
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