Scrittura Creativa |
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La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. un fiocco di neve vagabondo / fra scavalcare una tettoia o una viottola / non sa decidersi (Emily Di Le istruzioni sono: Un drabble (racconto di 100 parole) sull’Indecisione ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Allora, non mi fai entrare? Ancora oggi ricordo quella voce supplichevole ma decisa insieme allo scricchiolio delle tavole di legno che a mala pena chiudevano l’entrata della soffitta. – No, vattene via…come mi hai trovato…non voglio vederti più.-Ero nel mio rifugio segreto, nella stanza dei sogni perduti…a 16 anni di sogni ne avevo molti.Chi mi pregava era il mio primo amore di tre anni più grande. Per lui avevo preso una cotta che non mi faceva ragionare, non sapevo neanche cosa fosse l’amore…si trattava di una possibile infatuazione. Mi avvicinai alla porta del vecchio solaio e singhiozzante, disperata gli dissi – Ti ho visto sai, eri con la mia migliore amica, ridevate mangiando il gelato…quello alle fragole il mio preferito! -No ti sbagli non è andata cosi.- -Zitto pinocchio, il tuo naso si sta allungando enormemente ha oltrepassato la porta, lo tocco, adesso te lo spezzo!-La supplica si tramutò in una sonora risata. -Meno male che tua nonna non c’è e il fattore sta in campagn... (continua)
mirella narducci 07/02/2019 - 18:23 commenti 5 - Numero letture:1312Argomento: INCIPIT DIALOGATO
Una gondola d\'amore. Una gondola d’amore
luciano rosario capaldo 07/07/2015 - 12:35 commenti 8 - Numero letture:1721Argomento: LA TRAMA
Il vedovo Il vedovo.
Non succede spesso che mia moglie ed io si vada a teatro. L’occasione ci è stata data da una sua collega che adora Cristicchi e saputo che al Teatro Carcano si rappresentava una sua opera, “Magazzino 18”, di cui era unico protagonista, ha tanto insistito che alla fine ci siamo lasciati convincere. Abbiamo preso la metro verso le 20; il traffico dei pendolari era quasi del tutto scemato, ci siamo infilati nell’ultima carrozza che di solito è anche la meno affollata. Con noi infatti solo altre due persone: una giovane ragazzina, nera, con due occhi… che vi lascio immaginare, una cuffia di lana che lasciava spuntare un ciuffo nero spruzzato di azzurro, con tanto di cuffie, che stava beatamente ascoltando qualche pezzo dei suoi preferiti accompagnandolo con l’andamento del capo, poi, un po’ scostato, c’era “lui”. Si “lui” “il vedovo” questo era infatti il suo nome, o meglio, il suo nomignolo che le era stato affibbiato dalle sue dipendenti e tra queste mia moglie e l’a... (continua) Roberto Colombo 18/01/2015 - 13:00 commenti 17 - Numero letture:1494Argomento: PERSONAGGI CATTIVI (con qualche buona qualità)
Il profumo delle orchidee “Perchè ti alzi? Non è forse presto?” chiese l’uomo lasciando tuttavia che la donna che si trovava al suo fianco si alzasse dal letto che condividevano.
“Sì, ma non ho più sonno.” rispose lei con tono privo di intonazione. “E non puoi restare?” “Non posso.” ribeccò semplicemente la donna avviandosi verso il davanzale. “Mi ami, Clara?” chiese lui poco dopo conoscendo già la risposta. La vera risposta. La donna dai capelli neri lunghi e ondulati si strinse nella vestaglia sedendosi sul marmo bianco e freddo del davanzale. “Ti amo, Enrico.” disse con voce tremante. L’uomo si alzò dal letto e si avvicinò alla donna. Guardò l’orologio a pendolo sul pregiato comò della loro camera da letto. Si trattava di una stanza elegante e dorata, una gabbia ben arredata, sfarzi che servivano a nascondere il ferro freddo e sporco di quella prigione. Guardò sua moglie osservare romanticamente il cielo nero della notte. Clara era una delle nobildonne più belle della contea, una donna fiera ed elegan... (continua) Anna Di Maio 17/02/2015 - 20:12 commenti 3 - Numero letture:1550Argomento: IL DIALOGO
Vetro È notte e sto dormendo.Il vento sbatte contro le finestre,creando un monotono canto di struggimento.Apro gli occhi...ho un dolore fortissimo al braccio.Dal dolore,inizio a piangere.Entra qualcuno nella mia camera,lo chiamo,ma non risponde.Urlo,ma non si gira.Esce.Allora cerco di alzare il braccio,per togliermi questa coperta che mi ricopre...Ma dove è il mio braccio?!Non lo vedo...Allora mi alzo di scatto,cado dal letto e un rumore secco mi frantuma l'anima ...Guardo le mie gambe...sono rimasti solo dei frantumi di vetro.Alzo il viso verso quello che è uno specchio,ma ciò che viene riflesso è qualche pezzo di vetro per tera.Io non ci sono...Cerco di piangere,ma nulla esce dai miei occhi,solo disperazione...
Mi trascino verso la finestra,la luna mi rispecchia.Sono di vetro...! E allora capisco...sono inconsistente come le nuvole,sono vuoto come la roccia e trasparente come il vetro...Sono un uomo che rinnega il proprio Dio,sono un uomo che vive in un universo che lo odia...in un piane... (continua) Niccolò Sanesi 14/03/2015 - 18:21 commenti 3 - Numero letture:1679Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
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