Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Una gondola d\'amore.

Una gondola d’amore


Non conosco le grandi città del nord, però visto che la trama di questo mese me lo chiede, sceglierò non la solita Milano da bere o la parigina Torino; no, sceglierò Venezia, lagunare e costosissima città.
Già perché è sempre stata la meta ambita dagli Italiani per il viaggio di nozze, dagli stranieri per le gondole ed il carnevale e degli attori per il Festival. A parte queste indicazioni che potevo risparmiarvi dal momento che chi non conosce Venezia, mi preme raccontarvi una storia vera, ripetuta e ripetitiva.
Un po’ anacronistica per i tempi d’oggi. Laureato in lettere e filosofia, ho sempre disdegnato l’insegnamento che mi avrebbe forse garantito un fisso ed un colore unico da indossare come vestito. Avete mai notato che gli insegnanti si riconoscono da lontano e quando qualcuno di essi ci viene presentato e si” autodenuncia” tale, prontamente esordiamo dicendo << lo immaginavo>>. Si, perché l’insegnante , a parte qualche filocomunista ... (continua)


luciano rosario capaldo 07/07/2015 - 12:35
commenti 8 - Numero letture:1459

Argomento: LA TRAMA

Voto:
su 31 votanti


Il vedovo

Il vedovo.
Non succede spesso che mia moglie ed io si vada a teatro. L’occasione ci è stata data da una sua collega che adora Cristicchi e saputo che al Teatro Carcano si rappresentava una sua opera, “Magazzino 18”, di cui era unico protagonista, ha tanto insistito che alla fine ci siamo lasciati convincere.
Abbiamo preso la metro verso le 20; il traffico dei pendolari era quasi del tutto scemato, ci siamo infilati nell’ultima carrozza che di solito è anche la meno affollata. Con noi infatti solo altre due persone: una giovane ragazzina, nera, con due occhi… che vi lascio immaginare, una cuffia di lana che lasciava spuntare un ciuffo nero spruzzato di azzurro, con tanto di cuffie, che stava beatamente ascoltando qualche pezzo dei suoi preferiti accompagnandolo con l’andamento del capo, poi, un po’ scostato, c’era “lui”. Si “lui” “il vedovo” questo era infatti il suo nome, o meglio, il suo nomignolo che le era stato affibbiato dalle sue dipendenti e tra queste mia moglie e l’a... (continua)

Roberto Colombo 18/01/2015 - 13:00
commenti 17 - Numero letture:1278

Argomento: PERSONAGGI CATTIVI (con qualche buona qualità)

Voto:
su 7 votanti


Il profumo delle orchidee

“Perchè ti alzi? Non è forse presto?” chiese l’uomo lasciando tuttavia che la donna che si trovava al suo fianco si alzasse dal letto che condividevano.
“Sì, ma non ho più sonno.” rispose lei con tono privo di intonazione.
“E non puoi restare?”
“Non posso.” ribeccò semplicemente la donna avviandosi verso il davanzale.
“Mi ami, Clara?” chiese lui poco dopo conoscendo già la risposta.
La vera risposta. La donna dai capelli neri lunghi e ondulati si strinse nella vestaglia sedendosi sul marmo bianco e freddo del davanzale.
“Ti amo, Enrico.” disse con voce tremante.
L’uomo si alzò dal letto e si avvicinò alla donna. Guardò l’orologio a pendolo sul pregiato comò della loro camera da letto. Si trattava di una stanza elegante e dorata, una gabbia ben arredata, sfarzi che servivano a nascondere il ferro freddo e sporco di quella prigione. Guardò sua moglie osservare romanticamente il cielo nero della notte. Clara era una delle nobildonne più belle della contea, una donna fiera ed elegan... (continua)

Anna Di Maio 17/02/2015 - 20:12
commenti 3 - Numero letture:1360

Argomento: IL DIALOGO

Voto:
su 8 votanti


Vetro

È notte e sto dormendo.Il vento sbatte contro le finestre,creando un monotono canto di struggimento.Apro gli occhi...ho un dolore fortissimo al braccio.Dal dolore,inizio a piangere.Entra qualcuno nella mia camera,lo chiamo,ma non risponde.Urlo,ma non si gira.Esce.Allora cerco di alzare il braccio,per togliermi questa coperta che mi ricopre...Ma dove è il mio braccio?!Non lo vedo...Allora mi alzo di scatto,cado dal letto e un rumore secco mi frantuma l'anima ...Guardo le mie gambe...sono rimasti solo dei frantumi di vetro.Alzo il viso verso quello che è uno specchio,ma ciò che viene riflesso è qualche pezzo di vetro per tera.Io non ci sono...Cerco di piangere,ma nulla esce dai miei occhi,solo disperazione...
Mi trascino verso la finestra,la luna mi rispecchia.Sono di vetro...!
E allora capisco...sono inconsistente come le nuvole,sono vuoto come la roccia e trasparente come il vetro...Sono un uomo che rinnega il proprio Dio,sono un uomo che vive in un universo che lo odia...in un piane... (continua)

Niccolò Sanesi 14/03/2015 - 18:21
commenti 3 - Numero letture:1473

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 10 votanti


Ditemi il perché...?

"Non il giorno in cui cadrai,non quel giorno,io non ci sarò.Non oggi che ridi,io me ne andrò.Ma appena arriveranno ti accorgerai di quanto questo paese sia debole..."mi disse mia madre.La guardai e risi,impugnando la lancia,fino a farmi sbiancare le nocche."Madre,io tornerò.Ma se non lo dovessi fare...Continua a vivere nel mio ricordo."gli dissi.Mi guardò,piangendo,poi mi abbracciò di nuovo.Allora io uscì di casa,a passo spedito.Raggiunsi il mio plotone e ci incamminammo verso quella che sarebbe stata la mia guerra.Costretto dalle autorità ad arruolarmi,ora partecipavo ad una guerra che andava avanti da due inverni e che non andava a favore del mio paese..ma io combattevo per mia madre.
Arrivammo al bosco dopo un mese dalla partenza e ci accampammo sotto le querce anziane.Era il tramonto,furono messi i turni di guardia e poi andammo a dormire.
Stetti un anno a girovagare tra i boschi,poiché la nostra posizione era quella di difendere i confini sud.Se non per un as... (continua)

Niccolò Sanesi 10/03/2015 - 18:12
commenti 1 - Numero letture:1439

Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE

Voto:
su 7 votanti



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