Parole in libertà
Scrittura Creativa |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Una gondola d’amore
luciano rosario capaldo 07/07/2015 - 12:35 commenti 8 - Numero letture:1459 Argomento: LA TRAMA
Il vedovo Il vedovo.
Non succede spesso che mia moglie ed io si vada a teatro. L’occasione ci è stata data da una sua collega che adora Cristicchi e saputo che al Teatro Carcano si rappresentava una sua opera, “Magazzino 18”, di cui era unico protagonista, ha tanto insistito che alla fine ci siamo lasciati convincere. Abbiamo preso la metro verso le 20; il traffico dei pendolari era quasi del tutto scemato, ci siamo infilati nell’ultima carrozza che di solito è anche la meno affollata. Con noi infatti solo altre due persone: una giovane ragazzina, nera, con due occhi… che vi lascio immaginare, una cuffia di lana che lasciava spuntare un ciuffo nero spruzzato di azzurro, con tanto di cuffie, che stava beatamente ascoltando qualche pezzo dei suoi preferiti accompagnandolo con l’andamento del capo, poi, un po’ scostato, c’era “lui”. Si “lui” “il vedovo” questo era infatti il suo nome, o meglio, il suo nomignolo che le era stato affibbiato dalle sue dipendenti e tra queste mia moglie e l’a... (continua) Roberto Colombo 18/01/2015 - 13:00 commenti 17 - Numero letture:1278 Argomento: PERSONAGGI CATTIVI (con qualche buona qualità)
Il profumo delle orchidee “Perchè ti alzi? Non è forse presto?” chiese l’uomo lasciando tuttavia che la donna che si trovava al suo fianco si alzasse dal letto che condividevano.
“Sì, ma non ho più sonno.” rispose lei con tono privo di intonazione. “E non puoi restare?” “Non posso.” ribeccò semplicemente la donna avviandosi verso il davanzale. “Mi ami, Clara?” chiese lui poco dopo conoscendo già la risposta. La vera risposta. La donna dai capelli neri lunghi e ondulati si strinse nella vestaglia sedendosi sul marmo bianco e freddo del davanzale. “Ti amo, Enrico.” disse con voce tremante. L’uomo si alzò dal letto e si avvicinò alla donna. Guardò l’orologio a pendolo sul pregiato comò della loro camera da letto. Si trattava di una stanza elegante e dorata, una gabbia ben arredata, sfarzi che servivano a nascondere il ferro freddo e sporco di quella prigione. Guardò sua moglie osservare romanticamente il cielo nero della notte. Clara era una delle nobildonne più belle della contea, una donna fiera ed elegan... (continua) Anna Di Maio 17/02/2015 - 20:12 commenti 3 - Numero letture:1360 Argomento: IL DIALOGO
Vetro È notte e sto dormendo.Il vento sbatte contro le finestre,creando un monotono canto di struggimento.Apro gli occhi...ho un dolore fortissimo al braccio.Dal dolore,inizio a piangere.Entra qualcuno nella mia camera,lo chiamo,ma non risponde.Urlo,ma non si gira.Esce.Allora cerco di alzare il braccio,per togliermi questa coperta che mi ricopre...Ma dove è il mio braccio?!Non lo vedo...Allora mi alzo di scatto,cado dal letto e un rumore secco mi frantuma l'anima ...Guardo le mie gambe...sono rimasti solo dei frantumi di vetro.Alzo il viso verso quello che è uno specchio,ma ciò che viene riflesso è qualche pezzo di vetro per tera.Io non ci sono...Cerco di piangere,ma nulla esce dai miei occhi,solo disperazione...
Mi trascino verso la finestra,la luna mi rispecchia.Sono di vetro...! E allora capisco...sono inconsistente come le nuvole,sono vuoto come la roccia e trasparente come il vetro...Sono un uomo che rinnega il proprio Dio,sono un uomo che vive in un universo che lo odia...in un piane... (continua) Niccolò Sanesi 14/03/2015 - 18:21 commenti 3 - Numero letture:1473 Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
Ditemi il perché...? "Non il giorno in cui cadrai,non quel giorno,io non ci sarò.Non oggi che ridi,io me ne andrò.Ma appena arriveranno ti accorgerai di quanto questo paese sia debole..."mi disse mia madre.La guardai e risi,impugnando la lancia,fino a farmi sbiancare le nocche."Madre,io tornerò.Ma se non lo dovessi fare...Continua a vivere nel mio ricordo."gli dissi.Mi guardò,piangendo,poi mi abbracciò di nuovo.Allora io uscì di casa,a passo spedito.Raggiunsi il mio plotone e ci incamminammo verso quella che sarebbe stata la mia guerra.Costretto dalle autorità ad arruolarmi,ora partecipavo ad una guerra che andava avanti da due inverni e che non andava a favore del mio paese..ma io combattevo per mia madre.
Arrivammo al bosco dopo un mese dalla partenza e ci accampammo sotto le querce anziane.Era il tramonto,furono messi i turni di guardia e poi andammo a dormire. Stetti un anno a girovagare tra i boschi,poiché la nostra posizione era quella di difendere i confini sud.Se non per un as... (continua) Niccolò Sanesi 10/03/2015 - 18:12 commenti 1 - Numero letture:1439 Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
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