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Il cielo di Taranto

Una tarda primavera
fa tornare il sole
che avevamo aspettato
come il primo desiderio.


Però si guarda in su
oltre questo cielo
rosso


senza passione


eppure l'abbiamo


sta sopita
sotto il mare


sopra e sotto intossicato
questo cielo addormentato


sta fermo ed aspetta il suo destino
come Taras sul dorso del delfino.




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Opera scritta il 13/04/2015 - 19:02
Da Antonio GARGANESE
Letta n.1791 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Poesia con un profondo significato e attualissima! Buona serata,

Chiara B. 14/04/2015 - 18:30

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Quante bellezze naturali rovinate dalle mani dell'uomo,hai toccato un tasto doloroso.Significativa poesia,ciao ANTONIO

Anna Rossi 14/04/2015 - 09:11

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L'uomo ha distrutto una meraviglia della Magna Grecia, ricca di storia
e cultura, uno delle insenature naturali più belle che esistano.
Povera penisola Salentina oggetto di speculazioni e ........
non continuo per il troppo dolore.
Bravissimo hai messo in versi una dolorosissima realtà!!!

Giancarlo Gravili 13/04/2015 - 22:33

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Infinitamente, ringrazio l'artista Garganese per avermi spinta a pormi una domanda... chi è Taras? E a sbirciare risposta... poesia importante! Ringrazio l'autore per aver donato e confermo il voto di "molto buono".

Maria Valentina Mancosu 13/04/2015 - 21:03

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Il cielo di Taranto ferito dalla mano dell'uomo. Molto significativa

Giulio Arco 13/04/2015 - 20:31

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E chi si può dimenticare le cozze di un tempo,le più buone del mondo...Ma perché a Taranto c'è ancora il cielo???

Auro Lezzi 13/04/2015 - 20:22

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Ci sono stata anch'io a Taranto tempo fa e mi era piaciuto moltissimo. Ormai, Antò, c'è il cielo inquinato in tutte le città; si salva un po' la campagna, la montagna, o nei posti isolati.

Paola Collura 13/04/2015 - 19:38

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Il cielo di Taranto mi è molto famigliare data la vicinanza rispetto alla mia città. Ci vado spesso e ne ammiro le bellezze malgrado l'inquinamento siderurgico che spesso nasconde un cielo intossicato ed addormentato.

luciano rosario capaldo 13/04/2015 - 19:29

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