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Prigionia

Distesa,
il volto nascosto,
scorgo le ore del giorno sulle mura di questo cubo,
privo di spiragli e porte.
Legata ad un ricordo,
rivivo gli sguardi,
le carezze,
i silenziosi baci,
che mi scuotevano le membra.
Sorda,non rammento i suoni,
ora ogni cosa tace,
le dolci risate,
il ticchettio delicato della pioggia,
il tuo respiro accanto al mio volto.
Prigioniera,
dentro il mio stesso corpo,
non percepisco nulla,
mentre l'infuriare della mente mi squassa,
calde le lacrime cadono.
Ormai il tempo si è avvizzito,
accartocciato come un foglio di carta,
le cui parole indelebili non si cancellano,
lasciando lettere solitarie e prive di alcun senso,
che imperterrite continueranno ad esistere.



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Opera scritta il 01/07/2015 - 16:06
Da betelehem comba
Letta n.1008 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Molto toccante questa tua malinconica opera,riesce ad arrivare nel profondo del cuore. I miei complimenti per essere riuscita a trasmettere delle grandi emozioni.Ciao Betty

Anna Rossi 02/07/2015 - 13:18

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Meditato quanto sentito_intenso verseggio... Il mio elogio

Rocco Michele LETTINI 02/07/2015 - 07:03

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La prigionia dell'amore è la più crudele perché la porta per uscirne è proprio lì davanti a noi,ma spesso preferiamo battere la testa contro il muro,per assaggiare dolci malinconie.Brava,ciao

Luciano Guidotti 01/07/2015 - 17:05

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