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UN COMPLEANNO DA RICORDARE

Un tale aveva deciso di festeggiare il suo quarantesimo compleanno facendo qualcosa di particolare,qualcosa che avrebbe ricordato,queste erano state le esatte parole rivolte alla madre con la quale era tornato a vivere dopo il divorzio da quella serpe della ormai ex moglie che,nonostante il tradimento,era riuscita a spillargli mensilmente,grazie al suo amichetto,per l’appunto avvocato,un bel po’ di soldi e per fortuna che non avevano avuto figli altrimenti sarebbe rimasto sul lastrico. Antonio,questo è il nome del nostro annoiato impiegato,lavorava ormai da tredici anni in una piccola azienda in provincia di Milano.Tutti i giorni la solita vita,che dopo il divorzio non era per niente migliorata,anzi ora,tutto casa e lavoro,non cercava neanche di divertirsi un po’ sebbene di amici ne avesse tanti. Come festeggiare l’importante compleanno? Aveva pensato ad un viaggetto tanto aveva qualche giorno di ferie da prendere prima di perderli ma a qualche settimana da quella data il suo datore di lavoro lo chiamò nel suo ufficio di buon’ora e gli fece il regalo: cassa integrazione! Purtroppo era nell’aria già da tempo ma Antonio non se lo aspettava perché era lì da più anni degli altri,ma il capo, con un discorso che Antonio non capì nemmeno e mille scuse, gli disse che era stato costretto a sceglierne tre e lui purtroppo era tra quelli. Bel regalo veramente! A quel punto il viaggetto non era più un desiderio ma fu quasi una necessità. Pensò che cambiare aria per qualche giorno gli sarebbe servito per pensare a cosa fare in futuro,visto che con la crisi in agguato per ora era solo cassa integrazione ma un domani poteva diventare licenziamento,così aveva detto il suo capo. Fu così che la sera prima del suo compleanno era su un treno diretto a Verona,non ci era mai stato e aveva pensato di cominciare da una città che lo ispirasse;Verona la città di Romeo e Giulietta. Qual era il suo desiderio in quel momento? Antonio voleva trovare di nuovo l’amore,una donna che lo sorreggesse in quel difficile momento , che non fosse sua madre. Alla stazione di Verona,seduta sui gradini,Antonio notò una bella ragazza che sembrava essere un po’ smarrita. Era proprio bella! Così decise di avvicinarsi e con la scusa di un’indicazione cercò di attaccare bottone. Ma la fanciulla scoppiò in lacrime e si avvinghiò a lui quasi cercasse una salvezza. Veniva da Bologna ed era stata licenziata dalla famiglia per la quale lavorava come babysitter perché la signora diceva che era troppo bella e che ora che aveva scoperto che il marito la tradiva con tutte non poteva rischiare che accadesse anche in casa, proprio con lei. Irina però non era italiana;era arrivata dalla Russia circa dieci anni prima ed aveva sempre lavorato come badante o babysitter. “Non preoccuparti, se hai sempre lavorato non vedo perché tu non possa trovarne un’altra di famiglia!” le disse Antonio invitandola al bar a prendere qualcosa “Sai, domani compirò quarant’anni e mi piacerebbe non essere solo. Incontriamoci qui e faremo un giro turistico per vedere questa bella città!”. Il mattino seguente si rincontrarono allo stesso bar e dopo colazione visitarono la città. Entrambi erano curiosi di vedere il balcone di Giulietta e fu proprio lì sotto che accadde qualcosa di incredibile. Un regista che si trovava lì in visita per le prossime scene di un film come appena vide Irina fu colpito dalla sua bellezza e le chiese: “Tu sei la mia Giulietta, sì la Giulietta del mio nuovo film, sei un’attrice vero?!”. “Oh io?! No, mai fatto l’attrice!”rispose la ragazza,incredula. “E allora questo sarà il tuo primo film!” rispose il regista “Domani partiamo per Parigi e da lì inizieremo le riprese per ritornare qui tra una settimana” .Irina guardò Antonio e disse: “Oh mio Dio! Sei tu che mi hai portato fortuna e mi hai portato qui! Partirò domani con il regista ma tu verrai con me, ti va?” .Antonio pensò per un attimo a ciò che lasciava e ciò che stava trovando e disse:” Ma sì dai, ti accompagno! Oggi è davvero un compleanno da ricordare!”.



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Opera scritta il 24/07/2015 - 19:40
Da Papavero nel vento ...
Letta n.2211 volte.
Voto:
su 48 votanti


Commenti


Complimenti Papavero nel vento per il meritato riconoscimento.

Milly Barattieri 11/08/2015 - 15:15

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Lieto per il riconoscimento mensile dovuto a questo racconto, già letto e commentato in precedenza. Buona serata, cara Papavero Nel Vento!

Arcangelo Galante 09/08/2015 - 20:07

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Ehilà, Papavero Nel Vento, questo piccolo racconto me l'ero proprio perso. Ho sempre amato la città di Verona e trovo che l'ambientazione sia stata pienamente azzeccata. Una "love story" che nessuno avrebbe mai immaginato con un lieto fine "ad hoc"!

Arcangelo Galante 30/07/2015 - 15:37

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