Profumi di altre terre,
acque di altri mari,
case di altre città,
chiese di altri dei,
corpi di altri noi:
le stagioni
che trascorrono
non bastano
a rappresentare
un’altra vita.
acque di altri mari,
case di altre città,
chiese di altri dei,
corpi di altri noi:
le stagioni
che trascorrono
non bastano
a rappresentare
un’altra vita.
Il tarlo del diverso
scava nei nostri cuori
gallerie di sogni;
dall’altra parte,
immancabilmente,
compare ancora
questa vita:
una, vera e buona.
Opera scritta il 12/08/2015 - 11:22
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Commenti
Pare scritta per me, quanta voglia di cambiamento, una sana curiosità può portare all'insoddisfazione, quando poi alla fine ogni realtà si limita a circondarci, il perno siamo noi.
Una poesia che custodiro' nella memoria.
Una poesia che custodiro' nella memoria.
Laura Costantini 12/08/2015 - 19:50
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