Proteggimi
o lasciami ad appassire,
annichiliscimi
oppure avviluppami
con le tue radici,
intimamente protetti
dalle tue tiepide cortecce.
Rinfrescami con soffici sussurri
all'avvento della bonaccia,
affogami nel fulgido ricordo
della tua esile voce,
sappimi allontanare
da ciò che non ha peccato,
poiché la loro perfezione
non è che diafana ipocrisia.
Stringimi, soffocami,
fammi tuo, prosciugami
e poi nutrimi delle tue fibre,
della tua pallida linfa.
Non farmi visita quando giacerò
in questa torma di morti,
ma, come sempre,
avvolgimi.
o lasciami ad appassire,
annichiliscimi
oppure avviluppami
con le tue radici,
intimamente protetti
dalle tue tiepide cortecce.
Rinfrescami con soffici sussurri
all'avvento della bonaccia,
affogami nel fulgido ricordo
della tua esile voce,
sappimi allontanare
da ciò che non ha peccato,
poiché la loro perfezione
non è che diafana ipocrisia.
Stringimi, soffocami,
fammi tuo, prosciugami
e poi nutrimi delle tue fibre,
della tua pallida linfa.
Non farmi visita quando giacerò
in questa torma di morti,
ma, come sempre,
avvolgimi.
Opera scritta il 25/12/2015 - 23:02
Da M A.
Letta n.1079 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Una bella poesia che esprime sensazioni forti e viscerali. I miei complimenti
Luciano Guidotti 26/12/2015 - 18:43
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