Qui, in questa Locanda,
dietro queste finestre,
ho spento tutte le luci.
dietro queste finestre,
ho spento tutte le luci.
In questo teatro desolato, dove
i vermi che mi divorano il cuore
un giorno entreranno dall'esterno,
ci vorrebbe un angelo o una fata
con le sue ali di velo, dorate,
ali per volare con i piedi per terra,
che mi dicano che tutto va bene,
che rimedino all'Irreparabile.
Ma stanotte, come tutte le notti,
il vento soffia, le fate dormono,
il tempo scorre.
Opera scritta il 15/02/2016 - 00:41
Da M A.
Letta n.1364 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Ispirata alla poesia "L'Irreparabile" di Baudelaire, una delle mie tristemente preferite. Forse ho esagerato un po' con le citazioni ma preferisco tenere le poesie così come mi appaiono nella mente.
Grazie a tutti
Grazie a tutti
Marco A. 15/02/2016 - 16:24
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Il cuore prigioniero in una morsa di dolore, ben descritto. Ciao 5*
salvo bonafè 15/02/2016 - 13:09
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UN TOCCANTE E SENTITO VERSEGGIO ESPRESSIVAMENTE CHIARO ED... ESPLICITO. SERENA SETTIMANA MARCO.
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Rocco Michele LETTINI 15/02/2016 - 08:52
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Si percepisce dalla lettura una grande sofferenza interiore e un sperare quasi inutilmente che succeda una magia per cambiare la vita che ci sta stretta...Bellissima struggente lirica, complimenti
Anna Rossi 15/02/2016 - 07:57
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