Più lo guardo è più sento il bisogno di immergermi… di entrare nei suoi silenzi! Percepire le dolci sensazioni che mi fanno stare bene.
Si sono attratto! è come un martello pneumatico che batte forte alla mente… è come un magnete che attira a se, i metalli… è questa attrazione che non so spiegarmi!
Tutto e successo un giorno: mentre scendendo nelle sue profondità, sentii strani suoni, sembravano tante arpe suonate da sirene, ma erano solo rumori del silenzio che accompagnava la mia immaginazione...guardai il mio profondimetro: segnava quaranta metri.
Ero davanti ad un scenario mai visto... un infinità di colori su una superficie rocciosa, con tanti fiori di ogni tipo; al mio avvicinarmi, alcuni si chiudevano, altri si sbriciolavano tra le mani.
Quanta meraviglia... vorrei poter scrivere queste sensazioni così, come le provai insieme a tante creature curiose più di me, mentre si mostravano nella loro bellezza.
Ma! All'improvviso davanti a me! scorsi due grandi occhi che mi guardavano.
Furono attimi di terrore, perché non individuando la creatura, il mio pensiero corse a uno squalo. La paura mi assalì, il cuore sembrava voler uscire fuori dal petto.
Pensai al peggio! Ma non era uno squalo, quei grandi occhi sorridenti... appartenevano ad un delfino che cominciò a girarmi intorno curioso.
Mi avvicinai per toccarlo, carezzarlo, e lui si lasciò toccare, mi invitava al gioco spingendomi col muso.
Per me si trattava di un gioco pericoloso! perché la sua forza incontrollata, mi spingeva forte verso la superficie... mentre io! avevo bisogno di tempo per procedere alle mie compensazioni.
Anche se le sue intenzioni erano pacifiche, ma per me era pur sempre un pericolo.
Costretto, lo spaventai con le bolle d'aria dell'erogatore.
Mi pianse il cuore ma fu la mia salvezza, per poco quel gioco non si è trasformò in tragedia.
Da questa esperienza è iniziata la mia dipendenza o malattia.
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