Tanti stupidi affascinati da fiocchi dorati, abbagliati dall'apparenza, si spellano le mani per applaudire consueti luoghi comuni. Troppi stupidi calcano desuete orme:non vedono, non ascoltano, non comprendono, mortificano e calpestano. Quanti stupidi distorcendo la realtà, vivono stupidamente:convinti che siano tutti stupidi, perché hanno perso la capacità di discernere. Intanto che il mondo si popola di stupidi, che fanno scelte stupide, sono diventata stupida anche io:per convenienza, per stanchezza o forse per rassegnazione. Ma poi, vedo le nuvole diradarsi e riesco ad aprirmi un varco fra le siepi. Un viottolo mi conduce in una campagna dove mi attende una vendemmia:pigio l'uva per farne un vinello dolce. Mi assopisco e tutto mi pare più leggero, ma solo per un po'... Nulla muta al mio risveglio: rassegnata mi lascio plasmare come duttile argilla. Riesco ad entrare nelle formine, nelle bottiglie, nelle scatole vuote. Divenuta fragile materia, frano sotto i piedi di chiunque lo voglia e vengo calpestata. Assumo tutte le forme socialmente accettabili. Imparo a sorridere delle cose futili. Mi nutro di quell'orribile vacuità, che solo le cose stupide riescono a dare, ma poi comincio a sentirmi sola, svuotata, sventrata... Allora comincio a camminare all'indietro, come un granchio, per ritrovare il gusto che ho perso lungo la strada. Vado controcorrente, inciampo nei miei vecchi passi e finalmente mi ritrovo. Prendo per mano la mia me, che vagava smarrita nei folti boschi del niente:la riscaldo dal gelo dell'indifferenza e la nutro con la promessa di tanti domani. Indosso le mie ali più belle e volando, osservo con compassione un gregge di pecore sbavare dietro falsi traguardi e mi compiaccio di essere quello che sono; perché a differenza di chi non è, io per me stessa, voglio esserci sempre...
Opera scritta il 03/09/2016 - 12:43
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Commenti
Questo brano, secondo me, fa capire come la vita abbia bisogno innanzitutto di senso. E questo non lo si può trovare nelle cose, ma dentro di noi.
Riflessione intensa, espressa in modo molto personale, anche dal punto di vista strettamente linguistico.
Riflessione intensa, espressa in modo molto personale, anche dal punto di vista strettamente linguistico.
Giuseppe Novellino 04/09/2016 - 12:15
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Riflessioni ed espressività per onorare il tuo pensiero letterario impresso in sì mirabile racconto.
Lieto meriggio Giovanna.
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Lieto meriggio Giovanna.
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Rocco Michele LETTINI 03/09/2016 - 15:44
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