Ne chiese, ne spose,
ne spine con...rose;
ne nascite di bambini
col fiocco azzurro o rosa:
ma tanti lutti cittadini dichiarati
per vicende scabrose e delicate.
Ne pianti ne risi,
ne più voglia di sorrisi,
ma solo vili inganni e soprusi;
e ripide salite,
con cime tempestose;
e colline scoscese,
da non arrivare neanche...a fine mese!
E pianti e tentativi di suicidi, in parte
riusciti;
andati a buon fine,
con tanti saluti e qualche lettera di cordoglio da parte dello stato,
che in quel momento si era assentato;
dov'era, saperlo non è dovuto:
ma ormai il defunto...è seppellito.
Poi, discorsi perspicaci,
e fughe momentanee, tatticamente perfette,
e facili riprese,
e lunghe e "larghe intese";
ma poi litigi tormentosi
per futili motivi, per spartizioni di poltrone,
da rammentare ai convenuti,
agli spettatori intrattenuti,
e ai telespettatori delusi, stanchi e inviperiti;
con tanto onore e poco amore,
tanto impegno e poco costrutto:
ma sotto la giacca...l'asso pigliatutto.
E si va avanti lo stesso,
si va avanti ad oltranza.
Stiamo toccando il fondo,
stanno affogando in mare aperto;
a un miglio dalla costa;
ma è meglio una morte corta e netta,
che soffrire come dannati...sottocoperta.
Ma a nessuno gliene frega più di tanto,
a chi ci guarda e ci guida dall'alto;
la stessa cosa, se qualcuno prima o poi si impicca:
stanno aspettando che il mare sia calmo,
per raccogliere in fondo alle acque...
le...salme.
Sotto a chi tocca per la prossima volta:
ce ne per tutti;
tanto a noi, che ci importa!
ne spine con...rose;
ne nascite di bambini
col fiocco azzurro o rosa:
ma tanti lutti cittadini dichiarati
per vicende scabrose e delicate.
Ne pianti ne risi,
ne più voglia di sorrisi,
ma solo vili inganni e soprusi;
e ripide salite,
con cime tempestose;
e colline scoscese,
da non arrivare neanche...a fine mese!
E pianti e tentativi di suicidi, in parte
riusciti;
andati a buon fine,
con tanti saluti e qualche lettera di cordoglio da parte dello stato,
che in quel momento si era assentato;
dov'era, saperlo non è dovuto:
ma ormai il defunto...è seppellito.
Poi, discorsi perspicaci,
e fughe momentanee, tatticamente perfette,
e facili riprese,
e lunghe e "larghe intese";
ma poi litigi tormentosi
per futili motivi, per spartizioni di poltrone,
da rammentare ai convenuti,
agli spettatori intrattenuti,
e ai telespettatori delusi, stanchi e inviperiti;
con tanto onore e poco amore,
tanto impegno e poco costrutto:
ma sotto la giacca...l'asso pigliatutto.
E si va avanti lo stesso,
si va avanti ad oltranza.
Stiamo toccando il fondo,
stanno affogando in mare aperto;
a un miglio dalla costa;
ma è meglio una morte corta e netta,
che soffrire come dannati...sottocoperta.
Ma a nessuno gliene frega più di tanto,
a chi ci guarda e ci guida dall'alto;
la stessa cosa, se qualcuno prima o poi si impicca:
stanno aspettando che il mare sia calmo,
per raccogliere in fondo alle acque...
le...salme.
Sotto a chi tocca per la prossima volta:
ce ne per tutti;
tanto a noi, che ci importa!
Opera scritta il 20/10/2016 - 09:35
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Una realtà vuota spesso è quel che viviamo, e tu con la tua poesia hai dato voce a quel nulla che spesso ci circonda.
Ciao Francesco caro complimenti
pensiero che condivido.
Maria Cimino 20/10/2016 - 23:19
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Cruda verità senza inganno...hai perfettamente ragione infondo a chi importa!
La poesia è anche questa questa...un grido nel silenzio!
La poesia è anche questa questa...un grido nel silenzio!
margherita pisano 20/10/2016 - 19:47
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va a finire che dici si stava meglio quando si stava peggio 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 20/10/2016 - 17:51
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