Provai a svegliarli
per intonare il canto di marcia del mattino
Per urlare ancora al vento la nostra libertà
Ma nessuno rispose al suono della mia voce
E la terra aveva appena smesso di tremare e negli occhi c era ancora quel bagliore e quel calore di brace che ci aveva avvolti.
E poco distante da me
c eran tutti
Ma nessuno di loro mi guardava
Eran tutti addormentati con lo sguardo rivolto al cielo
E capii che con nessuno di loro avrei più cantato
Eppure il nemico sarebbe arrivato
A contare quanti uomini in meno
Mancavano per la vittoria
per intonare il canto di marcia del mattino
Per urlare ancora al vento la nostra libertà
Ma nessuno rispose al suono della mia voce
E la terra aveva appena smesso di tremare e negli occhi c era ancora quel bagliore e quel calore di brace che ci aveva avvolti.
E poco distante da me
c eran tutti
Ma nessuno di loro mi guardava
Eran tutti addormentati con lo sguardo rivolto al cielo
E capii che con nessuno di loro avrei più cantato
Eppure il nemico sarebbe arrivato
A contare quanti uomini in meno
Mancavano per la vittoria
Perdonali madre perché domani sarai tu a piangere
Ma nell' inutile oblio della guerra quante ne avranno pianto a causa mia.
Nasciamo puri e senza peccato
Ma è il mondo che ci sporca e questa guerra madre, che non ha confini.
Perdonami Maria se non ti ho lasciato un altro me da crescere,
ma se questo è quello che gli uomini sanno fare
Forse non ho fatto alcun torto.
Opera scritta il 23/11/2016 - 23:43
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