C'è un mondo intero qui o poco ci manca. Scappa qualche sorriso per sdrammatizzare, siamo tutti qui con un unico pensiero, o forse no. C'è il maniaco del telefono che sta muovendo talmente tanto quel dito sullo schermo, che ci manca poco e si ritrova il pollice nella parte posteriore; c'è il 'nonno' che è appena uscito dal terreno invalicabile protetto da una guardia gentile, e entra nella sala d'attesa dove ci siamo tutti, sta tranquillo, forse perché alla sua amata va tutto bene, ma sta comunque in agguato ogni volta che la guardia apre la porta. In un angolo ci sono marito e moglie forse lì per un figlio o forse per un genitore, che non si arrendono, scambiano una parola ogni tanto e non si scompongono per non sembrare maleducati, per non distruggere questo silenzio, che non è silenzio. E poi ci sono io al quarto caffè, forse il quinto, ancora un po' scosso da quei lampeggianti blu, ma comunque un po' più tranquillo, da stimatore degli angeli della notte e del giorno, che come aura hanno quelle inconfondibili striscie fosforescenti. Arriva un'altra ambulanza senza sirene, un'altra vita salvata o forse ancora da salvare. Tutto scorre, sesto caffè. Si torna a casa, basta caffè, altrimenti non si dorme.'
Opera scritta il 05/01/2017 - 13:53
Da Petrolio P
Letta n.1116 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.