Barba incolta, capelli lunghi e l'andare un po' zoppicante. Quarant'anni o poco più. Andava tutto il giorno in giro per le strade di una grande città; si portava dietro il peso dei suoi malanni, che sembravano dargli sofferenza continua.La gente lo evitava o stava lontana da lui quando si sedeva su una panchina del parco...facevano in modo che i bambini non lo avvicinassero. Da tempo oramai viveva così e la notte trovava riparo da persona amiche.Io lo conoscevo e qualche volta scambiavamo due parole ma non ne conoscevo nemmeno il nome...mi dava l'impressione di essere una persona colta e dall'animo buono. La polizia ogni tanto lo fermava ma subito lo rilasciava. Non chiedeva niente a nessuno, anzi, a volte avrebbe voluto essere di aiuto se non fosse che non gli permettevano di farlo. Un giorno però,lo vidi fermarsi vicino all'entrata di una banca...ed estrarre dal lurido giubbotto una pistola...uscirono due individui armati di mitra, con il volto coperto e con un sacco in mano...."fermi" gridò l'uomo...fu un attimo e un insieme di spari eccheggiò nell'aria. Mi riparai all'angolo di un palazzo e quando non sentii più niente mi riaffacciai.
Tre persone distese a terra, tra le quali la persona della quale ho parlato e le due uscite dalla banca.
Subito accorsero le volanti della polizia e le ambulanze ma non c'era,oramai,in quei corpi, nessun segno di vita.
Venni a sapere poi che era un agente, quella persona, ogni giorno nell'esercizio delle sue funzioni...
Mi sono sentito in colpa per non averlo capito e per averlo, anch'io, qualche volta, evitato per la persona che sembrava essere...non volevo averci a che fare...
Mi sono vergognato... ho imparato che la vita è un insieme di sensazioni che possono far sembrare una cosa per un'altra...l'apparenza mi aveva condizionato.
Così Rudy venne citato come esempio nell'albo dei benemeriti della città in cui operava per la protezione di gente come me, incurante del vero aspetto che uno può avere, al di là dell'esteriorità.
grazie di avere commentato Carla...è sempre un piacere leggerti.grazie. antonio
antonio giraldo 21/02/2013 - 11:12
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L'apparenza, spesse volte,può trarci in inganno. E'successo anche a me di avere ricevuto delle impressioni, sia positive che negative,ed essermi poi dovuta,mio malgrado ricredere ... purtroppo non sempre in bene.Dovremmo imparare a " sentire " il cuore delle persone senza crearci pregiudizi. Bel racconto, Antonio...un abbraccio
Carla Davì 20/02/2013 - 15:48
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