Ah, quanto sarebbe bello potersi beare della propria vita
incuranti di demoni e streghe
che macellano le notti già cariche di spettri ancestrali
se universalmente si potesse gioire di poesia
come natura stessa dice
senza mostri per l’indomani
né rimorsi per ieri
né colpe per il presente
accarezzandosi semplicemente tra pochi
nutrendoci dei frutti naturalmente ebbri
che ci ha dato il creato.
incuranti di demoni e streghe
che macellano le notti già cariche di spettri ancestrali
se universalmente si potesse gioire di poesia
come natura stessa dice
senza mostri per l’indomani
né rimorsi per ieri
né colpe per il presente
accarezzandosi semplicemente tra pochi
nutrendoci dei frutti naturalmente ebbri
che ci ha dato il creato.
Opera scritta il 13/11/2017 - 23:13
Da Fabio Piana
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Commenti
Sì, sarebbe bello tornare a una condizione primitiva seppur ancestrale, una condizione in cui l'uomo si nutra dei frutti del creato, di quello che Dio ci ha donato. Molto bella. Giulio Soro
Giulio Soro 14/11/2017 - 18:08
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