perché un po’ per come siamo, un po’ per come eravamo e un po’ per come eravamo noi, avremmo potuto far storcere il naso persino agli Dei
perché per ciò che ci ha colpito quando “eravamo”, per ciò che abbiamo vissuto e “passato”, potevamo permetterci il lusso di sentirci immortali, grazie a una bella dose di forza e capacità di incassare i colpi...
perché per quanto ci tenevamo, ogni volta che singolarmente non si stava bene, eravamo sempre pronti a vestirci da clown o da dottori di felicità...
perché bene o male, certo non sempre, riuscivamo a prendere a calci il corretto e noioso via vai delle cose, scacciando via la monotonia...
perché forse era arrivato il momento per iniziare a mettere l’unghia dell’alluce nella mattonella del futuro...
perché potevamo superare tranquillamente anche questa, ma non ce l’abbiamo fatta, siamo crollati davanti a qualcosa che poteva anche non succedere e ci siamo riscoperti mortali...
perché avrei voluto scrivere ancora di te, convinto che ancora c’era tanto da scrivere, ma molto probabilmente mi sbagliavo o la mia penna, forse, aveva capito già tutto...
perché viaggi, avventure, lettere, dediche 1X2, neve, pedalate, disavventure e denunce non meritavano tutto ciò...
Peccato, peccato davvero, perché sarebbe bastato davvero poco per diventare tanto....
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