Siamo impazienti e giustamente, odiamo solo il pensiero di non voler o poter soddisfare un bisogno, tra l’altro non sempre prioritario. Per esempio, quando si finiscono i biscotti a casa ed è giovedì pomeriggio, quindi nessun market o alimentari (una volta) è aperto, cerchiamo freneticamente una soluzione, accontentandoci di qualsiasi altro tipo di biscotto... a mali estremi anche scaduti o alla marmellata (che a me fa sentire peggio che vuoto)! Così con le persone quando la parola fine è l’unica cosa che accomuna, ci si sente vuoti, certamente non sempre da entrambe le parti il vuoto c’è perché c’è chi lo riempie prima di svuotarsi, chi ha la fretta di riempirlo con qualcosa che magari non combacia o che crede combaci e chi, un po’ come me, che aspetto il momento giusto, perché non voglio affidarmi a chiunque, non ho fretta, non voglio rimpiazzare, ma semplicemente do del tempo al vuoto...anche perché l’incastro perfetto può essere dietro l’angolo come se i biscotti ce li avesse la zia e puoi andare a prenderli.
Opera scritta il 23/11/2017 - 09:20
Da Petrolio P
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Commenti
piaciuto un bel racconto
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 23/11/2017 - 18:39
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